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Fastweb e EY, presentato il Rapporto "Intelligenza artificiale e trasformazione delle organizzazioni e del lavoro"

di Sofia Gabbanini

Renna (Fastweb): "Nei prossimi anni, il numero di posti di lavoro nei settori maggiormente impattati dall'AI crescerà. Ma questo non basta. C'è una necessità forte di upskilling e reskilling"

Fastweb: secondo il rapporto presentato a Roma insieme a EY, con l’IA la domanda di lavoro in Italia continuerà a crescere

Si è tenuta ieri, presso la sala stampa della Camera dei Deputati a Roma, la conferenza di presentazione del Rapporto "Intelligenza artificiale e trasformazione delle organizzazioni e del lavoro. Sfide e opportunità in otto settori", realizzato da Fastweb in collaborazione con EY Italia. Il documento si propone di analizzare diversi scenari ipotizzabili riguardanti, appunto, l'impatto dell'IA sul mondo del lavoro. Come spiegato nel corso dell'evento, ad essere analizzati sono stati i processi operativi in otto settori diversi, ovvero: Banking & Assicurazioni, ICT, Comunicazione e media, Pubblica Amministrazione, Sanità, Istruzione e Formazione, Manufactoring e Retail

Ad aprire i lavori, l'On. Walter Rizzetto, Presidente XI Commissione Lavoro pubblico e privato, Camera dei Deputati, che ha ricordato quanto sia fondamentale per la politica trattare temi come l'impatto dell'IA sul mondo del lavoro, ascoltando il punto di vista delle imprese che ogni giorno si confrontano con questo strumento e - invece che demonizzarlo - investono nella ricerca con l'obiettivo di sviluppare modelli che lo sfruttino per incrementare la produttività, senza al contempo lasciare indietro nessuno. 

Nel corso dell'evento sono intervenuti Walter Renna, Amministratore delegato di Fastweb, Irene Pipola, EY Italia Sustainability Consulting Leader, Carlo Chiattelli, Partner People Consulting EY Italia, Francesco Di Costanzo, Presidente Fondazione Italia Digitale e Paola Perrotti, Amministratore Delegato di FB & Associati

"L’Intelligenza Artificiale sta ridefinendo il nostro modo di vivere e lavorare. Per questo è indispensabile lo studio delle sue dinamiche per delineare le politiche necessarie da avviare, con l’obiettivo di favorirne lo sviluppo e mitigare i potenziali impatti negativi. Pertanto, ben vengano le ricerche come quella presentata oggi che ci consente di approfondire l’impatto dell’IA sull’organizzazione e sui processi operativi delle aziende, nell’ambito di importanti settori dell’economia nazionale. È chiaro che la vera questione non è tanto la diffusione di questo fenomeno sul mondo del lavoro in senso assoluto, ma come gestire i suoi effetti", ha dichiarato l’On. Rizzetto

"La ricerca di EY evidenzia l'impatto dirompente dell'Intelligenza Artificiale su economia e lavoro", ha affermato Walter Renna, AD di Fastweb. "Per governare questo cambiamento epocale, oltre agli investimenti in infrastrutture e prodotti AI, servono programmi di formazione per le persone e strutture aziendali dedicate, con strumenti di governance per un'adozione sicura dell'AI nei processi aziendali. Solo così le organizzazioni potranno integrare progressivamente l'Intelligenza Artificiale, promuovendone l'utilizzo e sfruttandone appieno le potenzialità per migliorare prodotti, servizi ed aumentare la produttività. È un percorso obbligato per rimanere competitivi in un contesto economico sempre più permeato dall'AI".

I risultati della ricerca evidenziano come l'adozione dell'IA avrà un impatto trasformativo, con la domanda di lavoro destinata a crescere significativamente entro il 2030. Secondo lo studio, l'integrazione dell'IA in ambito lavorativo stimolerà infatti un forte incremento della domanda di competenze specializzate, in particolare nei settori tecnologicamente più avanzati come il Banking e le Assicurazioni, dove si prevedono picchi di crescita occupazionale del +5,8%.

In molti ambiti la trasformazione sarà legata alla necessità di nuove figure professionali tecniche. Tra le più richieste, data scientist, che nel settore bancario vedranno una crescita del +9,1%, e i responsabili della privacy e della sicurezza dei dati, la cui domanda aumenterà del +12,1% nell'ICT. Saranno cruciali anche gli AI engineer e gli specialisti in cyber security per gestire e integrare i sistemi AI all'interno delle organizzazioni.

