Stefanel finisce a Oxy e Attestor. Il fondatore: "Parlerò solo a cose fatte"
Anche le nove banche creditrici (il gruppo è in concordato) hanno già dato il via libera al piano
Stefanel ceduta a due fondi: il gruppo trevigiano della moda passerà nelle mani dei fondi Oxy e Attestor, ci sono già modalità, dettagli, tempi, anche se Giuseppe Stefanel dice: "Parlerò solo a cose fatte". C’è la data cerchiata in rosso, è quella del 30 aprile: la scadenza fissata dal tribunale di Treviso per il prossimo 6 marzo (Stefanel è stata ammessa al concordato “in bianco”) è troppo vicina, e lo storico marchio di Ponte di Piave chiederà la proroga di sessanta giorni.
L’annuncio ufficiale sarà contestuale all’assemblea dei soci fissata il 30 aprile per l’approvazione del bilancio. È chiaro che poi il via libera definitivo toccherà - entro sessanta giorni da lì - al tribunale. Il motivo è legato proprio al bilancio: il rosso profondo (quasi 14,2 milioni di euro di passivo al 30 novembre 2016, dopo il passivo di 3,9 milioni nel 2015) ha trascinato sotto la soglia dello zero il patrimonio netto del gruppo, ora negativo per due milioni e 124 mila euro.
Anche le nove banche creditrici - si sfiorano i cento milioni di euro, sul piatto - hanno già dato il via libera al piano, che prevede il passaggio del controllo dall’azionista di riferimento storico, Giuseppe Stefanel, che ha il 56,5% del capitale, a Oxy Capital Italia.