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JAKALA Digital Coffee: l’AI da sperimentazione a strategia aziendale

Di Dio Roccazzella (JAKALA): "L’AI sta diventando un asset fondamentale per la gestione della customer value, in un contesto in cui l’innovazione tecnologica evolve a ritmi sempre più rapidi"

di Caterina Nicau Castanho

JAKALA, torna il Digital Coffee: al centro del dibattito l’Intelligenza Artificiale da sperimentazione a leva strategica per le aziende

Milano ha ospitato un nuovo appuntamento del Digital Coffee di JAKALA, il format esclusivo di incontri realizzato in collaborazione con Mapp, dedicato alle sfide e alle opportunità offerte dall’Intelligenza Artificiale nel mondo del business. L’evento, tenutosi a Palazzo Mellerio, ha riunito esperti del settore per analizzare l’evoluzione dell’AI nelle imprese, con un focus sul passaggio dalla fase sperimentale a un’adozione strutturata su larga scala.

A introdurre il dibattito sono stati Marco Di Dio Roccazzella, Shareholder & General Manager di JAKALA, e Maurizio Alberti, SVP Revenue Global di Mapp. Entrambi hanno sottolineato come il 2025 rappresenti un anno cruciale per la trasformazione dell’AI in un elemento strategico imprescindibile. "L’AI sta diventando un asset fondamentale per la gestione della customer value, in un contesto in cui l’innovazione tecnologica evolve a ritmi sempre più rapidi. Non siamo più nella fase della sperimentazione: oggi le aziende devono affrontare l’adozione su larga scala, con tutte le implicazioni che ne derivano, dalle infrastrutture alle competenze necessarie, fino alle sfide regolatorie", ha dichiarato Marco Di Dio Roccazzella.

"L'Intelligenza Artificiale non è più un'opzione, ma una necessità competitiva nel retail contemporaneo", ha aggiunto Maurizio Alberti. "Stiamo assistendo a un'accelerazione senza precedenti nell'adozione di queste tecnologie, con il settore della moda che sta rapidamente abbracciando il potenziale innovativo dell'AI, con applicazioni sempre più performanti. Nel contesto retail, l'AI sta rivoluzionando due aree fondamentali per i marketer: la personalizzazione dell'offerta, che non si basa più su elementi statici, ma avviene in tempo reale durante la sessione di acquisto, e l'ottimizzazione operativa, migliorando la gestione dell'inventario, l’efficienza della supply chain, la pianificazione del merchandising e la riduzione dei resi".

Secondo Di Dio Roccazzella, il vero valore emerge quando la tecnologia viene integrata in un ecosistema connesso e intelligente, capace di migliorare la relazione con i clienti e di generare risultati tangibili per il business. Alberti ha evidenziato come l’uso dell’Intelligenza Artificiale per migliorare la qualità dei dati, in particolare i Product Data e i Customer Data, stia consentendo ai brand di offrire esperienze più mirate e coinvolgenti, trasformando radicalmente il modo in cui i clienti interagiscono con i prodotti e i servizi.

Il dibattito è poi proseguito con una tavola rotonda moderata da Andrea Cabrini, Direttore di Class CNBC, che ha coinvolto esponenti di spicco del panorama aziendale italiano. Davide Consiglio, Country Data Officer di Generali Italia, ha evidenziato le sfide nel settore assicurativo, dove la conoscenza approfondita dei clienti è cruciale, soprattutto alla luce delle trasformazioni demografiche. Giulia Staffieri, Chief Marketing, Sales & Omnichannel di Leroy Merlin, ha illustrato come l’analisi dei dati abbia portato a una trasformazione dell’offerta aziendale, integrando nuovi servizi assicurativi per rispondere alle esigenze dei clienti.

Stefania Lazzaroni, Direttrice Generale della Fondazione Altagamma, ha sottolineato il valore dell’AI nel segmento del lusso, sia per migliorare la relazione con il consumatore sia per supportare la creazione di nuovi prodotti. Stefania Saviolo, docente di Management alla SDA Bocconi, ha parlato dell’AI come strumento di interfaccia avanzata, analisi dati e supporto alla progettazione, mentre Paolo De Spirt, Founding Partner di Borletti Group, ha raccontato come l’AI stia rivoluzionando il settore della moda, con casi di aziende capaci di creare collezioni in tempo reale grazie ai dati raccolti online. Vittorio Di Tomaso, Solution Design Managing Director di JAKALA, ha posto l’attenzione sulla necessità di comprendere a fondo l’AI per sfruttarne appieno il potenziale, spiegando come JAKALA abbia sviluppato competenze interne per garantire un utilizzo consapevole delle tecnologie avanzate.

Un altro tema centrale del confronto è stato quello della formazione. L’adozione dell’AI non è solo una questione tecnologica, ma anche culturale: molte aziende stanno investendo nella formazione dei dipendenti per garantire un’integrazione efficace delle nuove soluzioni nei processi aziendali. Infine, è emersa una riflessione sul legame tra innovazione e tradizione, con particolare attenzione al settore della moda. I brand storici stanno esplorando le potenzialità dell’AI per coniugare la valorizzazione del proprio heritage con strategie digitali innovative, mantenendo alta la competitività in un mercato in continua evoluzione. L’evento ha confermato che il futuro dell’AI non è più una semplice possibilità, ma una necessità per tutte le aziende che vogliono rimanere competitive e garantire un’esperienza cliente sempre più personalizzata ed efficiente.

