Corporate - Il giornale delle imprese

Econocom, il "general contractor" che porta la tecnologia in azienda

di Marco Scotti

Econocom ha un ecosistema di aziende al suo interno: 800 dipendenti e 1.200 clienti, con un fatturato di circa 300 milioni di euro

Econocom, il general contractor che porta il digitale nelle aziende

Si definiscono il primo general contractor europeo in ambito digital: Econocom, azienda francese con oltre 40 anni di storia, ha una delle sue sedi principali in Italia. “Siamo un gruppo – ci spiega Alessio Lechiara, country manager di Econocom Italia – in grado di accelerare la trasformazione digitale delle aziende. Lavoriamo sia sui prodotti che sulle soluzioni, partendo dall’assunto che l’IT non è il cuore dell’azienda, ma che serve a supportare tutto il business e che, per funzionare al meglio, ha bisogno di competenze specifiche che non tutte le imprese possono permettersi”. 

Tipicamente c’è una fase di consulenza, cui segue quella di preparazione e personalizzazione fino ad arrivare all’installazione della tecnologia. Econocom promette di implementare progetti di innovazione e come punto di contatto nell’intera catena del valore. E poi c’è anche il leasing operativo, che permette di consegnare alle aziende anche di dimensioni più contenute la tecnologia necessaria per crescere. “Siamo nati 49 anni fa – spiega Lechiara – prima di tutto per la compravendita dei beni tecnologici, ma oggi siamo un interlocutore unico per i diversi percorsi d’innovazione, dialoghiamo con una moltitudine di attori diversi e siamo presenti in moltissimi comparti di mercato, dal banking all’insurance, dal retail all’industrial. E siamo trasversali anche sulle dimensioni dell’azienda, dalle large corporate alle pmi”.

Econocom ha un ecosistema di aziende al suo interno in modo da migliorare l’offerta: questo si traduce in 800 dipendenti e 1.200 clienti, con un fatturato di circa 300 milioni di euro complessivamente. In questo momento i principali trend su cui sta puntando l’azienda francese sono diversi, a volte anche molto distanti tra loro: “C’è stato un sostegno all’evoluzione del lavoro da remoto – chiosa Lechiara – con un fortissimo trend di migrazione verso il cloud e di trasformazione del data server. Questo movimento ha richiesto infrastrutture protette, ma anche training per la cyber security, visto che molto spesso le intrusioni indesiderate avvengono a causa di errori umani”.

Accanto a questi macro-trend tecnologici va sottolineata la crescente importanza della logica “as a service”, ovvero dell’impiego di macchinari e software solo all’occorrenza, con sottoscrizioni e non più acquisti. Una tendenza che ha cambiato perfino il modo di fare tesoreria, che non ha più da contabilizzare una spesa una tantum eventualmente da ammortare, ma un abbonamento annuale costante che consente di ottenere prodotti sempre aggiornati. “Le soluzioni di locazione – aggiunge il country manager di Econocom Italia – sono un valido alleato per accelerare la digitalizzazione delle imprese. Dall’altra parte va ricordato che in questo modo si minimizzano gli sprechi perché, in un’ottica di economia circolare, i macchinari e gli hardware non sono di proprietà dell’azienda, ma di chi li affitta. Come Econocom già da tempo ci occupiamo anche della gestione dell’intero ciclo di vita dell’asset tecnologico”. 

La riduzione dei rifiuti tecnologici è una sfida, così come la capacità consulenziale di dire a un’azienda “questo prodotto non deve essere cambiato”. Per questo il ruolo di Econocom può diventare importante anche nella riduzione dei rifiuti tecnologici: “Siamo in grado di offrire usato ricondizionato – conclude Lechiara – cerchiamo di allungare la vita degli asset, ci impegniamo attraverso tutti i nostri partner e il nostro ecosistema. Inoltre, anche internamente, cerchiamo di offrire migliori soluzioni anche per i dipendenti, con più smart working e la costante riduzione dei consumi energetici, per essere decisamente più sostenibili”.