Economia

Popolare Bari, via libera al salvataggio. Dal cdm ok a decreto con 900 milioni

Il Cdm approva il decreto, sì alla creazione di una banca pubblica di investimenti con ricapitalizzazione fino a 900 milioni

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto contenente le misure a sostegno della Banca Popolare di Bari. Via libera, tra i vari punti, alla "creazione della banca pubblica di investimenti".

Secondo quanto stabilito dal Cdm, "il decreto dispone il potenziamento delle capacità patrimoniali e finanziarie della Banca del Mezzogiorno-Mediocredito Centrale (Mcc) fino a un massimo di 900 milioni di euro, per consentire alla stessa - si legge ancora - di operare quale banca di investimento che possa accompagnare la crescita e la competitività delle imprese italiane".

"Nell’ambito e in linea con la suddetta missione, in base al decreto verrà disposto un aumento di capitale che consentirà a Mcc, insieme con il Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi (Fitd) e ad eventuali altri investitori, di partecipare al rilancio della Banca Popolare di Bari (BPB), confermando così la determinazione del Governo nel tutelare i risparmiatori, le famiglie, e le imprese supportate dalla Bpb", prosegue la nota.

L'istituto, ricorda la nota, venerdì 13 dicembre è stato sottoposto alla "procedura di amministrazione straordinaria da parte della Banca d’Italia. Tale decisione agevolerà il raggiungimento degli obiettivi di rafforzamento della Banca Popolare di Bari".

"Gli amministratori straordinari della Bpb stanno proseguendo le negoziazioni già avviate con il Mcc e il Fitd per la stipula di un 'accordo quadro', contenente tra l’altro le linee strategiche del piano industriale per il rilancio della banca, il recupero del suo equilibrio economico e patrimoniale, e l’assunzione da parte della stessa di un ruolo centrale nel finanziamento dell’economia del Mezzogiorno", conclude la nota del governo.

A conferma della volontà da parte dell'esecutivo di sostenere l'economia del Sud, il nome del decreto approvato ieri sera è stato cambiato nel corso della sua lettura in Cdm. Quello licenziato dal governo, infatti, è stato chiamato 'Misure urgenti per il sostegno al sistema creditizio del mezzogiorno e per la realizzazione di una banca di investimento', mentre inizialmente, quando era stato convocato il Cdm, all'ordine del giorno appariva come nome del decreto un più breve 'Misure urgenti per la realizzazione di una banca di investimento'.

"Positiva l'approvazione del decreto. Il governo è al fianco dei risparmiatori e dei dipendenti della Banca Popolare di Bari e delle imprese da questa sostenute ed è impegnato per il suo rilancio a beneficio dell'economia del Mezzogiorno", commenta il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri. "Salvi i risparmi. Nessuna pietà per i manager e amici degli amici", dice all'Adnkronos il leader del M5S, Luigi Di Maio.

M5S - Sono quattro, apprende l'Adnkronos da fonti di governo del M5S, le condizioni del Movimento 5 Stelle accolte ieri sera durante il Consiglio dei ministri.

Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, viene spiegato dalle fonti, chiederà in una lettera a Bankitalia "l'azione di responsabilità sugli amministratori" della Popolare di Bari. I grillini hanno chiesto e ottenuto la "partenza immediata della Commissione banche" e la "richiesta dei nomi di tutti i super debitori" responsabili del "buco". Accolta inoltre la richiesta di "pubblicazione della relazione mandata da Bankitalia al Cdm", letta ieri sera, "sulle ispezioni e le responsabilità". Via libera anche alla "creazione della banca pubblica di investimenti, contenuta nel decreto".