L'intervista di Affaritaliani a Marco Di Dio Roccazzella, Shareholder & General Manager JAKALA

Marco Di Dio Roccazzella, Shareholder & General Manager di JAKALA, ha dichiarato: "I vantaggi di questa tecnologia risiedono principalmente nel supportare le aziende nel migliorare le proprie performance. In particolare, per JAKALA, ciò significa aumentare il valore del cliente attraverso la personalizzazione e il redesign dei prodotti, oltre a ottimizzare i processi aziendali, riducendo i costi di marketing e migliorando l’efficienza delle attività commerciali".

"Abbiamo recentemente lanciato una nuova soluzione che ci consente di affiancare i nostri clienti con un approccio strutturato. Mettiamo a disposizione un set di agenti AI preconfigurati per le diverse fasi del ciclo di vita del cliente: dall’acquisition alla conversion, fino alla retention e al customer service. Questi strumenti permettono alle aziende di personalizzare l’esperienza del cliente in modo mirato, identificando i migliori segmenti della propria customer base e ottimizzando le campagne digitali per raggiungere il target più strategico", ha continuato Di Dio Roccazzella.

"Oltre a ciò, disponiamo di agenti AI, sia di prima generazione che basati su modelli generativi, capaci di migliorare le interazioni con il cliente attraverso email, siti web e assistenza digitale, ottimizzando le operazioni di customer service. Inoltre, queste soluzioni favoriscono strategie di retention più efficaci, contribuendo a consolidare la relazione con i clientiTra le principali sfide da affrontare c’è sicuramente la disponibilità di risorse adeguate, non solo in termini economici, ma soprattutto in termini di competenze professionali. Per questo, abbiamo creato una Academy sull’Intelligenza Artificiale, con l’obiettivo di non solo offrire consulenza ai nostri clienti, ma anche aiutarli a sviluppare competenze interne, permettendo loro di integrare al meglio queste tecnologie nei propri processi aziendali", ha concluso. 

L'intervista di Affaritaliani a Maurizio Alberti, SVP Revenue Global Mapp

Maurizio Alberti, SVP Revenue Global di Mapp, ha dichiarato:  "L’Intelligenza Artificiale è ormai una necessità competitiva per le aziende che vogliono rimanere al passo con l’innovazione. Il suo impatto è trasversale, spaziando dall’ottimizzazione dei processi interni, che aumentano l’efficienza in ogni dipartimento, fino agli utilizzi più avanzati, come l’estrazione di valore dai dati. Nel nostro settore, ad esempio, vediamo un enorme potenziale nell’analisi di grandi volumi di dati, anche destrutturati, per ricavare insight strategici che semplificano le operazioni aziendali. Questo diventa particolarmente rilevante nelle marketing operations, dove l’AI permette di trasformare questi insight in azioni concrete per migliorare l’esperienza del cliente".

"Ma il suo impatto non si ferma qui: nel settore della moda, ad esempio, stiamo implementando soluzioni che vanno oltre il marketing e si estendono al merchandising e al design delle collezioni. L’AI sta quindi penetrando profondamente nelle organizzazioni aziendali, trasformando interi processi. Tuttavia, la sfida principale rimane l’adozione. Come accade per ogni innovazione, c’è sempre un certo grado di scetticismo e resistenza al cambiamento. Alcuni temono che l’AI possa sostituire posti di lavoro, ma in realtà è uno strumento di supporto che rende il lavoro più semplice, efficace e performante", ha aggiunto Alberti

"Per questo il nostro suggerimento è chiaro: non bisogna ostacolare il progresso, ma piuttosto investire in formazione per aiutare le persone a comprenderne il valore. L’AI non deve essere vista come un sostituto, ma come un alleato che potenzia le competenze umane. Nella nostra esperienza, le persone restano il principale asset di ogni azienda, e l’Intelligenza Artificiale è un valore aggiunto che può amplificare il loro contributo, non rimpiazzarlo. Questo è il messaggio che cerchiamo di trasmettere nelle organizzazioni con cui lavoriamo", ha concluso.

L'intervista di Affaritaliani a Giulia Staffieri, Chief Marketing, Sales & Omnichannel Leroy Merlin

Giulia Staffieri, Chief Marketing, Sales & Omnichannel di Leroy Merlin, ha sottolineato come l’Intelligenza Artificiale sia diventata un elemento chiave per migliorare sia l’esperienza del cliente sia l’efficienza operativa dell’azienda.

"In Leroy Merlin utilizziamo l’AI in due modi principali. Il primo riguarda l’analisi avanzata dei dati: grazie all’AI, arricchiamo gli analytics e trasformiamo i dati raccolti quotidianamente in insight concreti. Un esempio? Abbiamo scoperto che molti clienti avevano bisogno di servizi assicurativi per proteggere i beni acquistati. Da questa analisi è nata l’esigenza di offrire polizze danno e furto, e così, nell’ultimo anno, abbiamo lavorato con SPB e One per lanciare questo nuovo servizio sul mercato".

Giulia Staffieri ha poi spiegato un’altra applicazione strategica dell’AI, legata al miglioramento del modello di business. "Abbiamo capito che il nostro time-to-market per i servizi di ristrutturazione poteva essere ottimizzato. Prima, il processo era gestito manualmente dai nostri consulenti di vendita, che associavano il cliente a un artigiano partner in modo diretto e individuale. Oggi, grazie a un modello B2B interno basato sull’AI, possiamo fare questa associazione in tempo reale".

L’adozione di questa tecnologia, ha continuato Giulia Staffieri, ha permesso a Leroy Merlin di ridurre i tempi di conversione e migliorare il servizio. "Riusciamo a mantenere il contatto con il cliente, fare follow-up in modo più efficace e garantire una maggiore vicinanza lungo tutto il percorso di ristrutturazione. Questo ci permette di offrire un’esperienza più fluida e soddisfacente, oltre a migliorare i nostri risultati".