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Banca Generali chiude il piano triennale con risultati record: utile netto a € 431 mln

Mossa (Banca Generali): "Questo è il miglior bilancio della nostra storia, che conferma la forza del nostro modello di business"

di Redazione Corporate

Banca Generali conclude il piano triennale con risultati record: utile netto pari a 431,2 milioni di euro, +32% rispetto al 2023

Banca Generali ha chiuso il 2024 con risultati finanziari eccezionali, confermando la crescita costante degli ultimi anni e superando tutti gli obiettivi del piano triennale 2022-2024. Il Consiglio di Amministrazione ha approvato i dati preliminari consolidati, che mostrano un utile netto di €431,2 milioni, in crescita del 32% rispetto al 2023, e masse gestite che hanno raggiunto un nuovo massimo storico di €103,8 miliardi (+12% a/a). L’utile netto ricorrente ha raggiunto €339,3 milioni (+6%), mentre il margine d’interesse è cresciuto a €317,1 milioni (+4%). Le commissioni nette ricorrenti si attestano a €476,1 milioni (+6%), mentre i costi operativi, pur in crescita del 6%, rimangono sotto controllo a €294,0 milioni.

L’incremento delle masse gestite evidenzia la solidità del modello di business della banca. Le masse in Consulenza Evoluta sono aumentate del 13%, raggiungendo €10,8 miliardi. Anche la raccolta netta ha registrato numeri positivi con €6,6 miliardi nel 2024 (+14%) e €389 milioni solo a gennaio 2025 (+20%). In linea con il forte aumento della redditività, il Consiglio di Amministrazione proporrà un dividendo totale di €2,80 per azione, suddiviso in due tranche: €2,15 a maggio 2025 e €0,65 a febbraio 2026. Questo rappresenta un pay-out del 76% dell’utile consolidato. Banca Generali continua a mantenere una posizione patrimoniale solida con un CET1 ratio al 22,0% e un TCR ratio al 24,4%, ben al di sopra dei requisiti regolamentari.

L’Amministratore Delegato e Direttore Generale, Gian Maria Mossa, ha commentato: “Questo è il miglior bilancio della nostra storia, che conferma la forza del nostro modello di business. Nonostante la volatilità dei mercati e i ritardi nel progetto Svizzera, siamo riusciti a crescere a doppia cifra in tutte le principali voci. L’innovazione, dall’AI nei processi operativi all’operazione su Intermonte, rafforza ulteriormente il nostro posizionamento come leader nel private banking. Guardiamo con fiducia al futuro e alle nuove sfide che ci attendono”.