Economia

Rivoluzione Trump, cambia tutto negli Usa: addio Oms e accordi sul clima. I decreti

Donald Trump, tornato da poche ore alla Casa Bianca, annuncia quella che definisce una “rivoluzione del buon senso”

di redazione economia

Cambia tutto negli Usa: addio Oms e accordi sul clima. Le prime 24 ore di fuoco di Trump alla presidenza

Ritiro degli Stati Uniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dagli Accordi di Parigi sul clima, grazia o scarcerazione per i partecipanti all’assalto del 6 gennaio 2021, il Golfo del Messico rinominato “Golfo d’America”, eliminazione di decine di misure prese dall’amministrazione Biden, con il reinserimento di Cuba nella lista degli Stati sponsor del terrorismo e la revoca delle sanzioni ai coloni israeliani in Cisgiordania.

Inoltre, l’entrata in vigore del bando di TikTok viene rinviata di 75 giorni in attesa di una possibile soluzione, interpretata come segnale di un approccio più dialogante verso Pechino.

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Donald Trump, tornato da poche ore alla Casa Bianca, annuncia quella che definisce una “rivoluzione del buon senso”. Dopo essersi rivolto a migliaia di sostenitori riuniti alla Capital One Arena e aver incontrato i giornalisti nello Studio Ovale, ha firmato una serie di ordini esecutivi subito dopo la cerimonia di insediamento, promettendo agli americani una nuova “età dell’oro”.

Abbandono degli Accordi di Parigi e dell’OMS

In virtù di un primo ordine esecutivo, gli Stati Uniti lasciano gli Accordi di Parigi sul clima e l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Il testo motiva questa scelta citando “la gestione inadeguata della pandemia di Covid-19, originata a Wuhan, in Cina, e di altre crisi sanitarie globali”, nonché “il mancato avvio di riforme urgenti e l’incapacità di mantenere indipendenza da influenze politiche inappropriate di alcuni Stati membri”. L’OMS è inoltre accusata di “continuare a chiedere contributi economici ingiustificatamente gravosi” agli USA.

Grazia per i rivoltosi di Capitol Hill

Circa 1.500 persone coinvolte nell’assalto a Capitol Hill e nell’occupazione del Congresso il 6 gennaio 2021 hanno ricevuto il perdono presidenziale. Gli estremisti condannati alle pene più severe, come membri degli Oath Keepers e dei Proud Boys, vedranno le proprie sentenze commutate e torneranno presto in libertà. “Dobbiamo riportarli a casa”, ha dichiarato Trump davanti ai suoi sostenitori. L’ex Speaker della Camera, la democratica Nancy Pelosi, ha definito questa mossa “un oltraggioso insulto al nostro sistema giudiziario”.

Dal ritorno di Cuba nella lista nera alla questione dei coloni: cancellate le politiche di Biden

Trump ha annullato 78 ordini esecutivi firmati da Joe Biden, definendolo “uno dei peggiori presidenti di sempre”. Tra le misure revocate ci sono le sanzioni nei confronti dei coloni israeliani accusati di violenze in Cisgiordania, mentre Cuba è di nuovo inserita tra gli Stati sponsor del terrorismo, provvedimento bollato come “una burla” dal presidente cubano Miguel Diaz-Canel, che ha accusato Washington di “arroganza” e “disprezzo della verità”.

Il neo-presidente ha annunciato di voler “riprendere immediatamente il controllo di una burocrazia federale fuori controllo” imponendo un “congelamento delle regolamentazioni” e ha anticipato una serie di licenziamenti nella pubblica amministrazione, accompagnati da un blocco delle assunzioni “per garantire che assumiamo solo persone competenti e fedeli agli americani”.

È stato inoltre abolito lo smart working per tutti i dipendenti federali. Resta da capire come verranno attuate le direttive sul “ripristino della libertà di parola” e sulla fine della “trasformazione del governo in un’arma contro gli oppositori politici della precedente amministrazione”. Joe Biden, nel frattempo, ha lasciato una lettera indirizzata a Trump sulla scrivania dello Studio Ovale, ma il contenuto non è ancora noto.

Dazi del 25% su Canada e Messico

Trump ha annunciato l’intenzione di imporre, dal 1° febbraio, dazi del 25% sui prodotti di importazione provenienti da Canada e Messico, sostenendo che “stanno lasciando entrare troppe persone e enormi quantità di fentanyl”. Sui mercati valutari, il peso messicano e il dollaro canadese hanno immediatamente registrato un forte ribasso.

Stato di emergenza sull’immigrazione e stop allo ius soli

Considerando l’immigrazione irregolare al confine con il Messico un’emergenza nazionale, Trump ha firmato nuovi ordini esecutivi designando i cartelli criminali come organizzazioni terroristiche. Inoltre, ha disposto il divieto di cittadinanza automatica per i figli di immigrati irregolari nati negli Stati Uniti, un provvedimento che potrebbe scontrarsi con il Quattordicesimo Emendamento e che certamente darà il via a numerosi ricorsi legali.

Dal concetto di identità di genere al sesso biologico

Un’ordinanza impone alle agenzie federali di basarsi sulla definizione di “sesso” come classificazione biologica, abbandonando i riferimenti a “genere” o “identità di genere”. Il Segretario di Stato, il Segretario per la Sicurezza Nazionale e il Direttore dell’Ufficio per la Gestione del Personale dovranno assicurare che i documenti ufficiali, inclusi i passaporti, “rispecchino con precisione il sesso del titolare” e non la sua identità di genere.

Il Golfo del Messico diventa “Golfo d’America”

Due nuovi ordini esecutivi modificano il nome del Golfo del Messico in “Golfo d’America” e ripristinano il vecchio nome del Monte Denali, in Alaska, riportandolo a Monte McKinley. Queste variazioni si rifletteranno su tutta la documentazione federale e sulle mappe ufficiali. L’ex presidente Barack Obama aveva precedentemente riconosciuto il nome dei nativi per la montagna, ma Trump ha voluto omaggiare William McKinley, presidente che ammira profondamente.