Economia

"Ristori? Nuovo calcolo nel dl Sotegni. Aiuti calcolati su costi-investimenti"

Ok del Governo a un ordine del giorno al dl Sostegni-bis sul cambio del metodo per il calcolo dei ristori. Parla Gubitosa, 5S in Commissione Bilancio Camera

Onorevole Gubitosa, ieri ha presentato un ordine del giorno al decreto Sostegni-bis che ha già ricevuto parere favorevole dal Governo Draghi e che chiede in sostanza di cambiare il metodo per il calcolo dei ristori futuri alle imprese. Verrà adottato subito nel prossimo decreto?
"Stiamo lavorando perché il nuovo metodo di calcolo rientri già nel decreto Sostegni bis. Il calcolo utilizzato fino a oggi, basato sulla perdita di fatturato, ha i suoi pregi ma nel complesso è impreciso. Intendiamoci: era l’unica possibilità nella prima fase della pandemia, oggi però disponiamo di dati più precisi sulle performance delle nostre imprese e abbiamo il dovere di utilizzarli per distribuire gli aiuti in modo più mirato".
 
Come cambierà quindi il meccanismo degli aiuti a fondo perduto alle imprese? Quale sarà il periodo di copertura degli aiuti?
"La nostra intenzione è di passare dal calcolo della perdita di fatturato a un indice che tenga conto dei costi d’impresa. Il fatturato non è il parametro più significativo per misurare la salute di un’attività. Migliaia di piccoli imprenditori si sono messi in gioco prima della pandemia assumendo nuovi dipendenti e comprando beni strumentali per espandere la produzione, in prospettiva di una crescita di fatturato che li facesse rientrare dall’investimento iniziale producendo un utile. Poi è arrivato il covid e i costi in gran parte sono rimasti, ma il fatturato non è cresciuto abbastanza da compensarli. Attenzione, magari è cresciuto, o è calato meno del 30% che serve ad accedere ai ristori, ma i costi sono cresciuti di più e l’utile si è ridotto o addirittura si è azzerato. Queste imprese oggi non accedono agli aiuti, mentre altre imprese che hanno visto ridursi il fatturato oltre il 30% li ricevono, anche se nel frattempo hanno abbattuto ancor più i costi aiutandosi con la cassa integrazione, i sostegni su affitti e bollette o la chiusura temporanea dell’attività. L’indice che abbiamo in mente terrebbe conto dell’utilizzo di strumenti come la cassa integrazione e del numero medio di dipendenti pre e post covid per stimare il risultato d’esercizio e destinare i ristori a tutti coloro che ne hanno veramente bisogno". 
 
Conferma l’ammontare complessivo dei ristori?
"Con il nuovo metodo di calcolo gli aiuti si distribuirebbero in modo più preciso, mentre sull’ammontare complessivo dei ristori la scelta è tutta politica. Noi del M5S diciamo da settimane che bisogna continuare a sostenere le imprese anche in questa fase di riaperture, perché le sofferenze patite in questo anno di emergenza non si risolvono da sole semplicemente riaprendo. Lo Stato continui a fare la sua parte per tornare alla normalità, senza lesinare sulle risorse".
 
Quando vedrà la luce il decreto?
"Mi auguro al più presto, perché il Sostegni bis varrà 40 miliardi e insieme al decreto che approveremo stasera porterà l’intervento pubblico anti-crisi a 72 miliardi nel primo semestre 2021. Come è noto, la tempistica degli aiuti è importante tanto quanto la dimensione degli stessi. Per molte imprese la scelta di chiudere i battenti o tenere duro e rilanciare dipende dalla rapidità e dall’efficienza della politica nel distribuire i fondi".