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Economia
Unicredit in calo nel giorno dei colloqui con Commerzbank. E il governo italiano benedice il matrimonio italo-tedesco

Andrea Orcel e UniCredit

Unicredit in calo nel giorno dei colloqui con Commerzbank

Nel giorno dei colloqui tra Commerzbank e UniCredit, le azioni della banca italiana - sulla scia di un debole inizio seduta di Piazza Affari e in linea con gli altri titoli bancari - sono in calo. 

Commerzbank fa meglio a Francoforte e avanza. Non sono trapelati dettagli sulla presa di contatto di oggi: presumibilmente la banca tedesca si terra' sulla difensiva per una potenziale acquisizione da parte di quella italiana, dopo che il gruppo guidato da Orcel ha a sorpresa aumentato la sua partecipazione.

Ieri l'amministratore delegato di Commerzbank, Bettina Orlopp, ha dichiarato che oggi i vertici delle due banche si sarebbero "scambiati opinioni", e che l'istituto tedesco ha una visione aperta ma che occorre considerare la velocita' delle sinergie e i rischi. 

LEGGI ANCHE: Unicredit e Commerzbank verso il vertice, la ceo Orlopp: "Non faremo cose stupide, atteggiamento aperto"

All'inizio del mese UniCredit ha acquisito una partecipazione del 9% in Commerzbank, prima di cercare di aumentarla al 21% e di presentare una richiesta per detenere fino al 29,9% del capitale. L'azione ha colto di sorpresa il governo tedesco, che detiene anche una partecipazione nella banca, e il management di Commerzbank. 

"Penso che, proprio per andare nella strada dell'Unione bancaria, che tutti vogliono, in cui si ritiene importante che ci siano delle banche di dimensione sovranazionale ed europea, quella tra Commerzbank e UniCredit sia una buona operazione, che risponde alle indicazioni che insieme abbiamo voluto dare alla nostra Europa", ha affermato ieri a Bruxelles il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, rispondendo alla stampa a margine del Consiglio Competitività dell'Ue e benedicendo di fatto l'operazione.

Sul caso Unicredit-Commerzbank "stiamo assistendo a un confronto tra privati: sicuramente non mi farebbe piacere un trasferimento all’estero di una grande banca come Unicredit. Non posso dire che il governo si opporrebbe ma io non sarei favorevole a questa ipotesi". Così Matteo Salvini, vicepresidente del Consiglio, rispondendo alla domanda di un giornalista sulla possibilità che Unicredit sposti la sede in Germania in caso di acquisizione di Commerzbank. Salvini ha parlato nel corso di una conferenza stampa all'Associazione della Stampa Estera in Italia.






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