Economia
Mutui per la casa sempre più alti: guerra e inflazione spingono su i tassi
Prima l'inflazione, poi la crisi a Kiev hanno rivoluzionato e incrementato il mercato dei mutui all'insegna di aumenti anche piuttosto considerevoli: il punto
Mutui, la fase d’oro dei tassi ai minimi di sempre è al capolinea. Come la guerra incide sulle scelte dei giovani e non solo
La guerra non colpisce solo le tasche degli italiani, sempre più in ginocchio a causa di un'inflazione ormai "stellare", ma anche il mercato immobiliare. La crisi ha infatti definitivamente stravolto gli equilibri e le previsioni degli analisti di settore: dalla fine del 2021 l'indice dei tassi a 20 anni è schizzato dallo 0,30% a oltre l'1% nel mese di febbraio.
Sembrerà paradossale, ma ad oggi chiedere un finanziamento per acquistare un immobile può costare davvero caro. Secondo l'ultimo report pubblicato, risalente a pochi giorni fa, l'Eurirs, il principale indicatore per i mutui a tasso fisso, dall'inizio del 2022 è cresciuto di 70 centesimi per i mutui ventennali e di 50 centesimi per i mutui a 30 anni. Situazione migliore invece per i tassi variabili: l'Euribor è attestato su -0,53% per il mensile e -0,47% per il trimestrale.
Nello specifico, secondo il portale Mutui online, "per i mutui a venti anni il tasso fisso medio tra le varie offerte sul mercato è all’1,45% nominale, 1,65% effettivo, con una rata di 576 euro, mentre per quelli a tasso variabile la percentuale è dello 0,64%, ovvero, lo 0,83% effettivo, con una rata di 533 euro".
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