Economia
Snam, risultati 2020: ricavi a €691 mln, EBITDA a €567 mln, utile a €298 mln
L'AD Alverà: "Snam non si è mai fermata, confermiamo il nostro piano di investimenti 2019-2023 a supporto della ripartenza dei territori nei quali operiamo"
Snam, risultati in crescita nel primo trimestre 2020.
Il Consiglio di Amministrazione di Snam, riunitosi ieri sotto la presidenza di Luca Dal Fabbro, ha approvato i risultati consolidati del primo trimestre 2020 (non sottoposti a revisione contabile).
Marco Alverà, Amministratore Delegato di Snam, ha commentato: “I risultati del primo trimestre confermano la solidità del nostro business e il valore delle azioni di sviluppo ed efficienza realizzate negli ultimi anni, anche in difficili contesti di mercato.
In questi mesi Snam non si è mai fermata, lavorando con grande impegno e con misure straordinarie per garantire il proprio servizio essenziale di sicurezza energetica. Contestualmente, abbiamo dato un contributo per sostenere il sistema sanitario con iniziative di solidarietà e con l’acquisto di ventilatori polmonari e mascherine, supportando anche il settore non-profit attraverso Fondazione Snam e le raccolte fondi delle nostre persone.
Nel primo trimestre abbiamo realizzato investimenti per 220 milioni di euro. Nonostante il contesto, confermiamo il nostro piano di investimenti 2019-2023 a supporto della ripartenza dei territori nei quali operiamo: stiamo riavviando i nostri cantieri, con tutte le misure necessarie per garantire la sicurezza di dipendenti e appaltatori, e individuandotutte le iniziative possibili per recuperare l’impatto delle interruzioni dei lavori degli ultimi due mesi e, ove possibile, accelerare. Allo stesso tempo continuiamo a investire in modo deciso per rafforzare il nostro impegno per la transizione energetica e i progetti per la decarbonizzazione e lo sviluppo dei gas verdi”.
Snam, ricavi totali
I ricavi totali ammontano a 691 milioni di euro, in aumento di 52 milioni di euro, pari all’8,1%, rispetto al primo trimestre 2019. I ricavi regolati registrano un aumento di 41 milioni di euro, pari al 6,7%, in particolare grazie al settore trasporto, riconducibile ai meccanismi di aggiornamento tariffario, anche a seguito dell’introduzione, per il quinto periodo regolatorio in vigore dal 1 gennaio 2020, di un corrispettivo variabile a copertura degli energy costs (costi per l’acquisto del fuel gas, precedentemente oggetto di conferimento in natura dagli shipper), che trova sostanziale contropartita nei costi operativi. Sull’aumento dei ricavi hanno inciso altresì i maggiori ricavi non regolati (+11 milioni di euro; +45,8%), derivanti essenzialmente dall’iniziale contributo delle imprese attive nell’energy transition entrate nel perimetro di consolidamento a fine 2019 e dallo sviluppo delle attività di Snam Global Solutions.
Snam, margine operativo lordo (EBITDA)
Il margine operativo lordo ammonta a 567 milioni di euro, in aumento di 25 milioni di euro (+4,6%) rispetto al primo trimestre 2019, per effetto dei maggiori ricavi legati alle attività di investimento, a un effetto positivo stagionale - e quindi temporaneo - degli energy costs e al proseguimento del programma di efficienza operativa che ha raggiunto 53 milioni di euro (base costi operativi 2016). Ha, altresì, impatto positivo sul margine operativo l’iniziale contributo delle imprese attive nell’energy transition, entrate nel perimetro di consolidamento a fine 2019. Con riferimento agli impatti derivanti da COVID-19 sono state avviate iniziative a supporto del sistema sanitario italiano e del terzo settore nel contrasto all’emergenza, relative in particolare alla donazione di materiale sanitario, per un importo di circa 3 milioni di euro al 31 marzo 2020.
Snam, utile operativo (EBIT)
L’utile operativo ammonta a 380 milioni di euro, in aumento di 14 milioni di euro, pari al 3,8%, rispetto al primo trimestre 2019. L’incremento dell’EBITDA è stato in parte compensato dai maggiori ammortamenti di periodo (-11 milioni di euro, pari al 6,3%), dovuti essenzialmente all’entrata in esercizio di nuovi asset. Con riferimento ai settori di attività, l’aumento dell’utile operativo è attribuibile principalmente alla positiva performance del settore trasporto (+16 milioni di euro, pari al 5,5%). Le performance operative dei settori rigassificazione e stoccaggio risultano sostanzialmente in linea rispetto al corrispondente periodo del 2019.
Snam, oneri finanziari netti
Gli oneri finanziari netti ammontano a 35 milioni di euro, in riduzione di 7 milioni di euro, pari al 16,7%, rispetto al primo trimestre del 2019 grazie ai continui sforzi di ottimizzazione della struttura finanziaria e delle attività di gestione della tesoreria posti in atto da Snam, nonostante il maggior indebitamento medio del periodo.
Snam, i proventi netti da partecipazioni
I proventi netti da partecipazioni ammontano a 52 milioni di euro, in riduzione di 10 milioni di euro, pari al 16,1%, rispetto al primo trimestre 2019, a seguito del minor contributo della partecipata Teréga, che nel primo trimestre 2019 aveva beneficiato di proventi non ricorrenti, di Interconnector UK, che ha avuto nel trimestre minori impegni di capacità rispetto all’analogo periodo dello scorso anno, oltre che di un minor contributo di Italgas.
