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Csm Ingredients: registrato un boom di richieste in Italia per il panettone

di Elisabetta Marciano

La tradizione continua a essere un aspetto cruciale: il 59% dei consumatori preferisce il panettone tradizionale nel segmento artigianale

Csm Ingredients e NIQ: il panettone artigianale traina l'aumento delle vendite

I recenti dati emersi dall'Osservatorio del panettone, promosso da Csm Ingredients e affidato alla ricerca NIQ, hanno rivelato un significativo aumento nella richiesta di questo iconico dolce natalizio nel mercato italiano. La quinta edizione di questa indagine approfondita, intitolata "L’evoluzione dei consumi del panettone in Italia", si è focalizzata sulla previsione delle vendite imminenti per il prossimo Natale, proiettando una cifra impressionante di circa 27.000 tonnellate di panettoni venduti. Questo incremento notevole è principalmente attribuibile al canale artigianale, che si prevede guiderà un aumento compreso tra il +3% e il +8%.

Guardando al passato, i dati raccolti per il 2022 hanno evidenziato una crescita straordinaria del mercato del panettone. Con un valore economico che ha raggiunto 291,1 milioni di euro (+15,7%), di cui il 54% è stato generato dal segmento artigianale (+18%) e il restante 46% dal settore industriale (+13%), entrambi i comparti hanno goduto di una crescita a doppia cifra. Questi numeri confermano inequivocabilmente l'aumento della popolarità e dell'apprezzamento del panettone in Italia. Il numero di famiglie acquirenti è salito a 11,4 milioni, registrando un incremento significativo di nuovi consumatori nel settore artigianale, con sette su dieci che hanno aumentato gli acquisti di panettone fatto in modo tradizionale rispetto all'anno precedente (+282.000 famiglie). Un punto degno di nota è l'ingresso, per la prima volta, dell'autoconsumo casalingo tra le prime tre motivazioni per l'acquisto del panettone artigianale.

Nonostante la spinta dell'artigianato, il comparto industriale ha mantenuto una solida posizione sul mercato, soprattutto nelle regioni del Nord est e del Centro Italia, dove ha registrato un consenso o addirittura una crescita. La tradizione continua a essere un aspetto cruciale: il 59% dei consumatori preferisce il panettone tradizionale nel segmento artigianale, mentre questa percentuale sale al 77% nel settore industriale, rispetto alle varianti farcite o prive di specifici ingredienti.

I risultati della ricerca hanno anche sottolineato il legame profondo tra il panettone e il periodo festivo del Natale, nonostante un considerevole numero di acquirenti lo acquisti durante tutto l'anno (pari al 30% del totale). Principalmente il panettone artigianale è acquistato per le festività natalizie, mentre quello industriale suscita interesse anche nei mesi precedenti, specialmente a gennaio, contribuendo a oltre il 10% del fatturato annuale complessivo. Il panettone si conferma, inoltre, un regalo ambito per la maggioranza degli intervistati, con 10,6 milioni di famiglie che hanno ricevuto un panettone come dono natalizio. Di queste, tre milioni non avevano acquistato un panettone in precedenza. Tra coloro che hanno ricevuto un panettone artigianale, quasi la metà ha espresso il desiderio di acquistarne uno in futuro, evidenziando la forte soddisfazione. 

Nell’ultimo anno oltre il 95% degli italiani ha mangiato almeno un lievitato, ciò secondo l’indagine condotta da AstraRicerche per Unione Italiana Food. Tra le preferenze dei consumatori, panettone (81%) e pandoro (82,2%) se la giocano alla pari, anche se il consumo del primo cresce tra gli adulti, mentre ai giovani piace di più festeggiare con il dolce tipico di Verona. Nella maggioranza dei casi gli italiani preferiscono quelli realizzati secondo la ricetta tradizionale (66% per il panettone, 69,3% per il pandoro). E sono meno propensi verso quelli “speciali”, per esempio arricchiti con delle coperture (11,6% panettone, 9% pandoro). I giovani però sono i più aperti a scoprire le novità per provare anche nuove esperienze di gusto.

La risposta dell'Italia per l'arrivo delle festività

collage vari panettoni e pandori   instagram
 
 
E anche se i dolci tradizionali restano i preferiti, ogni anno non mancano le proposte di versioni più golose. Quest’anno sarà il caramello, dolce e salato, a dominare la scena. Ma ovviamente la fantasia dei produttori non ha limiti. Tra le proposte più originali Pasticceria Martesana e Moschino quest’anno presentano in edizione limitata il Panettone d’oro, con glassa al cioccolato “gold”, nocciole Igp Piemonte e granella di nocciole. Il chimico gelatiere Stefano Guizzetti, invece, lancia addirittura il panettone “Amaro” per la gelateria Ciacco: erbe, radici, mirtilli e pompelmo candito per un lievitato con un amaro inatteso e aromi di genziana, rabarbaro e china. Senza glutine e senza lattosio è la proposta dell’ Az.Agr

Tundo Sebastiano che con il brand Quin propone il primo panettone alla quinoa. Mentre dalla collaborazione tra Melegatti e Ambrosoli nasce il Pandoro Latte e Miele. Altra collaborazione eccellente è quella tra Vergani e Sunsweet per creare il panettone alle prugne della California con gocce di cioccolato. Dall’unione di Sperlari e Paluani nasce infine il pandoro con crema di cioccolato Zanzibar. C’è chi ha deciso di cimentarsi nella produzione per la prima volta. È il caso di Eataly che firma la sua prima linea disponibile in tutti i 50 punti vendita , così come Fabbri con un panettone farcito delle celebri amarene.

Nel panorama dei canali di vendita, la grande distribuzione organizzata (Gdo) ha visto un ulteriore incremento degli acquirenti di panettone industriale, con il 95% dei consumatori che si rivolgono a questo canale, sia in esclusiva (73%) sia affiancandolo ad altri (22%). Le pasticcerie rappresentano invece il canale principale per l'acquisto del panettone artigianale, sia online che offline. Questi dati pongono in evidenza non solo l'evoluzione dei consumi legati al panettone in Italia ma anche la sua continua centralità nelle celebrazioni natalizie, sottolineando la persistente attrazione di questa delizia dolciaria nel cuore degli italiani.