Economia

Stefanel, ok del Tribunale al concordato. In 3 mesi recupera il 21% in Borsa

Il Tribunale di Treviso di accettare la richiesta di concordato in bianco presentata dalla società di abbigliamento

Balzo in Borsa di Stefanel all'indomani della decisione del Tribunale di Treviso di accettare la richiesta di concordato in bianco presentata dalla società veneta di abbigliamento. A Piazza Affari, il titolo è salito del 12,5% prima di entrare in asta di volatilità a 0,128 euro. Il Tribunale ha concesso alla società un termine fino al 15 aprile per depositare la proposta definitiva di concordato preventivo o, in alternativa, la domanda di omologazione di un accordo di ristrutturazione dei debiti.

Il Tribunale ha anche nominato tre commissari giudiziali che avranno funzioni di controllo sulla procedura: si tratta di Dino Biasotto, Danilo Galletti e Pier Giorgio Cecchini. In questo modo Stefanel potrà beneficiare degli effetti protettivi del patrimonio della società previsti dalla normativa fallimentare e proseguire la propria attività commerciale. La domanda di ammissione al concordato era stata presentata dal cda a meta' dicembre a valle dell'approvazione dei risultati al 30 settembre che avevano evidenziato una perdita netta di circa 21 milioni di euro e un patrimonio netto sceso a 7,5 milioni di euro.

Tali risultati insieme all'andamento delle vendite autunnali hanno portato il cda a confermare il mancato rispetto dei covenant finanziari relativi all'ebitda 2018 che era previsto dall'accordo di ristrutturazione siglato nel 2017 con le banche.

A novembre l'indebitamento finanziario netto di Stefanel è di 60 milioni di euro. Da notare che sebbene la chiusura di ieri sera fosse ancora circa il 35% inferiore rispetto ai livelli di 12 mesi fa, negli ultimi tre mesi il titolo Stefanel ha già messo a segno un recupero del 21%. Recupero che in realtà è stato realizzato tutto in queste ultime settimane, avendo il titolo toccato un minimo storico di 0,06 euro per azione nelle sedute del 19 e del 21 dicembre scorso, prima di raddoppiare le quotazioni.