Economia

Nvidia batte Apple, ora manca Microsoft. I chip IA conquistano Wall Street

di Gabriel Debach*

La regina dei semiconduttori raggiunge il secondo posto nella classifica delle aziende con più capitalizzazione al mondo. Davanti resta solo Microsoft

Nvidia, ora rimane solo Microsoft. La regina dei chip è la seconda azienda con la più alta capitalizzazione al mondo

Nvidia ha segnato una svolta storica nel mondo della finanza, superando Apple e diventando la seconda azienda più capitalizzata al mondo. Sulla scia dell'entusiasmo per l'intelligenza artificiale, la società di Santa Clara ha scalato la classifica globale, spodestando Apple, che fino a poco tempo fa sembrava inarrivabile. Solo lo scorso anno, Apple registrava il suo massimo storico con una capitalizzazione di 2,8 trilioni di dollari, dominando la scena finanziaria.

Tuttavia, la situazione ha iniziato a cambiare all'inizio del 2024, quando Microsoft ha superato Apple, seguita poi, a giugno, da Nvidia. Il ritardo di Apple nella corsa all'intelligenza artificiale e una crescita anemica – in alcuni casi persino negativa – del suo fatturato anno su anno, hanno rallentato la sua corsa. Nonostante un aumento del valore del titolo dell'8% nell'ultimo anno e un incremento di 157 miliardi di dollari nella capitalizzazione di mercato, Apple non è riuscita a tenere il passo con Nvidia.

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Nvidia ha registrato crescite impressionanti nelle vendite trimestre dopo trimestre, con un incremento del 262% annuo nell'ultimo trimestre. Il titolo è aumentato del 211% nell'ultimo anno e la capitalizzazione di mercato è cresciuta di oltre 2.000 miliardi di dollari, una cifra che supera l'intera capitalizzazione di Amazon e doppia quella del FTSE MIB italiano.

Nel solo 2024, il titolo Nvidia è salito del 147%, aggiungendo 1,78 trilioni di dollari di capitale di mercato. Questo straordinario traguardo ha avuto un impatto significativo anche sull'indice S&P 500 (ETF SPY), a cui Nvidia ha contribuito per circa il 34% del rendimento totale quest'anno. In confronto, Microsoft, la seconda azienda per contributo, ha inciso solo per il 7%, sottolineando il distacco significativo tra Nvidia e il resto del mercato.

Questa ascesa rappresenta un momento storico, segnando l'affermazione dei semiconduttori come il settore industriale più influente dell'S&P 500, con un peso dell'11,64%, superando il dominio dei software, ora al 10,16%.

In un contesto finanziario in continua evoluzione, Nvidia non solo ha ridefinito i parametri del successo aziendale, ma ha anche influenzato profondamente le dinamiche del mercato globale. Un nuovo capitolo è stato scritto, e la storia continua a sorprenderci con i suoi repentini cambi di scenario. Intanto restiamo sintonizzati per il prossimo stock split di Nvidia a chiusura dei mercati di venerdì, così come al 2024 Apple Worldwide Developers Conference atteso per lunedì. Un inizio della prossima settimana quindi di fuoco.

Ieri è stata una giornata di trionfo per i mercati azionari statunitensi, con l'S&P 500 e il Nasdaq 100 che hanno raggiunto nuovi picchi storici. I dati macroeconomici positivi e cinque giorni consecutivi di rendimenti in calo hanno alimentato una rinnovata propensione al rischio tra gli investitori. In particolare, abbiamo assistito a una robusta sovraperformance del settore ciclico, coerente con l’aumento della propensione al rischio. Inoltre, il settore tecnologico ha registrato una crescita del 2,2%, con Nvidia ancora una volta in primo piano. Sebbene questo possa sollevare interrogativi e preoccupazioni, andare contro queste tendenze dominanti può risultare estremamente costoso nel contesto attuale.

I titoli azionari hanno goduto di un vento favorevole grazie ai segnali di raffreddamento del mercato del lavoro, alimentando le aspettative per un possibile taglio dei tassi da parte della Federal Reserve. Trader e investitori hanno digerito una nuova serie di utili trimestrali e dati economici freschi. Domani è atteso il prossimo rapporto sull'occupazione, l'evento clou della settimana, che potrebbe consolidare o limitare l'attuale ottimismo. La lettura delle cattive notizie come buone notizie sul mercato del lavoro ha risollevato le azioni. Secondo ADP, il settore privato ha creato 152.000 posti di lavoro il mese scorso, un rallentamento rispetto ai 188.000 di aprile, contro una previsione di 175.000 posti.

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Sebbene il rapporto ADP sia spesso poco affidabile per prevedere i dati degli NFP di domani, i risultati seguono il rapporto JOLT di martedì, che ha mostrato un calo delle opportunità di lavoro a 8,1 milioni in aprile, il livello più basso degli ultimi tre anni, rispetto alle attese di 8,35 milioni. I segnali di un mercato del lavoro meno caldo hanno rafforzato le aspettative di un possibile taglio dei tassi di un quarto di punto da parte della Federal Reserve a settembre.

Tuttavia, queste aspettative sono state in parte mitigate da una lettura positiva del settore dei servizi statunitense.

Ieri, la Banca del Canada ha annunciato un taglio del tasso di riferimento dello 0,25%, portandolo dal 5,0% al 4,75%, il primo taglio in quattro anni. La BoC aveva mantenuto i tassi fermi al 5,0% per quasi un anno, ma ora osserva un miglioramento dell'inflazione sottostante e un indebolimento generale dell'economia, che hanno giustificato questa decisione. Questa mossa precede quella della Federal Reserve, che ha esitato a tagliare i tassi a causa di un'inflazione ancora elevata (CPI al 3,4% su base annua).

In Canada, l'inflazione CPI è scesa dall'8,1% del giugno 2022 al 2,7% del mese scorso. Sebbene la BoC rimanga dipendente dai dati, l'economia canadese si è indebolita più di quella statunitense, con aspettative di crescita del PIL reale quest'anno pari solo all'1,0%, rispetto all'1,3% del 2023 e al 3,8% del 2022. Questo potrebbe spingere la BoC a muoversi più rapidamente della Fed, poiché sia l'inflazione che la crescita economica si raffreddano più velocemente in Canada rispetto agli Stati Uniti.

Oggi l'attenzione è rivolta alla riunione di politica monetaria della BCE. Si prevede un quasi certo primo taglio dei tassi (dell’era Lagarde) di 25 punti base. Le proiezioni aggiornate dello staff di giugno dovrebbero delineare il quadro economico e di politica monetaria. Le attese sono concentrate sul tono che la presidente Lagarde utilizzerà nella conferenza stampa. Non sarebbe sorprendente sentire toni da falco per mitigare eventuali sacche di euforia nei mercati, sebbene accompagnati dal classico approccio dipendente dai dati e dalle singole riunioni.

*market analyst di eToro