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Iren presenta i risultati al 31 dicembre 2024: EBITDA in aumento a 1,274 miliardi di euro

Dal Fabbro (Iren): "Il consolidamento societario non solo accelera la crescita, ma abilita nuovi progetti di sviluppo"

di Redazione Corporate

Iren approva i risultati al 31 dicembre 2024: EBITDA in aumento pari a 1,274 miliardi e utile netto a 268 milioni di euro

Il Consiglio di Amministrazione di Iren ha approvato il bilancio consolidato integrato al 31 dicembre 2024, confermando una crescita solida sia sul fronte economico-finanziario che in ambito di sostenibilità. Il Gruppo ha registrato un EBITDA in aumento del 6,5%, attestandosi a oltre 1,274 miliardi di euro, mentre l'utile netto ha raggiunto i 268 milioni di euro, segnando un incremento del 5% rispetto all'anno precedente. L'indebitamento finanziario netto si è attestato a 4,083 miliardi di euro, con un rapporto debito netto/EBITDA pari a 3,2x. Gli investimenti complessivi hanno toccato quota 942 milioni di euro, di cui il 76% destinati a progetti di sostenibilità.

"Chiudiamo il 2024 con risultati positivi supportati sia dalla crescita organica sia da quella inorganica, con l'integrazione di Acquaenna e Sienambiente. Il consolidamento societario non solo accelera la crescita, ma abilita nuovi progetti di sviluppo", ha dichiarato Luca Dal Fabbro, Presidente del Gruppo. Sul fronte finanziario, Iren ha rafforzato il proprio impegno nella finanza sostenibile con l’emissione di due Green Bond per un valore complessivo di 1 miliardo di euro e, a gennaio 2025, del primo Bond Ibrido da 500 milioni di euro.

Dal punto di vista della sostenibilità, il Vicepresidente Moris Ferretti ha sottolineato che il 2024 è stato caratterizzato dall'adozione della prima Relazione annuale integrata finanziaria e di sostenibilità, redatta secondo gli standard ESRS della CSRD. "La raccolta differenziata ha raggiunto il 70% nei territori serviti, mentre l’intensità carbonica è scesa del 6% grazie all’aumento della produzione rinnovabile, in particolare idroelettrica. Anche le perdite idriche sono rimaste stabili al 31% nonostante l'integrazione di nuove società", ha dichiarato Ferretti.

L’Amministratore Delegato Gianluca Bufo ha evidenziato come l'EBITDA approvato sia superiore alla guidance, con un aumento del 6,5%. "Questo conferma la nostra traiettoria di crescita e la capacità di adattarci ai diversi contesti di mercato. Nel 2025 prevediamo un EBITDA compreso tra 1,34 e 1,36 miliardi di euro e lavoreremo con il nuovo CdA per definire un piano strategico che consolidi il ruolo di Iren come player di riferimento" ha concluso Bufo.

Nonostante la riduzione dei ricavi consolidati a 6,043 miliardi di euro (-6,9% rispetto al 2023), dovuta principalmente alla flessione dei prezzi delle commodities e alla progressiva conclusione del Superbonus 110%, il Gruppo ha visto una crescita nelle business unit regolamentate. La BU Reti ha registrato un incremento del 27,7% dell'EBITDA, mentre la BU Mercato ha segnato un +29,9%.

Il Consiglio di Amministrazione ha inoltre proposto un dividendo in crescita dell'8% rispetto all'anno precedente, pari a 12,83 centesimi di euro per azione, con un pay-out del 61%. La cedola sarà staccata il 23 giugno 2025, con pagamento previsto il 25 giugno. Il 2025 si prospetta un anno cruciale per Iren, con l'anticipazione del consolidamento di Egea e un ulteriore sviluppo della rete di teleriscaldamento di Alessandria. A supporto degli investimenti previsti dal Piano Industriale, il Gruppo conferma il proprio impegno verso la crescita sostenibile e il rafforzamento della propria posizione di leadership nel settore energetico e ambientale.