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Valle d'Aosta, Open Fiber fa il punto sullo stato di avanzamento del Piano BUL

di Redazione Corporate

Falessi (Open Fiber): "La connessione del territorio attraverso un’infrastruttura a banda ultra larga è un importante driver di sviluppo economico"

Open Fiber, in Valle d'Aosta l'evento per fare il punto sullo stato di avanzamento del Piano BUL

Si è tenuto oggi, presso il Palazzo della Regione di Aosta, l'evento organizzato da Open Fiber per fare il punto sull’avanzamento del Piano BUL (Banda Ultra Larga) in Valle d’Aosta. La conferenza ha rappresentato l'occasione per raccontare i benefici della connessione ultraveloce per cittadini, aziende e pubbliche amministrazioni. L’infrastruttura a banda ultra larga è stata finanziata con fondi regionali e statali nell’ambito del Piano Banda Ultra Larga (BUL) gestito da Infratel Italia, società del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il coordinamento della Regione. La nuova rete resterà di proprietà pubblica, mentre Open Fiber cura la gestione e la manutenzione per 20 anni. Una rete quella in fibra integrale FTTH (Fiber To The Home) in grado di raggiungere fino a 10 Gigabit al secondo di velocità.

Durante l’evento, suddiviso in una sessione mattutina, indirizzata alle associazioni di categoria, agli amministratori di condominio e ai consiglieri comunali, e una pomeridiana dedicata ai Sindaci dei comuni valdostani, è stato illustrato lo stato di avanzamento del Piano BUL nella Regione e le prossime evoluzioni nei comuni non ancora connessi. I comuni valdostani a progetto sono 68 per un totale di circa 570 km di infrastruttura da realizzare. In particolare, sono 51 i comuni in vendibilità con oltre 32.000 case, uffici e sedi della Pubblica amministrazione raggiunte dalla rete in fibra ottica FTTH.

È stato, inoltre, presentato il portafoglio d’offerta dei servizi business, indirizzati alle piccole e grandi imprese oltre che alla Pubblica Amministrazione, disponibili attraverso l’offerta commerciale degli operatori partner presenti sul territorio valdostano. I principali servizi business già disponibili, ad oggi, sono: la videosorveglianza, il Digital Signage, realizzato attraverso totem interattivi Multimediali tele-controllati grazie alla fibra ottica, che offrono ai cittadini e ai turisti un accesso istantaneo alle informazioni relative a meteo, ai servizi locali alla Info su mobilità (parcheggi, viabilità, mezzi di trasporto), l’efficientamento energetico, il monitoraggio ambientale e la smart Irrigation in ambito agricolo.

"La Valle d’Aosta", spiega l’Assessore agli affari europei, innovazione, PNRR e politiche nazionali per la montagna, Luciano Caveri, "intende investire nei prossimi anni sia per completare la connessione della Regione sia per la formazione dei cittadini affinché possa essere evitata quella ‘frattura culturale’ che rischia di essere un ostacolo per la crescita della nostra comunità. In questo contesto consideriamo importante la collaborazione con Open Fiber e il coinvolgimento dei giovani, degli imprenditori e degli amministratori in questo nostro progetto di digitalizzazione".

"La connessione del territorio attraverso un’infrastruttura a banda ultra larga è un importante driver di sviluppo economico ma assume anche un valore sociale, in modo particolare nei borghi e nelle aree più isolate privi di una connettività adeguata", dichiara Andrea Falessi, Direttore Relazioni Esterne di Open Fiber. "I cittadini e le imprese valdostane devono poter usufruire dei servizi digitali più avanzati non solo nelle grandi città, questo consente di contrastare lo spopolamento dei piccoli comuni e di supportare lo sviluppo delle attività produttive del territorio: dall’industria all’agricoltura fino al settore terziario e al turismo. Ringrazio la Regione per l’opportunità che ci ha dato di incontrare oggi i Sindaci e le diverse associazioni d’impresa, la collaborazione con le amministrazioni locali è fondamentale per raggiungere questo importante obiettivo".

Open Fiber si è aggiudicata tutte e tre le gare Infratel per realizzare una rete in fibra ottica nelle aree dove gli operatori non hanno manifestato interesse ad investire. La rete in queste zone rimane di proprietà pubblica e viene gestita da Open Fiber in concessione per 20 anni. In totale, Open Fiber raggiungerà oltre 6000 comuni in tutte e 20 le Regioni italiane, cablando in fibra ottica FTTH oltre 6 milioni di unità immobiliari tra case, aziende e sedi di Pubbliche Amministrazioni. A fine 2023, Open Fiber ha completato i lavori in oltre 4800 comuni.