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Hera, pubblicato il report di sostenibilità 'Energie per il clima'

Hera, report di sostenibilità: l’82% dell’energia elettrica fruita dal Gruppo per le proprie attività è già rinnovabile

Prosegue lo storico impegno di Hera per la riduzione delle emissioni climalteranti complessive, che la multiutility punta a ridurre del 37% entro il 2030. Il Gruppo presenta i risultati raggiunti nel 2021 nella seconda edizione del report Energie per il clima. Già oggi il 27% circa dei clienti gas ed energia elettrica di Hera ha raggiunto la piena neutralità di carbonio. Ciò che è accaduto al ghiacciaio della Marmolada non è, purtroppo, reversibile, così come altri effetti devastanti dei cambiamenti climatici, ormai sotto gli occhi di tutti. La riduzione delle emissioni climalteranti, pertanto, è imprescindibile, perché, se condotta con successo, potrebbe contribuire a contenere il cambiamento climatico (che ha ormai carattere di crisi conclamata) e i relativi effetti.

“Gli effetti ormai evidenti dei mutamenti climatici" commenta Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera, "ci invitano a proseguire con rinnovato slancio sulla strada di una transizione che per noi passa anche dallo sviluppo di più fonti rinnovabili: penso per esempio alla nostra produzione di biometano, oggi pari a oltre 8 milioni di metri cubi all’anno, che intendiamo più che raddoppiare entro il 2025, ma penso anche all’idrogeno come vettore energetico, di cui proprio quest’anno abbiamo avviato tre iniziative di sviluppo, tra cui la realizzazione di un impianto power-to-gas presso il depuratore di Bologna in grado di produrre biometano attraverso la combinazione dell’idrogeno e dell’anidride carbonica derivante dalla depurazione delle acque reflue. Per non dire del fotovoltaico, con un programma di installazione di impianti su discariche esaurite e impianti del ciclo idrico”.

Con la nuova edizione del report tematico di sostenibilità Energie per il clima, da poco disponibile online e prossimamente anche ai principali sportelli clienti del Gruppo, Hera racconta alcuni degli importanti risultati già raggiunti lungo la strada del grande obiettivo di riduzione delle emissioni del 37% entro il 2030, validatole l’anno scorso dal prestigioso network internazionale di Science Based Targets initiative.

Hera e il contrasto al cambiamento climatico: un impegno di squadra entrato nello Statuto

D’altronde, il Gruppo Hera è attivo da anni per “perseguire la neutralità di carbonio”, obiettivo che non a caso coincide con uno dei suoi tre driver per la creazione di valore condiviso e che dal 2021 è entrato anche a far parte dello Statuto stesso come “scopo” della multiutility. Per Hera, insomma, il contrasto al cambiamento climatico è cruciale e si traduce in un’azione ad ampio raggio che va dalla vendita di energia elettrica rinnovabile e gas con compensazione della CO2 alla promozione dell’efficienza energetica, in una logica inclusiva che coinvolgendo anche clienti e fornitori contribuisce ad aumentare le stesse possibilità di successo della transizione auspicata anche da Bruxelles.

Forte di un’analisi degli scenari climatici che le ha consentito di mappare rischi, opportunità, relative modalità di gestione e iniziative, Hera orienta tutti i propri business nel segno di una vera e propria strategia climatica, testimoniata da tanti indicatori. I consumi interni di energia del Gruppo, ad esempio, sono scesi del 6,8% rispetto al 2013 e già oggi l’82% dell’energia elettrica utilizzata da Hera per alimentare le proprie attività è di natura rinnovabile. Per quanto riguarda i contratti luce sottoscritti da tutti i clienti residenziali a mercato libero, la percentuale delle forniture di energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili sale al 100%. Considerando gas e luce insieme, inoltre, i clienti che grazie alle offerte “verdi” della multiutility hanno già raggiunto la neutralità di carbonio sono ormai il 26,9%.

Fare squadra, del resto, è davvero la via maestra, e il report lo mostra con estrema chiarezza. Grazie a Hera, infatti, 1.200 condomini hanno ridotto i loro consumi del 40%, mentre gli impianti di cogenerazione installati dal Gruppo presso aziende terze hanno già permesso di evitare l’emissione di 16 mila tonnellate di CO2, e ulteriori 1.300 tonnellate di anidride carbonica sono state scongiurate nell’arco di un solo anno grazie agli interventi condotti sull’illuminazione pubblica.

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