Economia

Snam, la transizione traina i ricavi: balzo del 10,3%, utile oltre 900mln

L'ad del colosso energetico Venier: "In 9 mesi numeri solidi". Confermata la guidance dell'utile netto 2022 ad almeno 1,13 mld

Il colosso energetico ha confermato la guidance sull’utile netto 2022 ad almeno 1,13 miliardi di euro. Lo afferma la società in una nota in occasione dei conti dei primi nove mesi.  “I risultati dei primi nove mesi del 2022 confermano la solidità del percorso del Gruppo anche in uno scenario incerto". Lo sottolinea Stefano Venier, amministratore delegato di Snam in una nota.    "La buona performance di tutto il business in Italia, nonostante la riduzione delle tariffe regolate nelle attività gas, il contributo delle nostre partecipate estere e dei nuovi business legati alla transizione energetica - spiega Venier - hanno concorso alla stabilità degli utili e ci consentono di confermare la guidance di Gruppo a fine 2022".

"Con l’ottenimento delle autorizzazioni per la messa in funzione delle navi rigassificatrici - sottolinea ancora Venier - si concretizza, inoltre, il primo tassello del rimodellamento della sicurezza energetica nazionale, che dovrà essere presto accompagnato da un potenziamento delle infrastrutture di trasporto e stoccaggio e da un’accelerazione delle iniziative per la transizione, su cui Snam conta di giocare un ruolo di primo piano. Solo così potremo trasformare la crisi attuale in un’opportunità per la costruzione del futuro paradigma energetico”. 

Snam, ok  all'acconto al dividendo 0,11 euro per azione

Sulla base dei risultati dei primi nove mesi e delle previsioni per l’intero esercizio 2022, il consiglio di amministrazione di Snam ha deliberato la distribuzione agli azionisti di un acconto sul dividendo 2022, pari a 0,11 euro per azione, con pagamento a partire dal 25 gennaio 2023, con stacco cedola il 23 gennaio e record date 24 gennaio. E' quanto si legge in una nota del gruppo. 

Snam, per il 2022 la domanda di gas è attesa in calo

"Le stime più recenti sull’evoluzione della domanda di gas naturale in Italia per l’anno in corso prevedono una flessione rispetto al 2021, in particolare per l’effetto dell’aumento dei prezzi energetici nel settore industriale e di temperature sin qui meno rigide, nonché delle misure previste dal 'Piano nazionale di contenimento dei consumi di gas naturale'", ha affermato la società  in una nota. 

"Nonostante la riduzione dei flussi di gas russo in import verso l’Italia, registrata in particolare nel terzo trimestre, non sono previsti impatti rilevanti sui risultati delle società per l’anno in corso", sottolinea ancora Snam- "L’attuale mercato gas europeo risente di una condizione di incertezza dal lato degli approvvigionamenti. Ciò . sottolinea Snam - ha portato nei mesi scorsi a un’ampia volatilità degli hub europei, con forti differenziali di prezzo nei mercati con maggiore capacità di rigassificazione. Nonostante i prezzi si stiano attualmente riassestando dopo i record storici di agosto, in virtù degli elevati livelli di riempimento degli stoccaggi e del piano europeo di contenimento della domanda, i forward di mercato dei prossimi mesi invernali rimangono sostenuti e superiori ai 100 euro/MWh, in attesa dell’avvio della stagione più fredda".