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Banca Generali, Bicocca, AIFI: nasce l’Osservatorio sulla finanza sostenibile

Pietro Cifarelli

Ragaini (Banca Generali): “Accordo davvero importante, perché unisce due mondi: quello accademico e quello attivo nella gestione degli investimenti”

Firmato l’accordo tra l’Università Bicocca, Banca Generali e AIFI. L’obiettivo: realizzare un centro di ricerca sulla green finance in Italia

Realizzare un centro scientifico di riferimento per lo sviluppo e il potenziamento della ricerca universitaria nel settore della green finance, degli investimenti sostenibili e responsabili (Sri) e delle attività improntate ai fattori Esg (Environmental, social, governance). È l’obiettivo dell’Osservatorio "O-Fire" ("Finanza d’impatto e sue ricadute economiche"), nato da una partnership tra l’Università di Milano-Bicocca, Banca Generali Spa e AIFI-Associazione italiana del private equity, venture capital e private debt.

L’accordo tra le tre istituzioni è stato presentato oggi e avrà una validità di tre anni, con possibilità di rinnovo. Presidente dell’Osservatorio sarà Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’Università di Milano-Bicocca.

I programmi di ricerca avranno come oggetto di studio: le forme di risparmio gestito (fondi Esg italiani e internazionali distribuiti in Italia) e gli strumenti illiquidi di private equity e private debt nella sfera Esg

Oltre a delineare le caratteristiche e i principali trend l’Osservatorio analizzerà la loro capacità di finanziare attività Environmental, social, governance, creando valore nel lungo periodo per gli investitori. Inoltre "O-Fire" approfondirà il contributo, attuale e potenziale, degli investimenti "verdi" al raggiungimento degli obiettivi clima-energia fissati a livello nazionale e sovranazionale, tenuto conto delle strategie del Primo Piano d’Azione per la finanza sostenibile presentato nel 2018 dalla Commissione Europea.

Dati, informazioni e approfondimenti verranno comunicati attraverso analisi annuali e saranno utilizzati dall’Osservatorio per mettere a punto un indice di settore e analisi (Esg Index), uno strumento in grado di determinare l’andamento complessivo del mercato. Un indicatore che verrà condiviso con la comunità finanziaria nazionale e internazionale.

O-Fire nasce anche con l’obiettivo di: promuovere la partecipazione dei ricercatori a progetti di ricerca competitivi; organizzare seminari, workshop, convegni e altre iniziative di divulgazione scientifica; favorire collaborazioni con imprese, istituzioni e centri di ricerca e incentivare programmi di formazione sui temi di interesse dell’Osservatorio.

Sono particolarmente fiera dell’accordo sottoscritto con Banca Generali e AIFI per dare vita a una struttura scientifica che si affermi come fonte informativa riconosciuta e di primaria rilevanza nell’ambito della finanza "verde" e "a impatto". L’Osservatorio consentirà di unire le rispettive competenze in progetti di ricerca e programmi di formazione. E conferma come la sostenibilità sia uno dei temi che il nostro ateneo ha scelto di porre al centro della sua azione”, afferma la rettrice dell’Università di Milano-Bicocca Giovanna Iannantuoni.

La sostenibilità rappresenta da sempre una parte integrante del dna di Banca Generali, tanto che siamo stati i primi in Europa a lanciare una piattaforma di consulenza che parte dalla tavola dei 17 obiettivi di Sostenibilità promossi dalle Nazioni Unite e consente ai clienti di selezionare quelli a loro più vicini e di costruire un portafoglio basato sul contributo prevalente agli SDGs selezionati. Per questo motivo, siamo felici di affiancarci all’Università di Milano-Bicocca e ad AIFI per dar vita a questo Osservatorio che ha l’obiettivo di accendere un riflettore permanente su uno dei macrotrend più importanti del mondo del risparmio. Oggi più che mai è evidente che i criteri ESG sono la vera bussola che orienta sia gli investimenti dei grandi gestori internazionali che quelli delle famiglie. Crediamo che il contributo della ricerca accademica, unito alle professionalità nel campo del wealth management e del private equity possa rappresentare un volano per una ulteriore evoluzione del mondo ESG” commenta Andrea Ragaini, Vice Direttore Generale di Banca Generali.

Questa iniziativa tocca una delle tematiche fondamentali del piano strategico di ateneo e risponde a nuovi bisogni manifestati dal settore finanziario per lo studio di strumenti in grado di supportare la transizione ecologica. L’Università di Milano-Bicocca metterà a disposizione del progetto insieme a Banca Generali ed AIFI le sue competenze multidisciplinari in ambito economico-finanziario, quantitativo e delle scienze ambientali per offrire una visione integrata dei temi di ricerca e suggerire gli interventi di policy più opportuni “, dichiara Lucia Visconti Parisio, coordinatrice scientifica dell’Osservatorio O-Fire e professoressa di Scienza delle finanze all’Università di Milano-Bicocca.

AIFI ha messo al centro delle proprie attività la sostenibilità. “Radunando gli operatori di private capital, che investono in imprese non quotate sentiamo la responsabilità di promuovere le tematiche ESG nelle nostre target al fine di creare valore duraturo e sostenibile. Per questo è attivo un tavolo di lavoro che analizza e promuove linee guida, confrontandoci a livello internazionale per avere prassi comuni “ dichiara Anna Gervasoni, Direttore generale dell’AIFI.

