Orientamento universitario, Eni coinvolge i giovani con ‘Think About Tomorrow’

Si è svolta oggi a Roma ‘Think About Tomorrow’, la giornata di orientamento organizzata da Eni e dedicata agli studenti del terzo, quarto e quinto anno delle scuole superiori.

Il futuro è alle porte. Come scegliere la facoltà? Che studi intraprendere? Cosa chiede il mercato del lavoro? Quali abilità e competenze meglio riescono a rappresentarci? Ad aiutare a rispondere a queste domande c’è ‘Think About Tomorrow’, la giornata di orientamento organizzata da Eni. L’iniziativa, nata inizialmente per orientare i parenti dei dipendenti di Eni e in seguito allargata anche a studenti delle scuole vicine alle sedi di Roma e Milano, è arrivata alla settima edizione.  Il programma della giornata ha previsto diversi interventi di esperti del mondo accademico e del lavoro e di persone di Eni che hanno fornito ai giovani partecipanti delle chiavi di lettura attraverso le quali comprendere meglio alcuni temi attinenti al loro futuro. Ad aprire la giornata Massimo Culcasi, VP Reperimento, selezione e Relazioni con le Istituzioni formative, Eni Corporate University.

“Oggi nella scelta della facoltà universitaria bisogna avere molta attenzione. Non bisogna solo seguire le proprie attitudini, ma anche quello che offre il mercato del lavoro, che oggi richiede competenze di tipo tecnico-scientifico. Ecco perché proponiamo ai giovani di valutare con attenzione la possibilità di seguire percorsi STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics), proprio perché questi sono i percorsi che offriranno nel futuro maggiori offerte di lavoro” spiega ai microfoni di Affaritaliani.it Culcasi.

La giornata di orientamento si conclude con uno psicologo del lavoro di Eni Corporate University che fa uno specifico lavoro sulle competenze e le capacità personali, importanti e abilitanti per integrarsi nel mondo del lavoro.  “Attenzione alle prospettive occupazionali che offre il mercato del lavoro da qui ai prossimi anni, attenzione a scegliere una facoltà sulla base delle proprie attitudini, ma anche sulla base delle offerte di lavoro. - conclude Culcasi - Questa è una raccomandazione che facciamo in particolare alle ragazze che normalmente tendono a scegliere più percorsi di tipo umanistico, forse per pregiudizi che noi vogliamo che superino. Il mondo del lavoro ha bisogno del contributo della componente femminile.”