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Convegno ANRA 2021, Sesana: "Il piano strategico 2022 di Generali centrato sulla sostenibilità"

Giulia Ghirardi

Convengo ANRA 2021, Enterprise Risk Management e sostenibilità: il percorso per un futuro consapevole

XXI Edizione del Convegno Annuale di ANRA riflette sul macro tema della sostenibilità al centro delle strategie aziendali. "Stimati investimenti da 12 mila miliardi di euro nella sostenibilità nei prossimi anni"

Si è aperto oggi il tradizionale Convegno Annuale di ANRA – l’associazione che dal 1972 raggruppa i Risk Manager e i Responsabili delle Assicurazioni Aziendali - incentrato, quest'anno, sul tema dell'Enterprise Risk Management e sostenibilità: il percorso per un futuro consapevole. La XXI edizione del Convegno ha al proprio centro infatti il macro tema della sostenibilità, affrontato nei diversi aspetti attraverso interviste, workshop e tavole rotonde.

Convegno che è diventato uno tra i principali punti di riferimento in Italia per la creazione e lo sviluppo di una cultura della gestione dei rischi, guadagnando la reputazione di interlocutore imprescindibile e referente istituzionale nel quadro della Governance, Risk & Compliance. "Il Convegno Annuale ANRA è diventato, nel corso dell’ultimo decennio" - spiega infatti Enrico Guarnerio – membro CTS ANRA e CEO Strategica Group all'apertura dei lavori - "Uno dei principali appuntamenti per la comunità italiana dei Risk e Insurance Manager e per tutti gli stakeholder del mondo assicurativo, imprenditoriale, finanziario".

Negli ultimi mesi il mondo ha subito un radicale cambio di paradigma. “Abbiamo cambiato stile di vita e di lavoro negli ultimi mesi" spiega Carlo Cosimi, Presidente ANRA e Corporate Head of Insurance & Risk Financing Saipem. Imprese, governi, cittadini sono sempre più coscienti della necessità di avviare un nuovo ciclo di sviluppo molto più sostenibile sul piano economico, sociale e ambientale. Non più organizzazioni concentrate sul solo profitto, bensì attori che, ora più che mai, devono riprogrammare le proprie policy, ripianificare i propri obiettivi, rivalutare le proprie priorità, essere consapevoli e in grado di gestire i rischi ricadenti nell’area e nelle politiche di Environmental, Social and Governance (ESG).

La sostenibilità sarà il mantra del futuro, il principio su cui andrà sviluppata una nuova resilienza, accompagnata dalla consapevolezza del fatto che ogni azione corrisponde una reazione - dentro e fuori dal confine organizzativo - in un’ottica di raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (Sustainable Development Goals - SDG). "La vera sfida oggi è la responsabilità sociale per uno sviluppo sostenibile. Dobbiamo per questo leggere la pandemia come un’occasione per interrogarci su quanto fossero sostenibili i paradigmi di lavoro e su quanto lo siano le tempistiche che ci stiamo oggi dando per trasformarci” - conclude Cosimi.

Tra i diversi temi al centro del Convegno, Marco Sesana, Country Manager Generali Italia ha trattato quello relativo alla sostenibilità d’impresa (in particolar modo quella relativa al mondo assicurativo) alla luce dell’allargamento del concetto e delle tipologie di rischio che le organizzazioni si trovano oggi ad affrontare.

Convegno ANRA 2021, sostenibilità d'impresa. La parola a Marco Sesana, Country Manager Generali Italia

La sostenibilità è un tema assolutamente centrale, capace di cambiare radicalmente il modo di operare delle aziende" - dichiara Marco Sesana, Country Manager Generali Italia all'apertura dei lavori della prima giornata del Convegno. "Si stima ci saranno 12 mila miliardi di euro investiti in sostenibilità nei prossimi anni"- continua- "Questa è una grandissima opportunità per le aziende per trasformarsi. Chi non accoglierà il cambiamento produrrà perdite.

La sostenibilità investe una molteplicità di ambiti. La prima azione necessaria è rendere la sostenibilità una scelta istituzionale pianificata, progettata specificamente. La sostenibilità deve entrare nella pianificazione e non deve essere solo l’ultima domande che si fa alla fine del piano strategico. Deve essere invece al primo posto. Il prossimo piano strategico di Generali sarà centrato infatti sulla sostenibilità che sarà il punto di partenza. Serve pianificazione, azioni specifiche e una visione concreta per promuovere un impatto virtuoso a favore della sostenibilità. Si deve capire cose è oggettivamente e soprattutto soggettivamente importante.

Noi abbiamo declinato questo concetto nella costruzione di una "matrice di materialità”. Ci siamo chiesti quanto per noi un determinato trend fosse materiale. Abbiamo risposto con i temi del clima, della diversity, del cyber e della pandemia; tutti declinati rispetto la nostra soggettività in quanto impattanti sul nostro modello di business. Su questi temi abbiamo infatti investito concretamente. Per esempio abbiamo investito su tante start-up in grado di complementare il nostro business su questi temi che sono molto innovativi e su cui c’è bisogno di tanto lavoro.

Le aziende hanno un ruolo nella società. Sono esempi virtuosi e punti di riferimento per la comunità. Per questo un’azienda non deve guardare solo al proprio interno ma essere un modello attivo ed educativo all’interno della comunità. Generali ha attivato “Welfare Index Pmi” per aiutare le aziende a comprendere quali siano le aree in cui investire perché soggettivamente importanti per loro".

"La sostenibilità farà sempre più parte della natura delle imprese e sarà sempre meno un fatto strategico aggiuntivo" conclude il Country Manager Generali Italia con voce di speranza che auspica ad un futuro sempre più sostenibile.