Economia

O'Leary (Ryanair) boccia Lufthansa: "Porterà i clienti di Ita in Germania"

Il ceo della compagnia low cost: "Non so che cosa succederà, ma l'azienda tedesca non svilupperà il mercato italiano"

O'Leary: "Ci aspettiamo un 2023 in crescita"

"Al momento stimiamo per il 2023 una nostra crescita molto forte in Italia ma anche per l'intero turismo italiano" in uno scenario globale "che vedere una ripresa dei movimenti dagli Stati Uniti grazie al dollaro forte ma anche del traffico dall'Asia" post-Covid afferma l'amministratore delegato del gruppo Ryanair.

"Vediamo un traffico in crescita in tutto il vostro paese" spiega all'Adnkronos, sottolineando la "speranza " di poter presto incontrare il ministro del Turismo Santanché, anche perché - ricorda - "solo quest'anno con 10 nuovi aeromobili investiremo 1 miliardo di dollari sul turismo italiano: nessun'altra azienda straniera quest'anno investirà tanto nel vostro turismo".

"Continuiamo a creare centinaia di posti di lavoro in Italia, come faremo con l'apertura entro aprile a Bergamo di due nuovi hangar per la manutenzione" ricorda O'Leary.

"Sul piano ambientale a Ryanair abbiamo già fatto i primi passi: siamo già efficienti grazie ai nostri aereomobili più puliti con consumi di carburante ridotti del 16%, e non esiste al momento una tecnologia meno impattante" spiega O'Leary, puntando il dito contro la proposta europea di una tassa sul kerosene (contenuta nella direttiva sull'energia) che potrebbe portare entro 10 anni a un raddoppio dei prezzi dei biglietti, ma solo di quelli per voli all'interno dello spazio europeo. "La tassa ambientale sarebbe pagata solo dai passeggeri dei voli a breve raggio, e quindi colpirebbe di più paesi come Italia, Spagna o Portogallo, e meno Francia o Germania".

"Noi chiediamo tasse giuste, uguali per tutti anche perché - ricorda - sono i voli a lungo raggio che inquinano di più": infatti, come illustrano i dati di Eurocontrol, pur rappresentando il 6% del totale 'pesano' per il 50% dell'inquinamento.

O'Leary pone l'accento sull'impatto che questi rincari 'ambientali' avranno su un traffico aereo destinato a crescere: "Non penso che queste tasse migliorerebbero la situazione ambientale" aggiunge, escludendo la possibilità di un calo del traffico passeggeri. "C'è una generazione di under 40 cresciuta con i voli low cost e nei prossimi anni continuerà a volare" conclude.