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Roma, al via la IX edizione della Scuola Farmindustria

di Redazione Corporate

Cattani (Farmindustria): "Formazione, competenze, partnership, network: sono la chiave per cogliere le opportunità offerte dalla trasformazione digitale"

"Formazione, competenze, partnership, network: sono gli elementi chiave per cogliere le opportunità innovative che la grande trasformazione tecnologica e digitale mette a disposizione. Nella farmaceutica viviamo un’epoca di accelerazione sia quantitativa, con 20.000 nuovi farmaci in sviluppo e 1.600 miliardi di investimenti in R&S previsti nel mondo tra il 2023 e il 2028, sia qualitativa, con cure sempre più mirate e personalizzate che richiedono competenze nuove e multidisciplinari, strategiche al pari delle materie prime. La Scuola Farmindustria in tal senso vuole essere un servizio per le Aziende, apprezzato dai partecipanti in questi anni", afferma Marcello Cattani, Presidente di Farmindustria.

"Come Italia ed Europa dobbiamo recuperare il terreno perduto nei confronti di altri macro-sistemi. Negli ultimi 20 anni infatti diversi Paesi extra UE hanno adottato politiche incentivanti, mentre l’Europa ha perso un quarto degli investimenti in ricerca. Proprio per capire meglio la strada intrapresa dall’UE nella scuola affronteremo come focus principale la strategia farmaceutica. Per essere 'a prova di futuro' deve permettere all’innovazione di correre e di essere rapidamente a disposizione del paziente. Così come proposto dal Governo italiano. Purtroppo, però, i segnali che arrivano dalla Commissione UE non sono positivi", prosegue Cattani.

"La revisione della legislazione farmaceutica, che indebolisce la proprietà intellettuale con la riduzione della data protection da 8 a 6 anni e dell’esclusiva di mercato per i farmaci orfani da 10 a 9, e la proposta di introdurre un nuovo strumento di licenza obbligatoria per usare un farmaco brevettato senza il consenso del titolare del brevetto in caso di emergenze, possono avere pesanti ricadute in termini di accesso alle cure e all’innovazione per i cittadini. Ma anche sulla competitività e sull’attrattività dell’industria farmaceutica in Europa e in Italia, quindi sugli investimenti e sull’occupazione. Siamo ancora in tempo per invertire la rotta e salvaguardare un’industria che rappresenta un patrimonio per la salute, la crescita economica, l’innovazione e la stessa sicurezza nazionale", conclude Cattani.