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PMI, KPMG report: trend UE in crescita nel mercato delle sigarette illecite

di Alice Cubeddu

Verdeaux (PMI): “I dati restituiscono una fotografia degli ultimi 15 anni dove si ha un calo nel consumo complessivo ma un incremento sul consumo illecito"

La scelta di passare alle alternative senza combustione si sposa inoltre con la scelta consapevole di migliorare il proprio stile di vita, sia esso guidato da necessità di performance sportive migliori, o altro. La volontà perciò di avere uno stile di vita più sano, aggiungendo all'esercizio e alla scelta di mangiare sano anche i prodotti alternativi alla sigaretta è un elemento fondamentale da prendere in considerazione. Questo, insieme ai dati che presentano delle evidenze significative, dovrebbe essere recepito come “segnale d’allarme” per gli stessi governi, chiamati così a cambiare rotta. “Se si riscontra un evidente problema nel mercato di un Paese, perché conta alti livelli di illecito, è palese si debbano cercare altre strade”, ha concluso Verdeaux.

“Politiche efficaci, calendari fiscali, sanzioni dissuasive e un'applicazione efficace della legge stanno consentendo a diversi Stati membri dell'UE di registrare un calo del consumo di sigarette illecite”, ha dichiarato Massimo Andolina, Presidente Regione Europea di Philip Morris International. “In altri Paesi si assiste purtroppo allo spostamento del mercato legale verso quello gestito dalle reti criminali, che testimoniano il fallimento di aumenti sproporzionati delle tasse e di quadri normativi che non contemplano il principio della differenziazione del rischio. Il rapporto KPMG dovrebbe servire da campanello d'allarme per i regolatori e i policy makers dell'UE aiutandoli a comprendere che milioni di consumatori si affidano al mercato nero per continuare a fumare”.