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Coronavirus, Visa: sempre più efficienti, sempre più digitali
Quarenghi, Visa: “Visa Italia ha una rotta ben definita, del tutto resiliente e può attraversare la crisi senza mutare la sua traiettoria di sviluppo digitale"
L'intervista di Affaritaliani.it ad Enzo Quarenghi, Country Manager Italia di Visa: un’azienda che ha fatto fronte concreto alla crisi economica con il lancio di una piattaforma volta al sostegno e alla digitalizzazione della PMI
La ripartenza decretata dalla "Fase 2" dell'emergenza Covid-19 non può omettere nel suo piano d’azione la digitalizzazione tra le proprie priorità, indispensabile più che mai in questo difficile momento all’economia del Paese. In questo contesto Visa Italia, azienda che da sempre ha come propria missione il supporto all’evoluzione dei pagamenti digitali e della digitalizzazione nella sua totalità, ha deciso ora di porla al centro del suo recovery plan perché, come spiega Enzo Quarenghi, Country Manager Italia di Visa: “La digitalizzazione è ancora più essenziale in questo momento. C’è molto lavoro da fare e noi continueremo a farlo”.
Enzo Quarenghi, Country Manager Italia di Visa ad Affaritaliani.it
Enzo Quarenghi, Visa Italia: “Visa Italia ha una rotta del tutto resiliente, può attraversare questa crisi"
“In questo momento Visa ha posto al centro delle sue priorità la salute per i dipendenti; già prima del lockdown ufficiale infatti abbiamo fatto lavorare tutti da casa e chiuso la nostra sede di Milano” – continua il Country Manager Italia di Visa spiegando come l’azienda sia riuscita a gestire questa difficile situazione di crisi sanitaria – “Abbiamo limitato al minimo i viaggi di lavoro fino ad essere in grado di operare da remoto al 100% del nostro potenziale operativo utilizzando la modalità di smart working, pratica che era già attiva da prima del lockdown e che Visa ha da sempre cercato di implementare. Si è trattato in questa fase di passare ad un suo utilizzo continuativo tant’è che il nostro lavoro è stato traslato istantaneamente in un “albero digitale”. C’è stata una continuità sorprendente in questa transizione alla modalità di full smart working da un lato perché era un’attività già nelle nostre abitudini, dall’altro perché tutti i nostri partner sono passati ad una modalità digitale insieme a noi. Abbiamo così un’ampia operatività se non addirittura migliore di prima grazie al taglio ai tempi di trasferimento e abbiamo a disposizione molto più tempo da dedicare ai colleghi e ai clienti.
Come compagnia a livello globale abbiamo deciso di dare la possibilità a tutti i collaboratori di Visa di poter mantenere la modalità smart working fino alla fine del 2020. Per quanto riguarda la country italiana sono un fautore dello smart working e per ciò, finita l’emergenza, darò la possibilità di vedersi in ufficio per recuperare un po' di fisicità nel nostro lavoro ma questa esperienza penso ci abbia anche insegnato che possiamo operare in modo sempre più digitale e in modo sempre più efficiente, per cui: ampio spazio allo smart working per chi vorrà farne uso nella modalità che riterrà più opportune. L’ufficio serve per aiutare il lavoro ma non deve essere un vincolo. Mi piace l’idea di un’azienda senza vincoli”.
Una ripartenza per Visa all’insegna di un’azienda senza vincoli che si pone come obiettivo l’evoluzione digitale, ancora di più in questo momento di crisi, conscia del fatto che solo così potrà operare in modo sempre più digitale e quindi in modo sempre più efficiente.