Osservatorio O-Fire, le dichiarazioni ad Affaritaliani.it di Andrea Ragaini, Vice direttore generale di Banca Generali

foto Ragaini
Ragaini (Banca Generali): “daremo e riceveremo molto dagli studenti”

Andrea Ragaini, Vice direttore generale di Banca Generali, ha parlato così con Affaritaliani.it: “Questo è un accordo per noi davvero tanto importante, perché unisce due mondi: quello accademico e quello attivo nella gestione degli investimenti. Quello della finanza sostenibile rappresenta un tema fondamentale perché può aiutare l’Agenda nelle Nazioni Unite, nata nel 2015 per arrivare nel 2030 ad un mondo migliore. La finanza, il private banking, le società di asset-management possono giocare un ruolo cruciale perché possono accelerare questo processo all’economia green. Questo osservatorio permanente può rappresentare un’importante per costruire soluzioni sempre più vicine a questa transizione ecologica.

Gli studenti sono già molto sensibilizzati alle tematiche sociali e ambientali, non solo si sensibilizzano ma possiamo ricevere stimoli dagli studenti per essere migliori in questo percorso verso un futuro più sostenibile. Da una parte daremo e da un’altra riceveremo molto dagli studenti.

Quest’anno è stato molto difficile, ma sembra di essere verso la fine di un tunnel. Certamente iniziamo a vedere dei segni di ripresa. La Banca sta andando bene, i numeri stanno andando bene. Continuiamo il nostro percorso di crescita con grande umiltà e convinzione di voler fa bene anche e soprattutto nel campo della sostenibilità”

Osservatorio O-Fire, l’intervista di Affaritaliani.it a Giovanna Iannantuoni Rettrice dell’Università di Milano-Bicocca

foto Iannantuoni
Iannantuoni (Bicocca): “accordo importante tra università e sistema bancario”

Giovanna Iannantuoni, Rettrice dell’Università di Milano-Bicocca, ha commentato ai microfoni di Affaritaliani.it: “Questo accordo rappresenta un passo rivoluzionario nelle relazioni tra mondo universitario e bancario.

Ricordo che dal 2018 ci sono stati dei passi in avanti per quanto riguarda il mercato finanziario ed i suoi investimenti. Adesso, dopo il CoVid, con il Next Generation Plan, la transizione ecologica è al centro dei progetti futuri. Dobbiamo pensare a come misurare nel prossimo futuro gli investimenti green, maturando un grande interesse per l’argomento grazie a questo osservatorio per perseguire l’obiettivo della sostenibilità sia in ambito economico che per quanto riguarda il nostro paese.

L’attenzione degli studenti a questi temi è già alta, spesso sono loro che sensibilizzano noi, la cosa a cui tengo e che noi come ateneo possiamo parlare a 360 gradi di economia circolare, ed è questo approccio multidisciplinare che è la chiave del successo in ambito sostenibile, senza dimenticare che il nostro obiettivo deve essere anche una produzione che riesca a tenere insieme tutti questi pezzi.

È stato un anno molto duro per tutti, però è stato affrontato con resilienza, occupandoci di salute su tutti i fronti, pur non chiudendo ateneo e laboratori, aumentando introiti e matricole. Proprio grazie alla nostra attenzione nei confronti degli studenti.

Non dimenticandoci che abbiamo investito 8 milioni di Euro per diminuire la digital divide, seminando con il pensiero di poter raccogliere”.

Osservatorio O-Fire, le parole di Lucia Visconti Parisio, Coordinatrice scientifica Osservatorio “O-Fire” ad Affaritaliani.it

foto donna bianca

Visconti Parisio (Osservatorio O-Fire): “Indispensabile avere grandi capitali”

Lucia Visconti Parisio, Coordinatrice scientifica Osservatorio “O-Fire”, ha spiegato ai microfoni di Affaritaliani.it: “Negli ultimi anni come tutti sanno l’Europa ha dato un grandissimo impulso ai settori legati alla sostenibilità e al Green Deal. Per realizzare gli obiettivi molto ambiziosi dell’Unione Europea e dell’Italia, è indispensabile avere una grande dotazione di capitali. È quindi molto importante spostare una grande mole di investimenti nei settori ESG, e da questo punto di vista per facilitare l’afflusso dei capitali è indispensabile che questo comparto sia dotato di regole, che ci sia quindi una classificazione di questo prodotti finanziari che spesso sono poco liquidi e che ci sia anche una quantificazione dell’ammontare delle risorse che riescono a muovere. Altra cosa che ci interessa dal punto di vista della ricerca è se questi prodotti riescano a maturare l’effetto di promuovere la decarbonizzazione per un futuro più sostenibile, che resta un punto fondamentale anche a livello universitario quando ne parliamo con gli studenti. Uno degli obiettivi resta, oltre al renderli dei validi professionisti, dei buoni cittadini.  E che sappiano dimostrarlo con i comportamenti di ogni giorno. Noi essendo Ateneo multidisciplinare riusciamo a coprire diversi indirizzi, tutti con l’obiettivo comune della sostenibilità.”