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Primitivo di Manduria: il rosso di Puglia protagonista a Vinitaly tra degustazioni, export e futuro digitale
Pastorelli (Primitivo di Manduria): “Il nostro export è in crescita costante, con una quota che supera il 70%. Siamo pienamente integrati nel mercato internazionale e orgogliosi”

Primitivo di Manduria a Vinitaly 2025: oltre 50 etichette, un elegante wine bar per gli assaggi e il debutto del rivoluzionario Passaporto Digitale
Il Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria ha debuttato al Vinitaly 2025, in corso a Verona fino al 9 aprile, con una presenza che unisce tradizione e futuro. Al Padiglione 11, stand C4, i visitatori stanno scoprendo oltre 50 etichette tra DOC e DOCG, testimonianza della ricchezza enologica di uno dei territori più iconici della Puglia.
Lo stand, collocato nel cuore del Padiglione Puglia, si distingue per l’elegante allestimento dalle pareti rosse, simbolo del carattere intenso del Primitivo di Manduria. Al suo interno, un accogliente angolo bar è dedicato agli ospiti, dove è possibile degustare i vini e lasciarsi guidare in percorsi sensoriali attraverso assaggi curati e momenti di convivialità.
Protagonista indiscusso di questa edizione è il nuovo “Passaporto Digitale” del Primitivo di Manduria: un QR code, integrato nella fascetta di Stato, che consente di accedere a una scheda digitale dettagliata del vino. I consumatori possono così visualizzare informazioni come il lotto, l’anno di produzione, i dati del produttore, ma anche suggerimenti su abbinamenti e ricette. Un progetto realizzato in collaborazione con l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, pensato per coniugare trasparenza, tracciabilità e valorizzazione.
“Con il Passaporto Digitale offriamo uno strumento che arricchisce l’esperienza del vino e supporta le nostre aziende nel raccontare la qualità del proprio lavoro”, ha spiegato Novella Pastorelli, Presidente del Consorzio, durante la presentazione ufficiale tenutasi martedì 8 aprile nella Sala Convegni della Regione Puglia.
L’agenda degli appuntamenti ha preso il via domenica 6 aprile con una degustazione guidata da Davide Gangi e Antonio Scatigna di Vinoway, mentre lunedì 7 aprile ha visto lo svolgimento del convegno “Vino e nuove generazioni: crisi o evoluzione?”, che ha coinvolto esponenti del mondo vitivinicolo, istituzioni e giovani professionisti in un dibattito sul futuro del settore.
Grande interesse ha suscitato anche la masterclass dell’8 aprile, intitolata “Il vino e la strategia di successo della comunicazione di un territorio”, con ospiti d’eccezione come Gabriele Gorelli, primo italiano a ricevere il titolo di Master of Wine, e Vincenzo Russo, docente IULM ed esperto di neuromarketing. Insieme hanno esplorato le nuove frontiere della comunicazione applicata al mondo del vino, sottolineando il valore dell’identità territoriale come chiave di successo sui mercati internazionali.
“Siamo felici dell’interesse dimostrato da pubblico e operatori”, ha dichiarato ancora Pastorelli. “Portare qui le nostre eccellenze significa non solo promuovere il Primitivo di Manduria, ma anche sostenere le imprese del territorio in un contesto di crescente competitività”. Il Vinitaly prosegue fino a martedì 9 aprile e lo stand del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria continua ad accogliere appassionati e operatori del settore per un viaggio immersivo tra gusto, cultura e innovazione.
L’intervista di Affaritaliani a Novella Pastorelli, Presidente del Consorzio di Tutela del Primitivo di Manduria
Novella Pastorelli ha dichiarato: “È un Vinitaly molto interessante: c'è grande affluenza e tanto interesse per il Primitivo di Manduria. Il nostro stand è pieno da giorni, con moltissimi winelover desiderosi di degustare i nostri vini”.
“Il nostro Consorzio di Tutela, il più grande della Puglia, rappresenta una realtà importante: contiamo circa 4.000 viticoltori, 64 aziende di trasformazione e 150 aziende di imbottigliamento. Abbiamo portato in fiera numerose novità. Una delle più significative” ha proseguito Pastorelli, “voluta dall’attuale consiglio di amministrazione, è l’introduzione di un QR code all’interno della fascetta di Stato. Scansionandolo, il consumatore può accedere a una vera e propria storytelling dell’etichetta: scoprirà da quale azienda proviene quel vino, il percorso produttivo e tutte le informazioni legate alla bottiglia che ha scelto di acquistare o degustare”.
Pastorelli ha inoltre affermato: “Sul fronte internazionale, sappiamo che alcuni grandi Paesi hanno già introdotto misure restrittive verso l’importazione di prodotti stranieri, come è accaduto negli Stati Uniti durante il primo mandato Trump. È vero che la globalizzazione ha avuto anche effetti negativi sull’economia, soprattutto per via di produzioni selvagge da parte di alcuni Paesi. Tuttavia, il consumatore americano che sceglie il Primitivo di Manduria è tendenzialmente molto attento: guarda più alla qualità che al prezzo”.
“Se continueremo a mantenere alta la qualità dei nostri vini, non temiamo alcun calo d’interesse verso il nostro prodotto. Al contrario, sarebbe l’allarmismo a poter generare un disinvestimento delle aziende e una conseguente contrazione dei consumi. Siamo un consorzio solido, che produce 26 milioni di bottiglie con un fatturato di 170 milioni di euro. Il nostro export è in crescita costante, con una quota che supera il 70%. Siamo pienamente integrati nel mercato internazionale e orgogliosi del ruolo che il Primitivo di Manduria gioca nel mondo del vino” ha poi concluso Pastorelli.