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Basilicata alla BIT di Milano: l’intervista al presidente ANCI Gerardo Larocca
Larocca, presidente ANCI Basilicata: “Tutelare l’autenticità dei borghi, così diventano luoghi vissuti, non cartoline”
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Basilicata alla BIT di Milano, parla ad affaritaliani.it il presidente ANCI Larocca: tra autenticità, comunità e strategie per un turismo sostenibile
In occasione della Borsa Internazionale del Turismo (BIT) di Milano, la Basilicata, tra i tanti temi ha presentato il suo modello di valorizzazione dei borghi storici, puntando su autenticità, sostenibilità e coinvolgimento attivo delle comunità. Al centro del dibattito nel panel dedicato all’“Autenticità dei borghi lucani”, il presidente di ANCI Basilicata, Gerardo Larocca, ha illustrato le strategie per coniugare tutela del patrimonio e sviluppo turistico, rispondendo alle domande chiave sul futuro dei borghi della regione.
Come conciliare tutela storica e modernizzazione?
“La tutela dell’autenticità dei borghi lucani è una priorità imprescindibile”, esordisce Larocca, “ma va bilanciata con l’accessibilità per un turismo sostenibile”. Il rischio, spiega, è duplice: evitare la “musealizzazione” che rende i borghi statici, ma anche scongiurare un’eccessiva modernizzazione che snaturerebbe l’identità del territorio.
“Il nostro obiettivo è evitare sia la musealizzazione, che li renderebbe statici e poco vissuti, sia un eccesso di modernizzazione che potrebbe comprometterne l’identità. Per questo, adottiamo un approccio basato sulla riqualificazione attenta e rispettosa del contesto storico e paesaggistico, privilegiando interventi a basso impatto e infrastrutture leggere che migliorino l’accessibilità senza alterare il tessuto urbano”
La soluzione, quindi, è una riqualificazione rispettosa del contesto storico-paesaggistico, con interventi a basso impatto e infrastrutture leggere. Tra le misure concrete, spiccano la gestione dei flussi turistici per evitare sovraffollamenti: “puntiamo su un turismo diffuso e destagionalizzato distribuendo i visitatori su un’ampia rete di borghi per evitare sovraffollamenti e promuovendo esperienze più immersive e sostenibili. In questa direzione vanno incentivi all’ospitalità diffusa, con il recupero di abitazioni storiche per l’accoglienza turistica, e progetti di mobilità dolce, che favoriscono il turismo lento e la scoperta autentica del territorio.” Ospitalità diffusa e progetti di mobilità dolce concetti chiave per favorire il turismo lento. “Stiamo sensibilizzando operatori e turisti”, aggiunge il Presidente Larocca, “per un rispetto reciproco tra visitatori e comunità locali, evitando la ‘turistificazione’ selvaggia”.
Quale ruolo hanno le comunità locali?
“Le comunità sono il cuore pulsante dei borghi”, sottolinea Larocca. “Il loro coinvolgimento è essenziale per uno sviluppo che generi benefici diretti ai residenti. Il nostro impegno è garantire che il turismo non sia vissuto come un fenomeno imposto dall’esterno, ma come un’opportunità per rafforzare le identità locali, incentivare le economie del territorio e contrastare lo spopolamento.”
Esempi virtuosi? Eventi tematici, laboratori esperienziali e itinerari che trasformano artigiani e produttori in “narratori” del saper fare locale. “Non sono semplici espositori, ma custodi di una cultura tramandata per generazioni”, spiega il presidente. “Questo modello ha dimostrato di generare valore, sia in termini economici, creando nuove opportunità lavorative, sia in termini culturali, favorendo la riscoperta e la trasmissione delle tradizioni alle nuove generazioni.”
Altro pilastro è la co-progettazione tra enti, associazioni e cittadini: visite guidate con abitanti, mercati tradizionali e attività legate alla cultura popolare offrono un turismo autentico e partecipativo. “Così i borghi diventano luoghi vissuti, non cartoline. La creazione di percorsi esperienziali legati alla vita quotidiana dei borghi, come visite guidate con abitanti del luogo, mercati tradizionali e attività legate alla cultura popolare, permette di offrire un turismo più autentico e partecipativo, rafforzando il senso di appartenenza della comunità.” conclude.
Come differenziare la Basilicata nel panorama turistico?
“Puntiamo sull’autenticità come elemento distintivo: l’identità lucana è un mix di storia, natura e tradizioni intrecciate in un’offerta unica”, dichiara Larocca. La comunicazione si basa su narrazioni emozionali e strumenti digitali per raggiungere viaggiatori internazionali in cerca di mete ‘fuori dalle rotte’. “Per promuovere i nostri borghi in modo efficace, è essenziale valorizzare questi elementi distintivi attraverso strategie mirate che parlino a un pubblico sempre più attento all’esperienzialità e alla qualità dell’offerta turistica.”
Centrali sono il turismo lento (itinerari naturalistici, cammini storici) e partnership con enti pubblici, privati e piattaforme internazionali. “Partecipiamo a fiere di settore e lanciamo campagne mirate”, spiega, “per posizionare i borghi lucani come destinazioni di qualità, dove autenticità e sostenibilità si fondono con un’accoglienza genuina. La comunicazione gioca un ruolo fondamentale: raccontiamo la Basilicata attraverso narrazioni emozionali, utilizzando strumenti digitali e social media per raggiungere target diversi, inclusi i viaggiatori internazionali alla ricerca di mete poco conosciute ma ricche di fascino. Un’attenzione particolare viene data alla promozione del turismo lento e sostenibile, con un focus su percorsi naturalistici, itinerari storici e attività legate al benessere e alla scoperta del territorio in modo autentico.”
L’intervista al presidente ANCI della Basilicata, Gerardo Larocca delinea una Lucania che punta a diventare modello di turismo responsabile, dove i borghi non sono solo mete da visitare, ma comunità da vivere. La sfida è mantenere l’equilibrio tra innovazione e radici, coinvolgendo attori locali e globali. Con la BIT di Milano, la regione ha lanciato un messaggio chiaro: qui il turismo non è consumo del territorio, ma un patto tra storia, natura e persone.