“In Italia condividiamo con il resto del mondo un impatto significativo sul PIL legato ad una minore domanda conseguenziale alla scelta globale del lockdown come misura per affrontare l’emergenza pandemica che porta ad un rallentamento inevitabile dell’economia. La differenza tra l’Italia e alcuni paesi, soprattutto quelli del Nord Europa dove il commercio elettronico è molto più sviluppato, intorno al 95%, è che l’Italia ha avuto una maggiore sofferenza soprattutto nella Pmi che in grande maggioranza non ha ancora accesso a facilities distributive di carattere digitale. Molti settori necessitano di aiuto infatti soprattutto per quanto riguarda il supporto e la velocità digitale e in questo senso un valido aiuto può essere fornito dalla dotazione di piattaforme online.
Anche se la ripresa economica va valutata diversamente per i diversi settori, in generale la crisi si farà sentire ancora per i prossimi 18-19 mesi. Nonostante questo, un segno di speranza viene dato dal fatto che dalla fine del lockdown le spese sono enormemente aumentate, più di quanto ci si aspettava, sfogo probabilmente del desiderio accumulato durante i mesi di stop. In più il digitale nei mesi più caldi della pandemia di aprile e maggio ha visto affacciarsi sul mondo digitale due milioni di consumatori che prima non esistevano, questo per l’Italia è essenziale, di grande trasformazione perché sono comportamenti che non cambieranno e che hanno fatto crescere enormemente l’economia digitale del paese”.
Enzo Quarenghi, dopo aver spiegato le misure di sicurezza, gli obiettivi, il business dell’azienda si sofferma a raccontare l’aiuto che Visa è riuscita a dare alla società in questa instabile situazione di emergenza: “Come azienda ci siamo domandati come poter contribuire in questa situazione di grande difficoltà e dal momento che il tessuto della Pmi è centrale in Italia per l’economia e poiché costituisce il segmento che ha sofferto di più è dove abbiamo cercato di investire. Una delle attività che abbiamo intrapreso a livello locale è stata quella di lavorare sulla creazione di un toolkit per le imprese in modo tale da favorirne la digitalizzazione e sviluppare il commercio elettronico, accedendo facilmente e in modo economico a queste piattaforme senza essere disorientato da questo mondo sconosciuto. La nostra iniziativa nasce quindi dalla volontà di portare con facilità e semplicità una maggior digitalizzazione con la creazione di un panchetto disponibile sul nostro sito Visa che mette in contatto la Pmi con questi fornitori di piattaforme di supporto digitale. Visa Foundation ha inoltre deciso di investire 200 milioni di dollari: 60 milioni nelle Onlus dedicate allo sviluppo della Pmi e 140 milioni in partners che hanno accettato di lavorare a supporto per la ripresa della Pmi contro il Covid. Parliamo quindi di un’esigenza mondiale che in Italia è però particolarmente sentita in relazione al suo tessuto sociale e imprenditoriale”.
Essere in una situazione di crisi e difficoltà quindi non è in dubbio ma il Country Manager Italia ribadisce con parole sicure e trascinanti la solidità della missione di Visa di rimanere focalizzata sul suo obiettivo verso sempre una maggiore digitalizzazione mostrando la sua estrema resilienza, la sua capacità di fare dei limiti incontrati la propria forza.
“Visa Italia ha una rotta ben definita, assolutamente resiliente e può attraversare questa crisi senza mutare la sua traiettoria di sviluppo nell’ambito del digitale, dei pagamenti elettronici e di collaborazione del governo. Questo momento offre al governo la possibilità di continuare con l’agenda di digitalizzazione del Paese e Visa, che già prima del Covid aveva nella sua missione il supporto all’evoluzione dei pagamenti digitali e della digitalizzazione in generale non cambia la propria traiettoria. Il nostro assetto organizzativo da questo punto di vista non cambia. Senz’altro faremo per i prossimi 12 mesi un nuovo indirizzamento di alcune risorse che avevamo dedicato al turismo sia italiano sia estero in maniera più forte verso l’online e sul commercio elettronico per facilitare ancora di più la transizione al digitale. Ci adattiamo ai consumi di questo momento ma la nostra strategia nei confronti del Paese non cambia.
