Economia

Tim, dividendi in arrivo. Buone notizie per gli azionisti: la promessa di Labriola

di Maddalena Camera

L'incasso del miliardo che il governo deve a Tim per l'indebito pagamento del canone di concessione del 1998 fa ben sperare gli azionisti

Tim, buone notizie per gli azionisti: si torna alla remunerazione

Sale il titolo Tim in Borsa confortato dalle parole dell'ad che ha promesso un ritorno al dividendo con la presentazione del nuovo piano industriale al 2027 previsto il prossimo febbraio. Inoltre potrebbe essere accelerata la procedura per l'incasso del miliardo di euro che il governo deve a Tim per l'indebito pagamento del canone di concessione del 1998

"Chiederemo l'esecuzione del pagamento"- ha detto l'ad Pietro Labriola in conference call con gli analisti. La vicenda è nota Tim ha vinto il contenzioso in tribunale per il pagamento del canone ma lo Stato italiano ha fatto ricorso in Cassazione per posticipare il pagamento. Il miliardo serve a Tim per abbattere il debito che è tra le priorità e quindi non può attendere fino alla decisione della Cassazione prevista per la fine del 2025 o nei primi mesi del 2026, per questo Tim vuol chiedere l'esecuzione del pagamento. Il risultato dei due fattori combinati e la promessa di miglioramento dei ricavi ha portato a una accelerazione del titolo in Borsa salito dell’11% circa.

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"I numeri che mostriamo - ha detto Labriola - sono in linea e ci potrebbe essere spazio per migliorare ulteriormente il piano. A febbraio avremo spazio per valutare le possibilità di remunerazione per gli azionisti. Il 2024 è stato un anno speciale: la separazione della Netco ha dato luogo a un significativo livello di complessità con molte parti in movimento. La nuova Tim è diventata operativa sono negli ultimi 4 mesi, ecco perché non riusciamo ad essere più specifici sulle previsioni del 4 trimestre. Il debito netto si sta riducendo come previsto e nel 4* trimestre prevediamo che la tendenza accelererà come ogni anno, quindi la riduzione diventerà più sostanziale. Il 2024 è un anno chiave per impostare la crescita futura. La nuova Tim è ora operativa e confermiamo la guidance per l'intero anno. Inoltre, prevediamo di incassare 250 milioni di euro dalla cessione della partecipazione residua in Inwit, alla fine di novembre. L'ad ha anche confermato l'avanzamento della cessione di Sparkle

"Siamo interessati- ha detto ancora Labriola-  a partnership con gli energy provider e alla fine di marzo faremo un accordo di questo genere". In aggiunta il suo cavallo di battaglia "vorrei avere una competizione "fair" in modo da avere un ritorno sugli investimenti". 

Tradotto: se aumentassero le tariffe di telefonia mobile e fissa aumenterebbe il fatturato. Ovvio ma così sarebbe molto facile e la strada verso l'incasso di un premio per il management risulterebbe spianata. Invece la strada da percorrere è lunga dato che nei nove mesi la perdita netta per Tim è stata pari a 509 milioni di euro in discesa di quasi il 55% rispetto a quella totalizzata nei primi tre trimestri dello scorso anno a 1,12 miliardi.

Intanto Agcom ha diffidato Tim al rispetto degli obblighi previsti dal Codice di condotta sulle attività di teleselling e telemarketing, in relazione all'utilizzo illecito del cosiddetto "cli spoofing", ossia la pratica con cui l'utente viene ingannato sull'identità del soggetto chiamante a seguito della manipolazione del reale numero telefonico. Il provvedimento si è reso necessario dopo le segnalazioni di alcuni cittadini che avevano ricevuto proposte di contratto in violazione dei requisiti di trasparenza previsti dal Codice stesso. Ora Tim avrà 120 giorni di tempo per assumere e comunicare nuove e più efficaci azioni di monitoraggio sui call center partner.

L'Autorità ha inoltre approvato la proposta di impegni assunti dalla controllata Sparke nell'ambito di un procedimento sanzionatorio per aver consentito l'utilizzo da parte di società estere non autorizzate di numeri geografici già assegnati a soggetti legalmente operanti in Italia. Gli impegni assunti dalla società sono volti a implementare misure di monitoraggio dei loro partner per evitare la reiterazione delle pratiche di cli spoofing.