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Intesa Sanpaolo - Coldiretti, 200 mln per l'agricoltura toscana
Cattozzi (Intesa Sanpaolo): "Vogliamo aiutare le imprese a cogliere le opportunità del PNRR, per intraprendere una transizione sia green sia digitale"
Intesa Sanpaolo - Coldiretti, al via il tour per illustrare agli imprenditori agricoli l'accordo nazionale: 200 milioni alla Toscana
Intesa Sanpaolo e Coldiretti si uniscono a sostegno degli imprenditori agricoli, siglando un accordo nazionale con plafond complessivo di 3 miliardi di euro, di cui 200 milioni di euro destinati alla regione Toscana. Il tour per la presentazione del progetto parte da Firenze, grazie all'evento di inaugurazione ospitato dall’Innovation Center e presentato da Fabrizio Filippi, Presidente Regionale Coldiretti. Durante la conferenza, Rosa Maria Vitulano, Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, ha mostrato ai presenti l'andamento di ricerca sul tema “L’agro-alimentare italiano: sfide e opportunità di crescita”.
A seguire un dibattito su argomenti di rilevanza nazionale tra Raffaele Borriello, Capo Area Legislativa e Relazioni Istituzionali di Coldiretti, e Massimiliano Cattozzi, responsabile Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo. I contenuti dell’accordo sono invece stati illustrati da Angelo Corsetti, Direttore Coldiretti Toscana e Massimiliano Ulivi, Direttore Area Agribusiness Toscana e Umbria di Intesa Sanpaolo.
“Il Pnrr è fondamentale per affrontare le sfide della transizione ecologica e digitale e noi siamo pronti per rendere l’agricoltura protagonista utilizzando al meglio i fondi a disposizione. In tale ottica, l’accordo con Intesa Sanpaolo rappresenta uno strumento importante per l’accesso al credito delle imprese agricole, sostenendo l’impegno dell’agroalimentare per sfruttare al meglio le opportunità offerte dal Piano nazionale di ripresa e resilienza", ha commentato Fabrizio Filippi, Presidente di Coldiretti Toscana.
"Gli sconvolgimenti che la guerra ha portato, hanno evidenziato come produrre cibo e non dipendere dall’estero sia un tema strategico di sicurezza nazionale per un Paese come l’Italia che deve ancora colmare il pesante deficit produttivo in molti settori importanti", continua Filippi "In tale ottica il Piano rappresenta un’opportunità proprio per contribuire a raggiungere l’obiettivo di dimezzare la dipendenza dall’estero aumentando produzione, rese e sostenendo l’innovazione tecnologica e le sinergie di filiera. Ma l’agricoltura può contribuire anche alla promozione di reti energetiche alternative come il fotovoltaico. E’ significativo che il tour parta proprio dalla Toscana, regione simbolo del Made in Italy e dei primati delle produzioni certificate”.
Massimiliano Cattozzi, Responsabile Direzione Agribusiness Intesa Sanpaolo, ha dichiarato: “Gli incontri che stiamo promuovendo sul territorio Coldiretti rispondono alla volontà comune di rafforzare il dialogo con gli imprenditori affinché colgano quanto prima l’opportunità di investire adesso per cambiare strutturalmente il modo di fare agricoltura, verso un futuro in cui la sostenibilità e l’innovazione tecnologica siano perfettamente integrate nel processo produttivo e di trasformazione. La Toscana ha un tessuto di piccole e medie imprese vivaci e di grande qualità, note in tutto il mondo per le loro eccellenze, frutto di un’imprenditoria sapiente dedita all’export e legata profondamente alla propria terra, su cui continua ad investire. Vogliamo accompagnare queste imprese a cogliere le opportunità del PNRR, per intraprendere una transizione sia green sia digitale che consenta loro di crescere e continuare a competere sul mercato”.
Le aree di intervento dell’accordo riguardano tutte le misure attraverso cui dare attuazione al programma delineato dal PNRR a sostegno dell’Agrosistema italiano attraverso importanti stanziamenti in misure a titolarità del MIPAAF, MITE, MISE, MIBAC e Min. Turismo. Vi sono ricompresi i bandi relativi ai “Parchi agrisolari” e all’“Innovazione e meccanizzazione”, insieme agli interventi per una migliore gestione delle risorse idriche, per lo sviluppo della logistica e della capacità di stoccaggio e per i contratti di filiera. Il primo bando mira a favorire l’incremento della produzione di energia da fonti rinnovabili attraverso la diffusione dell’istallazione di pannelli solari senza consumo del suolo, migliorando la competitività delle aziende agricole. Il secondo prevede di incrementare la sostenibilità di produzione e sicurezza alimentare, introdurre tecniche di agricoltura e di fertilizzazione di precisione, aumentare produttività e competitività delle filiere, a partire dall’ ammodernamento dei frantoi oleari.
A supporto dell’imprese agricole associate a Coldiretti, Intesa Sanpaolo individuerà le migliori soluzioni per facilitare l’accesso alle iniziative di sostegno pubblico, così da ottenere l’anticipazione finanziaria dei contributi a fondo perduto. Inoltre, laddove il contributo pubblico non dovesse coprire l’intero ammontare dell’investimento, la banca affiancherà le aziende con finanziamenti la cui durata potrà arrivare fino a 30 anni ed importo fino al 100% della spesa, anche con garanzia sussidiaria ISMEA e Green di Sace.
Oltre al supporto ai bandi, Intesa Sanpaolo mette a disposizione gratuitamente delle imprese clienti “Incent now” la piattaforma digitale, frutto della collaborazione con Deloitte, che permette di avere informazioni relative alle misure e ai bandi resi pubblici da enti istituzionali nazionali ed europei nell’ambito della pianificazione del PNRR. E’ poi previsto un meccanismo di premialità attraverso il riconoscimento di una riduzione del tasso del finanziamento a fronte del raggiungimento di obiettivi di sostenibilità.
Completa il quadro la valorizzazione delle filiere produttive attraverso il Programma Sviluppo Filiere di Intesa Sanpaolo, che ha l’obiettivo di valutare le piccole e medie imprese, valorizzandone il posizionamento strategico all’interno delle catene di fornitura e sostenendole in qualità di fornitori chiave di aziende ‘capofiliere’. Grazie a questo programma, le piccole e medie imprese agricole fornitrici strategiche del champion possono beneficiare dell’appartenenza alla filiera in termini di migliori condizioni di accesso al credito. Nel settore agro-alimentare sono stati attivati 170 contratti di filiera che coinvolgono oltre 6.500 fornitori, oltre 22.000 dipendenti del capofiliera, per un volume d’affari complessivo di 22 miliardi di euro.