Snam, utile netto
L’utile netto ammonta a 298 milioni di euro, in aumento di 15 milioni di euro, pari al 5,3%, rispetto al primo trimestre 2019 a seguito del positivo andamento della gestione operativa e della riduzione degli oneri finanziari netti. L’utile prima delle imposte è cresciuto di 11 milioni di euro (+2,8%).
Snam, investimenti tecnici
Gli investimenti tecnici del primo trimestre 2020 ammontano a 220 milioni di euro, in aumento di 54 milioni di euro, pari al 32,5%, rispetto al primo trimestre 2019 e si riferiscono essenzialmente ai settori trasporto (187 milioni di euro) e stoccaggio (20 milioni di euro). Gli investimenti relativi a SnamTec, il progetto lanciato da Snam orientato all’innovazione e alla transizione energetica, nel primo trimestre 2020 ammontano a 24 milioni di euro.
Snam, indebitamento finanziario netto
L’indebitamento finanziario netto al 31 marzo 2020 ammonta a 12.256 milioni di euro (11.923 milioni di euro al 31 dicembre 2019). Il positivo flusso di cassa netto da attività operativa (682 milioni di euro) ha consentito di finanziare interamente i fabbisogni finanziari connessi agli investimenti netti di periodo, pari a 591 milioni di euro, incluso il corrispettivo per l’acquisizione della partecipazione a controllo congiunto in OLT (332 milioni di euro), e di generare un Free Cash Flow di 91 milioni di euro. L’indebitamento finanziario netto, dopo il flusso di cassa del capitale proprio derivante essenzialmente dal pagamento agli azionisti dell’acconto dividendo 2019 (313 milioni di euro, pari a 0,095 euro per azione) e dall’acquisto di azioni proprie (111 milioni di euro), registra un aumento di 333 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2019.
Snam, evoluzione prevedibile della gestione
In Italia, mediante Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri (DPCM) del 23 febbraio 2020 e successive modificazioni, sono state introdotte restrizioni volte al contenimento epidemiologico del COVID-19 e individuate misure per ostacolare la diffusione del contagio, anche attraverso limitazioni alle attività produttive, alla mobilità delle persone e alla socialità collettiva.
Snam, che ha intrapreso misure di protezione sin dallo scorso 21 febbraio, si è attrezzata per porre in atto tutte le iniziative necessarie a tutelare la sicurezza delle proprie persone, sia in ottemperanza alle restrizioni sia adottando ulteriori precauzioni.
Fin dai primi giorni Snam ha messo in sicurezza le sale di controllo, gli impianti e le sedi territoriali per garantire la normale operatività e la sicurezza energetica del Paese. In particolare, il dispacciamento di San Donato Milanese, cuore dell’infrastruttura di Snam, prosegue la normale attività grazie all’installazione di alloggi dedicati e all’implementazione di un nuovo sistema di turni.
La presenza fisica è stata ridotta al minimo indispensabile. Per quanto riguarda i cantieri, sono stati individuati i lavori indifferibili e adottate tutte le opportune misure di precauzione.
La società, a oggi, non è in grado di determinare con attendibilità gli impatti derivanti dal COVID-19 sui target del 2020 e degli anni successivi. Tuttavia, sulla base delle più aggiornate informazioni disponibili, anche in ragione della natura delle attività condotte da Snam, la società prevede impatti limitati sui target economici e sul programma di investimenti, proporzionali alla velocità di ripresa dell’attività.
Allo stato attuale, sono ancora non valutabili gli eventuali effetti sulle iniziative di sviluppo e potenziali ricadute su fornitori o clienti derivanti dal rallentamento delle attività oltre che dall’attuale contesto macro-economico conseguente allo sviluppo della pandemia su scala internazionale. Medesime considerazioni valgono inoltre per le attività che il Gruppo Snam detiene al di fuori dei confini territoriali italiani, in particolare in Francia, Austria, Grecia, Albania e Regno Unito.
La domanda di gas naturale in Italia nel primo trimestre dell’anno si è attestata a 23,94 miliardi di metri cubi, in riduzione del 6,7% (-1,71 miliardi di metri cubi) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il calo è dovuto, oltre che alle temperature più miti registrate nei primi due mesi dell’anno, agli effetti delle misure di lockdown a partire dal mese di marzo. La riduzione della domanda gas è prevista anche per il secondo trimestre dell’anno, con un impatto che sarà valutato in funzione della velocità di ripresa delle attività. Si precisa che, sulla base dell’attuale quadro regolatorio, l’impatto massimo su Snam è stimato in una riduzione dei ricavi pari a circa 9 milioni di euro correlati alla componente commodity. Allo stato attuale si prevedono ripercussioni limitate sui nuovi business. Nell’attuale scenario, la società prosegue nell’esecuzione del programma di efficienza, che ha già consentito risparmi pari a 53 milioni di euro rispetto alla base costi del 2016, e lavorerà per lanciare ulteriori iniziative di contenimento costi anche facendo leva sulle nuove modalità operative di lavoro conseguenti al COVID-19.
Per quanto riguarda la struttura finanziaria, l’ottimizzazione condotta negli ultimi tre anni ha portato una significativa riduzione del costo medio del debito e le attività di risk management poste in essere limitano i rischi di impatti negativi del peggiorato scenario di mercato sulla gestione finanziaria del Gruppo. La gestione della società continuerà a garantire una remunerazione attrattiva e sostenibile ai propri azionisti, mantenendo una struttura finanziaria equilibrata.