Economia
Rimborsi banche, vince la linea Tria: saranno automatici fino a 100 mila euro
Passa il doppio binario. Domani lo sblocco in Consiglio dei ministri
di Andrea Deugeni
@andreadeugeni
Rimborsi automatici ai risparmiatori che hanno un Isee fino a 35 mila euro o un patrimonio investito in titoli fino a 100 mila euro. Una soluzione che consentirà al governo di ristorare con il miliardo e mezzo di risorse stanziate in legge di Bilancio circa il 90% degli oltre 200 mila risparmiatori interessati dai crac degli istituti di credito messi in liquidazione tra il 17 novembre 2015 e il 2017.
Dopo lo stallo durato per circa due mesi, si va verso un accordo sulla linea Tria (il M5S e la Lega volevano invece indennizzi automatici per tutta la platea degli interessati, come previsto in legge di Bilancio) infatti sui rimborsi ai risparmiatori truffati dalle banche.
Domani, secondo quanto emerso nel corso del tavolo fra l'esecutivo e le associazioni dei risparmiatori a palazzo Chigi, in Consiglio dei ministri verrà approvata una modifica alla norma primaria e verrà introdotto, in linea con quanto richiesto dalla Ue, il dobbio binario per gli indennizzi.
La proposta del presidente del Consiglio Giuseppe Conte per risolvere il nodo, ormai da mesi sul tavolo, ha raccolto l'opinione favorevole di 17 delle associazioni presenti, mentre due delle associazioni al tavolo avrebbero chiesto un supplemento di tempo per poter verificare i decreti che verranno messi a punto. Una richiesta che, tuttavia, non avrebbe incontrato il parere favorevole del premier: "C'è gente che soffre - avrebbe detto il presidente del Consiglio - se volete ulteriore tempo dovete motivarlo, perché noi siamo pronti già domani". Pare che però a Palazzo Chigi si lavori ancora per raggiungere l'unanimità valutando modifiche per andare incontro alle loro richieste.
In Cdm, lo stesso che esaminerà ed approverà il Def, dovrebbe arrivare anche un decreto per sbloccare la situazione nell'ambito del decreto Crescita: il doppio intervento prevede una modifica alla legge di Bilancio e il decreto ministeriale che sarà varato "a breve".
"Ci sarà una modifica normativa alla legge primaria per consentire rimborsi automatici a chi ha 35 mila euro di reddito nel 2018 e 100 mila euro di patrimonio mobiliare, cioè il 90% degli interessati; il restante 10% avrà i rimborsi tramite un arbitrato semplificato. Il Governo sta lavorando a un decreto ministeriale da varare a breve per standardizzare i rimborsi", ha spiegato Matteo Moschini del Movimento Difesa cittadini Veneto, un'associazione che rappresenta 2.000 risparmiatori e che ha votato positivamente alla proposta del Governo, durante la riunione a palazzo Chigi.
Senza le nuove norme, il fondo da 1,5 miliardi avrebbe presentato troppi profili di illegittimità per la Ue, quadro che aveva spinto fino ad ora il ministro dell’Economia a non firmare i decreti anche per non esporre i funzionari al rischio di responsabilità contabile (di fronte alla Corte dei Conti) e non esporre anche i risparmiatori al rischio di dover restituire poi gli indennizzi.
Le nuove norme aggiugeranno poi l’"indipendenza" ai requisiti di "competenza, onorabilità e probità" già previsti dalla legge di Bilancio (comma 501) per i nove membri della commissione tecnica di valutazione (degli investimenti rimasti esclusi dalla platea dei rimborsi automatici) e di assegnare alla Consap il ruolo e i fondi necessari allo svolgimento dei servizi di supporto.
Il compito della commissione sarà quello di esaminare puntualmente le richieste di rimborso da parte dei risparmiatori, suddivisi per tipologie in base alla situazione nella quale hanno effettuato l’acquisto (ad esempio nel rapporto con gli obblighi di trasparenza Mifid), ma senza tornare ufficialmente al giudizio, o alla valutazione arbitrale, sul misselling, cioè la vendita fraudolenta posta dalle direttive comunitarie come presupposto essenziale al rimborso con soldi pubblici.
Infine, a dettare i tempi per l'apertura delle domande per i rimborsi è stato il sottosegretario all'Economia, Massimo Bitonci che uscendo da Palazzo Chigi ha assicurato che si darà il via "ancora prima della fine di maggio". Anche se, secondo i risparmiatori, non ci sarebbero i tempi tecnici per ottenere i ristori entro il 2019.