Irene Pipola, EY Italia Sustainability Consulting Leader, ha commentato: "L’intelligenza artificiale faciliterà alcune attività come, a titolo esemplificativo, la raccolta dati, la preparazione di testi, la traduzione e molte altre operazioni dispendiose in termini di tempo, ma non sostituirà l’intervento umano. I professionisti saranno chiamati a supervisionare e verificare quanto prodotto dall’AI. In ogni settore, dal giornalismo alla medicina, fino allo sviluppo di software, il ruolo dei lavoratori si trasformerà per un'adozione ottimale di queste tecnologie e per ottimizzarne le potenzialità".

Dal rapporto emerge anche la necessità da parte delle aziende di aggiornare le competenze dei lavoratori. Entro il 2030, il 75% dei profili professionali dovrà infatti acquisire nuove abilità attraverso processi di upskilling o reskilling. Oltre alle competenze tecniche avanzate, come il machine learning e il deep learning, saranno sempre più richieste abilità trasversali come la capacità di collaborare in team, il problem solving e il pensiero critico, fondamentali per sfruttare al meglio il potenziale dell'IA. 

Il documento individua inoltre i tre fattori chiave di successo che possono facilitare l’adozione dell’AI all’interno delle organizzazioni. Sarà infatti sempre più necessario adottare una governance ibrida che promuova, attraverso la leadership, sperimentazioni all’interno dei vari dipartimenti creando delle best practice diffuse in tutta l’organizzazione, lo sviluppo di competenze attraverso programmi specifici di formazione per il personale e investimenti in infrastrutture e in servizi cloud e di cyber security per lo sviluppo di progetti e di applicazioni basate su AI sicure e affidabili.

Le dichiarazioni di Walter Renna, Amministratore Delegato Fastweb, ad affaritaliani.it

A margine dell'evento l'Amministratore Delegato di Fastweb Walter Renna ha dichiarato ai microfoni di affaritaliani.it: "La ricerca sull'impatto dell'IA sul mondo del lavoro è fondamentale nel nostro percorso, iniziato qualche mese con l'investimento fatto nel supercomputer, il primo specializzato in IA generativa. L'obiettivo è creare il primo modello di IA generativa nativamente addestrato in italiano, e siamo quasi pronti. Ciò che è fondamentale capire è l'impatto di questa tecnologia non solo sulle imprese, ma soprattutto sulla società". 

"È bello osservare che il numero di posti di lavoro crescerà nei prossimi anni", prosegue Renna, "si stima infatti che i settori che saranno più impattati dall'IA cresceranno tra il 4 e il 5%. Questo però non basta: servono infatti specialisti e di conseguenza nuove competenze". Le università, come spiega l'AD, non riescono a colmare da soli il gap che si crea con la domanda da parte delle aziende. 

"C'è una necessità forte di upskilling e reskilling. Noi facciamo la nostra parte, abbiamo infatti lanciato la Fastweb Digital Academy formando ad oggi oltre 500 mila persone. È fondamentale che tutti abbraccino questa rivoluzione, ma che tutti siano dotati delle competenze per farlo", ha concluso Renna

Il commento di Irene Pipola, EY Italia Sustainability Consulting Leader, ad affaritaliani.it

"Lo studio che è stato condotto con Fastweb si è focalizzato su quella che è l'evoluzione della domanda di lavoro in relazione all'impatto dell'IA", racconta Ilaria PipolaEY Italia Sustainability Consulting Leader. "Nonostante questo sia un trend invasivo con un'importanza e un impatto economico enorme, tantissime aziende hanno subito dei fallimenti nei primi esperimenti condotti. Il motivo è sostanzialmente legato a una mancanza di competenze, una governance che ancora non è ben strutturata e un elemento infrastrutturale legato alla sicurezza". 

"Sugli otto settori analizzati, la nota positiva è stata quella dell'aver identificato un aumento netto della domanda dei posti di lavoro da adesso al 2030", afferma Pipola. "La nostra stima quindi indica che in ognuno di questi settori, complessivamente, l'IA creerà più opportunità rispetto a quante ne abbia tolte". Anche le competenze, secondo Pipola, evolvono. Il 75% dei lavoratori dovrà infatti andare incontro a processi di upskilling e reskilling. "Le competenze da sviluppare non saranno solo tecniche, ma anche comportamentali. L'IA non è una sostituzione: rafforzerà alcune professioni e renderà alcuni processi meno ripetitivi e più efficienti".