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Centro Diurno Santa Bibiana: un luogo di cura e accoglienza per i più fragili

di Elisabetta Marciano

Convenzionato con la ASL di Taranto e accreditato dalla Regione Puglia, il Centro accoglie utenti provenienti dalle province di Taranto e Brindisi

Centro Diurno Santa Bibiana: un modello di innovazione e resilienza per l’assistenza a pazienti fragili e alle loro famiglie

A Martina Franca, cittadina di 50.000 abitanti in provincia di Taranto, il Centro Diurno Santa Bibiana rappresenta una risposta concreta alle esigenze delle persone affette da demenza, come Alzheimer e Parkinson, o in condizioni di non autosufficienza. Questa struttura socio-sanitaria a ciclo diurno si pone l’obiettivo di supportare i pazienti nella quotidianità, offrendo stimolazione cognitiva, attività relazionali e un ambiente protetto, con lo scopo di favorire la permanenza a domicilio e ritardare, dove possibile, il ricorso a strutture residenziali.

Convenzionato con la ASL di Taranto e accreditato dalla Regione Puglia, il Centro accoglie utenti provenienti dalle province di Taranto e Brindisi. Oltre a prendersi cura dei pazienti, offre un supporto prezioso alle famiglie, spesso sovraccaricate dall’assistenza di un parente fragile. Il Santa Bibiana non è solo un luogo di cura, ma una comunità dove competenze e umanità si incontrano per migliorare la qualità della vita dei suoi utenti.

Aperto il 4 aprile 2022, il Centro è il risultato di anni di lavoro e determinazione. Dietro al progetto c’è una storia di resilienza e coraggio, che abbiamo scoperto grazie all’intervista con Alessandra Colucci, psicologa della struttura.

Il Centro Diurno Santa Bibiana è nato in un contesto difficile, quello di Martina Franca, dove i cambiamenti non sono sempre ben accolti”, ha raccontato Alessandra Colucci. “La struttura era pronta da dieci anni, ma nessuno era riuscito a farla partire, nonostante i tentativi di vari medici e imprenditori locali. Marcello Antelmi, con grande determinazione, è stato il primo a superare tutti gli ostacoli”.

La sfida non è stata solo tecnica, ma anche burocratica e culturale. “Per aprire una struttura socio-sanitaria come questa, non bastano l’autorizzazione comunale e la convenzione con la ASL; serve anche l’accreditamento regionale, un percorso lungo e complesso. Marcello ha dovuto affrontare numerose difficoltà, a partire dalla diffidenza del territorio”, ha spiegato Colucci. “Non è stato facile lavorare con professionisti che in passato non erano riusciti a portare a termine il progetto, ma Marcello non si è mai arreso”.

L’apertura del Centro ha richiesto grande impegno e costanza. “Quando abbiamo inaugurato la struttura, avevamo solo quattro pazienti, nonostante lo spazio potesse ospitarne trenta”, ha ricordato Colucci. “In un territorio dove investire sugli anziani è ancora visto con scetticismo, ci siamo trovati a dover dimostrare la nostra affidabilità. Eravamo un team giovane, qualificato ma senza esperienza diretta nel lavoro con pazienti così fragili. Questo ha reso tutto ancora più complesso”.

Nonostante le difficoltà iniziali, il Centro Diurno Santa Bibiana ha saputo conquistare la fiducia del territorio. “Nel giro di otto mesi siamo passati da quattro a diciotto pazienti, e dopo un anno e mezzo eravamo già a ventiquattro", ha raccontato Alessandra. Questo risultato non è solo un traguardo numerico, ma un vero cambiamento culturale per Martina Franca, che ha accolto con crescente apertura questa realtà innovativa. Il Santa Bibiana rappresenta oggi un modello di successo, dove la cura delle persone più fragili e il supporto alle loro famiglie si uniscono a una visione moderna e coraggiosa della sanità sul territorio.