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Carlsberg Italia e CREA insieme per sostenere il made in Italy nella filiera brassicola

Dubost (Carlsberg Italia): "Questa intesa ribadisce l’importanza anche in Italia di supportare il territorio agricolo locale per una filiera brassicola più sostenibile, efficiente e competitiva"

di Redazione Corporate

Carlsberg Italia e CREA, firmato un protocollo d’intesa per promuovere la ricerca e l’innovazione legate al luppolo italiano

La coltivazione del luppolo in Italia sta guadagnando crescente rilevanza, grazie a un settore in continua espansione che vede la nascita di aziende agricole specializzate. Carlsberg Italia, da sempre promotrice dell’innovazione, ha valorizzato il luppolo italiano integrandolo nelle birre del Birrificio Angelo Poretti e sostenendo le realtà locali impegnate in questo ambito.

Giovedì 28 novembre, a margine del convegno intitolato La centralità della ricerca per lo sviluppo di una filiera brassicola sostenibile e Made in Italy: l’esperienza del progetto LOB.IT, organizzato dal Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria (CREA), è stato firmato un protocollo d’intesa tra Carlsberg Italia e CREA. Questo accordo rafforza l’impegno nella ricerca e nell’innovazione legate al luppolo italiano, puntando a sostenere una filiera brassicola sempre più sostenibile.

L’intesa mira a fornire supporto tecnico alle aziende agricole, favorendo l’adozione di tecnologie di precisione per le colture, la formazione su pratiche agricole sostenibili e innovative, e il coinvolgimento diretto delle imprese nella progettazione di soluzioni avanzate. Particolare attenzione sarà dedicata all’uso responsabile delle risorse naturali e all’innovazione genetica, elementi chiave per migliorare la sostenibilità del settore.

Il CREA, ente italiano di ricerca specializzato nelle filiere agroalimentari, rappresenta un partner strategico per Carlsberg Italia nel perseguire l’obiettivo di una filiera brassicola efficiente e rispettosa dell’ambiente. Il suo approccio multidisciplinare affronta le sfide legate alla sostenibilità attraverso economia circolare, bioeconomia e trasferimento tecnologico.

Siamo molto soddisfatti di questa intesa siglata con il CREA, centro di eccellenza in Italia dedicato alla valorizzazione della filiera agroalimentare", ha dichiarato Olivier Dubost, Managing Director di Carlsberg Italia. "Il CREA rappresenta per noi un partner strategico perché la ricerca e lo sviluppo tecnologico nei processi produttivi ricoprono da sempre un ruolo rilevante nel Gruppo Carlsberg: questa intesa ribadisce l’importanza anche in Italia di supportare il territorio agricolo locale per una filiera brassicola più sostenibile, efficiente e competitiva”.

Andrea Rocchi, Presidente CREA, ha aggiunto: “Il CREA è un ente di ricerca applicata, con una forte vocazione sperimentale che lo caratterizza: per questo il supporto all’agroalimentare italiano e al sistema Paese è nel suo DNA. E protocolli, come quello di oggi - che auspichiamo essere solo il primo di una lunga serie da siglare con le nostre tante eccellenze imprenditoriali - intendono favorire sinergie virtuose per creare veri e propri ecosistemi di innovazione, imprescindibili per raggiungere qualsiasi obiettivo di sviluppo sostenibile e per vincere la battaglia della competitività sui mercati”.

Serena Savoca, Marketing & Corporate Affairs Director di Carlsberg Italia, ha sottolineato: “La valorizzazione del luppolo coltivato in Italia è una priorità per Carlsberg Italia ormai da alcuni anni, tanto da averlo inserito nell’intera gamma di birre del nostro Birrificio Angelo Poretti. Con il CREA, con cui prevediamo un primo appuntamento nel nostro Birrificio di Induno Olona nel corso della prossima primavera, intendiamo rafforzare questo impegno a favore delle aziende italiane impegnate nello sviluppo della coltivazione del luppolo nel nostro Paese, contribuendo così alla crescita del “made in Italy” nel settore agroalimentare e alla crescita della filiera produttiva del luppolo nazionale. Questo percorso è in linea con la nostra strategia ESG di Gruppo, che, tra i suoi pilastri, promuove un’agricoltura a basso impatto, ponendo l’accento sulla territorialità e sulla vicinanza alla realtà agricola italiana”.

Katya Carbone, ricercatrice CREA, ha concluso: “La sigla dell’accordo odierno si inquadra nel più ampio sostegno alla filiera nazionale della birra che il CREA sta portando avanti da tempo. L’interesse del mondo industriale per lo sviluppo delle materie prime agricole d’interesse brassicolo segna una spinta in avanti per il settore in un momento delicato come quello che stiamo vivendo”.