Economia
Sorgenia: 44 milioni di profitti. Il debito scende di un 1 miliardo dal 2015

Profitti triplicati per la compagnia energetica controllata dalle banche
Sorgenia ha chiuso il 2017 con un utile netto triplicato: 44 milioni di euro contro i 15 milioni del 2016. In calo anche l'indebitamento finanziario netto, sceso a 715 milioni di euro dagli 883 milioni di fine 2016, un miliardo di euro in meno dall'inizio della ristrutturazione a marzo 2015 cominciata dopo il passaggio della societa' da Cir e Verbund alle banche creditrici.
Nell'ultimo anno, sono stati rimborsati 340 milioni di euro alle banche, grazie "a un accordo firmato a dicembre - ha ricordato l'amministratore delegato di Sorgenia, Gianfilippo Mancini in un incontro con la stampa - che ci permette di avere flessibilita' nel piano di rifinanziamento del debito". Nei confronti di Mps, il debito e' sceso a 351 milioni, contro i circa 453 del marzo 2015.
Per la banca senese, ha detto Mancini, quella con Sorgenia "era un'esposizione a rischio che adesso e' in bonis e che ha tutte le caratteristiche per essere rimborsata e ripagata". Piu' in generale, per Sorgenia "Il debito non e' piu' un problema - ha ribadito Mancini - anche a fronte di una capacita' di generare flussi di cassa e redditivita'".
Gli azionisti di Sorgenia sono Mps, Ubi, Intesa e Unicredit, al 16,67% ciascuna, e Banco Bpm al 33,32%: "Sono soddisfatti del loro investimento, della loro posizione attuale - ha commentato Mancini -. Hanno visto un rimborso importante del debito e vedono un nuovo sviluppo. Non c'e' alle viste alcun cambio di azionariato".