Economia
UniCredit-Bpm, la partita si allarga: Orcel incontrerà prima di Natale il ceo di Crédit Agricole
Chiamati in causa anche i francesi, primi soci di Piazza Meda col 9,2% del capitale
UniCredit-Bpm, coinvolti anche i francesi di Crédit Agricole. Gli scenari
UniCredit non molla la presa su Banco Bpm, nonostante sia stata rifiutata la prima offerta pubblica di scambio da 10 mld. Il ceo Andrea Orcel, complice anche lo stallo nella trattativa con i tedeschi per Commerzbank a causa della crisi di governo e alle elezioni anticipate in Germania, insiste nel suo interesse verso la banca di Piazza Meda. Ma il successo di questa operazione - in base a quanto risulta a Milano Finanza - passerà anche attraverso le decisioni di Crédit Agricole, primo socio Bpm con in mano il 9,2% del capitale. Orcel dovrebbe incontrare il numero uno della banca francese Philippe Brassac venerdì 20, anche se non ci sono ancora conferme, e comunque entro la pausa natalizia.
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Un primo vertice tra i due banchieri era atteso già nei giorni scorsi ma è stato poi posticipato. Tra gli scenari possibili gli analisti ipotizzano una conferma delle alleanze in essere oppure una cessione delle fabbriche a Parigi. Ma sotto la lente ci dovrebbe essere anche un’altra partita sostanziale. Nel 2027 - prosegue Milano Finanza - scadrà l’accordo di distribuzione tra Amundi e Unicredit. L’alleanza è il frutto della cessione di Pioneer all’asset manager francese, realizzata nel 2016 per 3,5 miliardi. Orcel ha da tempo messo nel mirino il contratto e si sono rincorse indiscrezioni su uno scioglimento anticipato. La perdita dell’alleanza con Piazza Gae Aulenti sarebbe un vulnus per il business italiano di Amundi. Ecco perché nella trattativa Orcel potrebbe fare leva sul possibile rinnovo degli accordi in modalità e tempistiche ancora tutte da definire.