Economia

Ocse: Italia "riprende slancio", Pil 2016 +1%, nel 2017 +1,4%

Ocse: in caso di Brexit aumento spread Italia e più austerità la Penisola rischia di veder aumentare costi di servizio debito

La ripresa economica dell'Italia "riprende slancio", afferma l'Ocse che nell'Economic Outlook conferma la stima di una crescita del Pil 2016 all'1%, mentre sul 2017 prevede una accelerazione al più 1,4%. "La crescita dei redditi disponibili delle famiglie e il miglioramento del mercato del lavoro sosterranno i consumi", rileva l'ente parigino nella scheda dedicata alla Penisola. La ripresa è infatti sostenuta soprattutto dalla domanda interna, tanto che l'Ocse si attende una crescita delle importazioni superiore a quella dell'export.

Quanto alla dinamica degli investimenti "dipenderà dagli effetti degli sforzi del governo per ridurre i crediti deteriorati delle banche" e creare un mercato secondario di queste partite. In pratica, uno dei principali freni alla ripresa è secondo l'Ocse proprio legato alla debolezza degli investimenti che a sua volta deriva dall'incapacità delle banche a erogare più credito a causa del nodo sofferenze. Vi sono poi ulteriori rischi legati a fattori geopolitici globali e alla crisi dei rifugiati. Mentre se vi saranno ritardi "nell'ambizioso piano di investimenti pubblici", o nei tagli alla spesa volti a evitare l'aumento dell'Iva, la ripresa dell'Italia potrebbe rallentare, avverte poi l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, e la posizione di bilancio peggiorare.

Infine, in caso di "Brexit" il Paese rischia di assistere ad un aumento dei costi di finanziamento del debito pubblico e degli spread sui titoli di Stato, fa sapere l'Ocse aggiungendo che questo "richiederebbe" più austerità.