Stellantis, Fiom: altri giorni cassa integrazione a Grugliasco e a Mirafiori - Affaritaliani.it

Economia

Stellantis, Fiom: altri giorni cassa integrazione a Grugliasco e a Mirafiori

La direzione Stellantis ha comunicato alle organizzazioni sindacali altre settimane di cassa integrazione, ovvero per il 19, 20 e 23 aprile per i 1.117 addetti della Maserati di Grugliasco e dal 19 aprile al 30 maggio per 275 lavoratori di Mirafiori. Lo ha fatto sapere la Fiom-Cgil di Torino in una nota, in cui si ricorda che il 15 aprile i sindacati metalmeccanici incontreranno la societa' a Torino (un primo incontro sulla situazione di tutti gli stabilimenti del gruppo e a seguire un confronto specifico sul sito di Melfi).

"Stiamo constatando la forte preoccupazione delle lavoratrici e dei lavoratori anche rispetto all'aumento degli ammortizzatori sociali, alla crisi del settore e alle riduzioni di alcuni servizi all'interno degli stabilimenti. L'incontro del 15 aprile con Stellantis dovra' servire a fare chiarezza e a dare inizio a un percorso condiviso sulle scelte del piano industriale e della tutela occupazionale", hanno detto Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive, e Simone Marinelli, coordinatore nazionale autotomotive per la Fiom-Cgil, sottolineando che "per la Fiom l'obiettivo e' la piena saturazione degli stabilimenti attraverso l'avvio di nuovi modelli e di tecnologie utili ad affrontare la transizione ecologica della mobilita' da portare avanti insieme a piano strategico che punti sull'occupazione".

Il sindacato si aspetta che i ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro "diano seguito alle richieste che arrivano ormai non solo dal sindacato, ma anche dalle istituzioni locali e aprano il tavolo di settore". Alla luce della nuova richiesta di cassa integrazione, "seguita alla comunicazione della riduzione a un turno unico per la 500 elettrica con il conseguente calo produttivo per singola giornata, l'incontro del 15 diventa fondamentale per avere certezze sui piani produttivi per gli stabilimenti torinesi", ha detto Edi Lazzi, segretario generale della Fiom Cgil di Torino, sottolineando che il capoluogo piemontese "e' la citta' che sta pagando il prezzo piu' alto in termini occupazionali e di utilizzo degli ammortizzatori sociali. Serve urgentemente rilanciare la produzione con nuovi modelli e volumi in grado di saturare gli impianti".