Economia

Real apre la guerra nel calcio spagnolo. Perez fa causa alla Liga e a Cvc

Di fonte a un via libera scontato dei club iberici all'assemblea del 12 agosto, i Blancos ricorrono alle vie legali per far naufragare l'accordo da 2,7 miliardi



Secondo l'ultima revisione annuale sul calcio effettuata da Deloitte, il mix tra chiusura degli stadi e la rimodulazione dei contratti con le emittenti televisive durante la pandemia ha ridotto le entrate de La Liga dell'8% a 3,1 miliardi di euro nella stagione 2019/2020. Riduzione che, sempre secondo la società di consulenza, si estenderà anche a quest'anno, con le prime 20 società del mondo di calcio per ricavi che perderanno oltre due miliardi di euro entro la fine della stagione 2020/21. Quindi, s’impone la necessità di finanziare i piani di crescita a lungo termine, con ricadute positive per tutti i club iberici.

Le società de La Liga riceveranno un corrispettivo economico in base ai piazzamenti della scorsa stagione. Come ricordato da Milano Finanza, i club che sono riusciti ad entrare in Champions League, ad esempio, dovrebbero ricevere un bonus fino a massimi 270 milioni, aiutando a dare respiro alle casse martoriate: al Barcellona, orfano di Lionel Messi, andrebbero 261 milioni, 270 milioni ai Blancos di Perez che evidentemente, dopo esser stato lasciato fuori dai negoziati, non ha gradito i paletti messi da Tebas sull’impiego dei fondi nella “strategia sportiva”.

Dopo l’accordo con Cvc, la Liga infatti ha fatto sapere che i club sarebbero obbligati a utilizzare il 70% del denaro ricevuto per miglioramenti delle infrastrutture e tecnologici, mentre solo un massimo del 15% può essere utilizzato per il calciomercato, così come un ulteriore 15% per finanziare i debiti.