Economia

Rcs, il lodo Solferino affonda la "Galassia Cairo" a Piazza Affari

La controllante perde oltre il 6%. Il gruppo che edita il CorSera quasi il 10%. Titoli sospesi. Gli investitori temono l'aumento di capitale

Corsa degli investitori a vendere i titoli della Galassia Cairo. Le azioni Rcs e della Cairo Communication affondano a Piazza Affari immediatamente al suono della campanella dopo che venerdì a Borsa chiusa il collegio della Camera arbitrale di Milano, in anticipo rispetto alla scadenza attesa del 31 maggio, ha sancito la regolarità dell'impianto dell'operazione di dismissione degli immobili  di via San Marco e di via Solferino da parte del vecchio consiglio di amministrazione di Rcs guidato da Pietro Scott Jovane al fondo americano Blackstone.  

Un'operazione gestita dall'advisor Imi che Cairo aveva contestato già nel 2013 come azionista di minoranza e che era finita poi oggetto di richieste risarcitorie da parte dell'editore alessandrino, poi ai vertici del gruppo dopo averlo scalato, nei confronti del colosso real estate made in Usa dopo che quest'ultimo, nel 2018 aveva definito la vendita delle stesse proprietà al gruppo assicurativo Allianz che aveva offerto 250 milioni, più del doppio rispetto a quanto sborsato da Blackstone cinque anni prima, ovvero 120 milioni.

Cairo aveva chiesto il risarcimento del danno quantificato nella differenza di valore tra il prezzo d'acquisto del fondo, 120 milioni, e il valore che, per la casa editrice, aveva realmente il blocco immobiliare oggetto della cessione, ovvero oltre 200 milioni.

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Una tesi che non è stata giudicata corretta da parte del collegio arbitrale che dopo il primo pronunciamento parziale dello scorso anno aveva nominati nuovi periti, oltre a quelli di parte, per una valutazione complessiva dell'operazione di cessione e del mercato immobiliare dell'epoca.

Partite le contrattazioni di Borsa, Rcs non fa prezzo con un calo teorico del 13%. Anche la controllante Cairo Communication va in rosso del 6%. Riammessi alle negoziazioni, il gruppo che edita il Corriere della Sera e la Gazzetta dello Sport riduce il rosso con un -8% a 0,73 euro, mentre Cairo Communication incrementa le perdite a -8%.

Il motivo? Gli investitori ora temono un futuro aumento di capitale per Rcs dopo che i giudici hanno rigettato la definizione di comportamento "usuraio" per il fondo a stelle e strisce e ogni richiesta di indennizzo di Cairo. Blackstone infatti ha promosso una causa contro Rcs a New York che potrebbe comportare un risarcimento da parte del gruppo editoriale  (Cairo ha ottenuto dal board la manleva sulla vicenda) di 300 milioni, una cifra di circa 100 milioni inferiore all'intera capitalizzazione della società (409 milioni di euro). Ovviamente da Via Solferino hanno fatto sapere di non condividere il giudizio dei due arbitri e che si riservano "ogni valutazione e ogni diritto", posizione che non ferma le vendite. 

Borsa, chiude in rialzo. Ftse Mib +0,39%, su B.Bpm e utilities 

Piazza Affari non accusa la risalita dello spread, che porta i rendimenti del decennale italiano ai massimi da 10 mesi, e chiude la seduta in rialzo, con il Ftse Mib che ferma le contrattazioni in guadagno dello 0,39% a 24.862 punti. I listini sembrano aver superato i timori della settimana scorsa, che avevano portato gli indici a sbandare; Milano si riporta cosi' nell'area dei massimi post Covid. Fra i titoli del paniere principale spiccano i rialzi delle utilities, con Hera e Italgas che salgono di oltre il 2%; nei bancari gli acquisti premiano Banco Bpm (+2,02%), che resta al centro delle ipotesi di consolidamento del comparto. Atlantia (-1,99%) paga ancora la trimestrale debole diffusa la settimana scorsa; nella manifattura Stellantis (+1,59%) sale alla vigilia dell'annuncio di una partnership strategica con Foxconn. Saipem (+1,75%) festeggia tre nuovi contratti; bene il lusso, debole Stm. Rcs (-6,16%) paga lo scotto del lodo arbitrale sulla storica sede di via Solferino.