Economia
Renzi: "Dal primo gennaio 2016 via Imu e Irap agricola"
Non poteva esserci annuncio migliore di fronte all'assemblea della Coldiretti, l'associazione di categoria che raggruppa gli agricoltori italiani riuniti per l'occasione all'Expo. "Dal primo gennaio del 2016 non si pagherà più non soltanto l'Imu agricola, ma neppure l'Irap agricola", ha fatto sapere il il presidente del Consiglio, Matteo Renzi di fronte alla platea gialla degli agricoltori che hanno accolto l'annuncio con un fragoroso applauso. "Era un impegno difficile - ha aggiunto - ma ieri abbiamo trovato le coperture e sarà inserito nella legge di Stabilita'".
Chiusa da poco la riunione con il suo staff e con il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan, Renzi approfitta dei circa 17 miliardi a disposizione dalla flessibilità in sede europea sul Patto di stabilità e crescita e dei maggiori miliardi (circa 3) di risorse che usciranno dalla revisione al rialzo del Pil per il 2015 (passerà dallo 0,7% allo 0,9%) per azionare le vere leve della crescita e cioè la riduzione della pressione fiscale sulle imprese che consente maggiori investimenti e assunzioni. Un'intervento da circa un miliardo di euro che andrà tutto a sostegno dei redditi degli agricoltori. E, sempre parlando del settore, il premier ha poi sottolineato: "Questo è un mondo che non è il passato dell'Italia, ma è il futuro dell'Italia".
Renzi poi, come di consueto, ha attaccato ancora "i gufi e i rosiconi"."Expo è un tentativo di dire che noi vogliamo bene all'Italia e di smetterla di parlare male. Se dobbiamo litigare litighiamo, va bene, siamo in democrazia. Ma quando si parla dell'Italia bisogna smettere di sputare addosso al nostro Paese. Expo è un tentativo di dire che vogliamo bene all'Italia. Bisogna smetterla, sennò non ne vinciamo una di battaglia all'estero. Si può parlare male del governo ma non dell'Italia", ha sottolineato.
"Abbiamo bisogno di un ruolo più forte della Cassa depositi e prestiti" ha aggiunto poi Renzi rivolgendosi a Giuseppe Guzzetti, presidente dell'Acri, "in qualità di azionista" della Cassa. "Mi è rimasto sul gozzo- ha detto Renzi - il modo in cui ci siamo fatti scivolare via un caso come quello di Parmalat. C'è un interesse nazionale che non dipende dalla proprietà, abbiamo bisogno di un progetto organico e questo vale per il latte, per l'agricoltura e il resto".
Infine, un passaggio sul caporalato e le morti nei campi pugliesi. "Sul tema non possiamo stare a guardare ha detto il premier - vorremmo evitare un decreto legge, ma se sarà necessario lo faremo".