Economia

Pensioni, QUOTA 96 addio. Riforma pensioni, svolta APE e APE PART TIME

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Pensioni, QUOTA 96 addio. Riforma pensioni, svolta APE e APE PART TIME
 

L’anticipo pensionistico APE anche per lavoratori part-time, che possono ridurre l’importo del trattamento, rendendolo un’integrazione allo stipendio a tempo parziale. Secondo questa logica un lavoratore può decidere di ridurre orario di lavoro e retribuzione e ritirarsi in anticipo chiedendo e ottenendo l’APE parziale. Manca il testo della Riforma Pensioni in Legge di Stabilità 2017 atteso alla Camera questa settimana (in ritardo rispetto alla data prevista del 20 ottobre), poi si capirà meglio la questione.


APE PENSIONE MAGGIO 2017, APE PENSIONE SOCIALE ESTESA


L'APE (o anticipo pensionistico) partirà a maggio 2017: potranno sceglierlo i lavoratori che hanno raggiunto i 63 anni, pensione per loro con un anticipo di 3 anni e 7 mesi rispetto all’attuale requisito (66 anni e 7 mesi). Per l'Ape ci vogliono 20 anni di contributi versati. Il lavorare può anche passare dal tempo pieno al part-time, e prendere l’APE per integrare lo stipendio. Così facendo negli ultimi anni prima della pensione lavorerà part-time e percepirà anche l’anticipo pensionistico, al 50%, che poi restituirà in rate ventennali quando matura la pensione vera e propria.


APE E RESTITUZIONE DELL'ANTICIPO


Ecco dunque chiarito la logica dell’APE, misura cruciale nella Riforma Pensioni: anticipo pensionistico, che viene dunque restituito quando matura l’assegno previdenziale definitivo. La restituzione del prestito comporta un taglio intorno al 4-5% sulla pensione definitiva per ogni anno di anticipo. Il costo dell’operazione ha però qualche vantaggio grazie a un sistema di detrazioni fiscali. L’APE è fatto in modo sperimentale per due anni, 2017 e 2018, ed è finanziato dal privato. Il pensionato percepisce il trattamento dall’INPS, ma il finanziamento arriva dalle banche, garantite da un sistema di assicurazioni.


APE AZIENDALE


L'anticipo pensionistico aziendale, riguarda pensionamento anticipato stabiliti nell’ambito di ristrutturazioni aziendali, e che è a carico dell’impresa.


APE SOCIALE


L'anticipo pensionistico sociale è pagato dallo stato, ed è destinato a disoccupati senza ammortizzatori sociali, lavoratori con  invalidità superiore al 74%, soggetti dediti all’assistenza di congiunto con handicap grave. In tutti i casi appena descritti, è necessaria un’anzianità contributiva di almeno 30 anni. L’APE sociale è destinato anche a lavoratori dediti ad attività  particolarmente gravose, ma in questo caso ci vogliono 36 anni di contributi.


RIFORMA PENSIONI, LA QUATTORDICESIMA


Aumento del 30%, ed estensione della platea ai pensionati fino a mille euro di reddito al mese (oggi l’asticella è a 750 euro circa, 1,5 volte il minimo).


QUOTA 96, ADDIO PENSIONE


Nulla da fare per i quota 96, che resteranno in servizio ancora per qualche anno. Il verdetto arriva direttamente dall'Inps. Come riporta il Fatto Quotidiano, gli esodati “creati” dalla Legge Fornero, non rientreranno nella prossima Legge di Stabilità, dopo mesi di audizioni e appelli.
Il problema fondamentale, stando a quanto ha considerato l'Inps, è dato dal numero di questi esodati, che non si conosce realmente, per cui non è possibile stimare in nessun modo il costo di un provvedimento di deroga che riesca a garantire la pensione a questa fetta di personale scolastico, che dovrebbe contare dalle 4mila alle 9mila unità.