Rumors, ecco la patrimoniale: è la stretta sulle successioni.
Detto, fatto: inasprimento fiscale in vista sul fronte delle successioni. Mentre alcuni economisti, alcuni dei quali anche vicini al premier Matteo Renzi come il toscano ex Bce Lorenzo Bini Smaghi presidente in pectore della Bcc ChiantiBanca chiedono al primo ministro di mettere ordine nei conti pubblici in vista del completamento dell'Unione bancaria, includendo fra gli interventi anche una patrimoniale, pare che il governo sia al lavoro per incrementare il gettito dello Stato lavorando sui patrimoni ricevuti in eredita. Fieno da mettere in cascina nel breve anche nel caso in cui Bruxelles dovesse chiedere una correzione del deficit nel breve.
Negli ultimi giorni gli studi legali sono infatti indaffarati nel consigliare i clienti su come muoversi nel caso di un aumento delle aliquote nella tassa di successione. Fonti ben informate riferiscono a MF-Milano Finanza infatti che il governo Renzi sta mettendo mano alla riforma della normativa sulle successioni, di cui tanto si è discusso in passato, a cominciare da una proposta di legge depositata in Parlamento a firma Sinistra Italiana-Sel, senza però mai arrivare al varo di una modifica.
Roberto Lenzi (studio Lenzi e Associati), in particolare, ha segnalato che "il governo sta lavorando a un incremento delle aliquote tuttora in uso e a una riduzione delle attuali franchigie, tranne che per le successioni in linea retta (per esempio padre-figlio, ndr), per le quali potrebbero essere mantenute franchigie non superiori a 300-400 mila euro. Sembra anche che questa possibile manovra non riguardi i titoli di Stato nè le polizze Vita, ma nulla è davvero ancora chiaro".
Allo stato attuale, chi lascia in eredità a moglie e figli beni sopra il milione di euro paga un'aliquota del 4%, l'eredità ai fratelli invece prevede un'aliquota del 6% sopra i 100mila euro. La leva per far guadagnare più soldi allo Stato sarebbe quella, dunque, di ridurre la franchigia e di aumentare le aliquote in media di circa 4 punti per categorie fiscali.