Giovani di Confindustria, Gero La Rocca nuovo presidente per il Mezzogiorno - Affaritaliani.it

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Giovani di Confindustria, Gero La Rocca nuovo presidente per il Mezzogiorno

Eduardo Cagnazzi

Agrigentino, succede a Gabriele Menotti Lippolis. Il neo eletto: "Almeno il 50% delle risorse del Recovery plan sia impiegato in politiche attive per il lavoro"

Gero La Rocca, leader dei Giovani imprenditori siciliani di Confindustria, è il nuovo presidente del Comitato Interregionale Mezzogiorno che raggruppa le rappresentanze regionali dei Giovani imprenditori di Confindustria del Sud.

Classe 1982, agrigentino, laureato in Lettere e Filosofia, due master in Comunicazione e un percorso formativo presso l’Altascuola per i giovani imprenditori di Confindustria, La Rocca ha fondato insieme con il fratello Valerio, Ecoface, azienda che si occupa di valorizzazione dei materiali provenienti dalla raccolta differenziata e che sviluppa piani di marketing e comunicazione nell’ambito del settore della differenziata.

“L’idea che la ricostruzione economica e sociale post-pandemica del Paese debba avere come priorità la coesione e il rilancio del Mezzogiorno -afferma La Rocca- sembra oggi condivisa dalle varie forze politiche. Dalle parole, però, occorre passare velocemente ai fatti. Se la tragica esperienza del Covid ha investito tutti, senza interventi adeguati i numeri ci prospettano strascichi sul medio e lungo termine più devastanti per il Sud. Donne e giovani stanno pagando un prezzo altissimo in termini occupazionali e le famiglie sotto la soglia di povertà aumentano in modo allarmante. Ciò di cui non abbiamo di certo bisogno è un refrain degli errori seguiti alla crisi del 2008, che ha visto le aree più deboli strutturalmente non recuperare il ritardo e, conseguentemente, la crisi economica trasformarsi in crisi sociale e demografica. Per questo, la questione meridionale è oggi, come mai prima, una questione nazionale. Anzi, è la questione nazionale, perché senza il Sud qualsiasi piano di rilancio per il Paese sarà destinato a fallire. E a pagarne le conseguenze saremo proprio noi giovani, il cui futuro è stato già ampiamente ipotecato. Chiediamo quindi alle istituzioni di essere ascoltati come Giovani imprenditori del Mezzogiorno e confidiamo che, traendo spunto dagli orientamenti dell’Unione europea, almeno il 50% delle risorse del Recovery plan sia impiegato per dotare le regioni del Sud degli strumenti indispensabili per competere (infrastrutture, digitalizzazione, formazione e politiche attive del lavoro). Siamo inoltre coscienti che il nodo non è legato solo al volume di risorse, ma soprattutto alla governance che avrà il compito di spenderle efficacemente e, anche in questo caso, il passato serve da lezione con i decenni di programmazioni destinate allo sviluppo e alla coesione che non hanno portato né sviluppo né coesione. Un fallimento palese delle classi dirigenti e burocratiche. A questo punto chiediamo, prima che incentivi e risorse, quelle riforme che possano assicurare una semplice normalità fatta di chiarezza delle norme, semplificazione, competenza ed efficienza nella pubblica amministrazione. Cose per le quali mi spenderò senza sosta. La speranza è che il prossimo ottobre saremo nelle condizioni di tornare a organizzare uno degli appuntamenti più importanti e canonici per i Giovani di Confindustria, il Convegno di Capri durante il quale speriamo di poter parlare di fatti e non ancora di promesse”.

La Rocca succede al pugliese Gabriele Menotti Lippolis: “Lascio un gruppo unito e motivato. Passo volentieri il testimone a Gero La Rocca, in un momento delicato per la pandemia in atto, con la certezza che saprà portare avanti i temi, a noi particolarmente cari, che già nelle prime dichiarazioni ha opportunamente evidenziato e che richiedono determinazione, costanza e coraggio. Buon lavoro e continuerò a dare il mio contributo al Comitato del Mezzogiorno dei Giovani Imprenditori”.