Al centro del nostro recovery plan c’è quindi la digitalizzazione. E la nostra missione rimane quella di offrire la possibilità di scelta a tutti: se una persona desidera pagare con la carta non è obbligato a farlo ma deve poterlo fare. Nel Paese non è ancora possibile, solo il 25% dei pagamenti va in pagamento digitale. L’Italia è l’ultimo Paese europeo da questo punto di vista della digitalizzazione dei pagamenti. C’è molto lavoro da fare e noi continueremo a farlo”.
“Il piano ambientale è sempre presente nella nostra azienda” – specifica Enzo Quarenghi – “E’ un tema sentito a livello company in tutto il mondo e un tema che noi affermiamo in Italia nell’ambiente di lavoro: abbiamo un ufficio paperless assolutamente green che si pone come obiettivi quelli di non stampare, di lavorare senza carta e di portare il parco auto dell’azienda verso l’ibrido in modo tale da avere un ridotto impatto ambientale. Per noi il tema del green è quindi una priorità insieme alla digitalizzazione”.
Siamo ora entrati nella cosiddetta Fase2, un passo ulteriore verso la libertà e verso la normalità, e come in tutti i tempi delle grandi crisi ci ritroviamo ora ad assistere a cambi di paradigma significativi sia per quanto riguarda l’ambito economico, sia per quanto riguarda l’ambito umano e gli schemi valoriali.
Questo è quello che emerge dalle parole del Country Manager Italia di Visa: “Abbiamo assistito in questi mesi a cambi di paradigma rilevanti accompagnati da picchi di consumo in determinati settori. Adesso che i consumi stanno tornando alla normalità, torniamo ad immergerci nel mix dei beni di consumo più variegati. Ci dobbiamo preparare ad una crescita dei pagamenti online e del commercio elettronico che difficilmente tornerà indietro. Per cui la nostra attenzione è rivolta proprio a questo: capire come poter accompagnare questa esigenza, con quali prodotti e con quali servizi. Noi siamo un’azienda che vive e nasce nel mondo digitale quindi la sicurezza del commercio elettronico è parte del nostro DNA e uno dei punti di forza che cerchiamo di comunicare ai nostri partner e ai nostri clienti. Rafforzare questi messaggi in un momento in cui già è successo qualcosa di importante è strategico perché bisogna rassicurare i consumatori e i partner da un punto di vista della sicurezza, dei costi per fugare i falsi miti che portano a pensare che il digitale sia più costoso del contante, più inefficace invece sia da un punto di vista sia economico quanto sociale rispetto al pagamento digitale. La nostra mission è di offrirlo, non di forzarlo”.
“L’esperienza degli ultimi due mesi ci ha unito ulteriormente, ci ha portato ad apprezzare dei valori che nel quotidiano vedevamo con maggiore distanza” – conclude con parole appassionate e coinvolgenti Enzo Quarenghi, Country Manager Italia di Visa - “Personalmente ho apprezzato l’incredibile valore di stare con le mie figlie, ho potuto vivere tempo di qualità e di valore recuperando le piccole cose, il piacere di stare in famiglia senza l’esigenza di viaggiare continuamente recuperando alcuni dei valori familiari. Tutto questo è qualcosa che ha offerto a tutti noi spunti di riflessione molto importanti dai quali credo sia importante trattenere delle cose. Credo che qualcosa di positivo sia nato da questa esperienza tra cui la riflessione sul nostro comportamento passato e mi ha colpito molto vedere che partner, che facevano della fisicità un elemento centrale e inviolabile, abbiamo cominciato a lavorare da remoto, rompendo i propri taboo e dimostrando che alla fine non era poi così inviolabili”.
Visa: sempre più digitale, sempre più efficiente per cercare di strappare finalmente l’Italia da quell’ultimo posto, con la consapevolezza che c’è ancora molto lavoro da fare ma essendo pronti a farlo con la forza resiliente di saper rompere dei taboo ma senza mai imporsi e imporre vincoli