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Watercube, realizzata a Pompei la fontana più grande d'Italia

Borriero (Watercube): "Il nostro è un settore di nicchia dove dominano estetica, fantasia ed innovazione nella costante ricerca del connubio fra spettacolarità e sostenibilità idrica"

di Redazione Corporate

Watercube firma la fontana più grande d’Italia: a Pompei nasce la “Hollywood” dell’acqua

Una nuova meraviglia dell’ingegneria idraulica italiana prende vita alle porte di Pompei, a pochi passi dal Parco Archeologico. È qui che ha trovato spazio la fontana più grande d’Italia, un’opera spettacolare lunga circa 200 metri, dove tecnologia e creatività si fondono per dare vita a sorprendenti giochi d’acqua, luce e suoni. Il progetto, firmato dall’azienda veneta Watercube con sede a Marano Vicentino, è stato realizzato come parte integrante dell’anfiteatro dell’area eventi del Maxi Mall Pompeii, il più grande polo commerciale e d’intrattenimento del Sud Italia. Con i suoi 200.000 metri quadrati complessivi e 170 attività commerciali, il centro diventa così anche uno scenario d’eccezione per uno spettacolo d’acqua senza precedenti.

A rendere unica questa “show fountain” è il complesso sistema di quasi 2000 ugelli, tra cui 44 robotizzati multidirezionali, 144 ad aria compressa, 164 interattivi e ben 1500 impiegati per l’effetto nebbia, realizzato in collaborazione con Idrobase Group. Il tutto è valorizzato da 1150 fari che illuminano la fontana e da un gigantesco schermo d’acqua alto 12 metri e largo 30, utilizzato per le proiezioni visive. L’acqua danza in sincronia con un impianto audio immersivo, luci, proiezioni, laser ed effetti speciali, in un’esperienza sensoriale paragonabile a quella offerta dalle celebri fontane del Burj Khalifa di Dubai o del casinò Bellagio a Las Vegas.

Barbara Borriero, Amministratore Unico di Watercube, sottolinea con orgoglio il traguardo raggiunto: “Grazie all’impianto di Pompei, abbiamo l’orgoglio di essere finalmente profeti anche in patria. Il nostro è un settore di nicchia, dagli orizzonti poco conosciuti, dove dominano estetica, fantasia ed innovazione nella costante ricerca del connubio fra spettacolarità e sostenibilità idrica. Indicativo è che il maggiore mercato sia quello della Penisola araba, dove grandi disponibilità economiche si accompagnano all’esigenza di ottimizzare l’uso di ogni goccia d’acqua”.

L’impianto movimenta fino a 50.000 litri d’acqua al minuto e si avvale di un’infrastruttura complessa fatta di chilometri di tubazioni in acciaio inox, polietilene e PVC, oltre a 16 chilometri di cavi elettrici. Una sofisticata tecnologia consente la creazione di una superficie calpestabile “wet/dry” di 800 metri quadrati, con uno strato d’acqua profondo appena 4 centimetri, che si carica e si svuota automaticamente.

In un’epoca in cui l’attenzione alla salubrità è centrale, la fontana di Pompei è dotata di sistemi di sanificazione dell’acqua tramite ozono e raggi UV. L’intero impianto è gestito da un software e da un server dedicato che controlla 16 universi DMX, permettendo la programmazione simultanea di oltre 8000 canali per una gestione precisa e personalizzata degli spettacoli. “A Pompei – conclude Borriero – possiamo dire che è nata la Hollywood delle fontane italiane!