Economia
Tamini, i lavoratori protestano davanti allo stabilimento Novamont di Novara

Tamini, i lavoratori protestano davanti allo stabilimento Novamont di Novara: “a rischio il futuro dell’azienda, la Bastioli intervenga”
Attimi di tensione oggi davanti ai cancelli della Novamont di Novara: un gruppo di lavoratori della Tamini, azienda specializzata nella produzione di trasformatori industriali controllata del gruppo Terna, ha protestato da stamattina contro Catia Bastioli, amministratore delegato di Novamont e presidente di Terna. I dipendenti Tamini provenienti da Novara, Melegnano (nella foto d'archivio), Legnano, Valdagno, Rodengo e Ospitaletto hanno inteso così fare pressione sulla Bastioli per la mancata presentazione di un piano industriale che faccia chiarezza sul futuro del gruppo. La forza lavoro dello stabilimento Tamini di Novara è infatti già stata ridimensionata l’anno scorso, con un taglio da 79 a 50 dipendenti. I dati del fatturato 2016 hanno suscitato ulteriori preoccupazioni nei sindacati che, a fronte di oltre 20 milioni di perdite, reclamano maggiore chiarezza sulle strategie aziendali.
Una vicenda, quella della Tamini, che non sembra destinata ad un epilogo felice. La società, posseduta al 70% da Terna, è da anni una spina nel fianco dell’azienda di Stato che controlla la rete elettrica. L’acquisizione risale infatti al 2014, quando alla guida di Terna c’era Flavio Cattaneo, e venne finalizzata dal suo successore Matteo del Fante, passato di recente al vertice di Poste. All’epoca Terna puntava sull’espansione in mercati non regolamentati come il fotovoltaico e l’efficienza energetica, ma i risultati sono stati al di sotto delle aspettative. Ad occuparsi del dossier sarà ora il nuovo Amministratore Delegato di Terna, Luigi Ferraris.