Economia
UniCredit, Jean Pierre Mustier e il rebus della borsa fredda
Houston abbiamo un problema? Anzi, Piazza Gae Aulenti abbiamo un problema? Parrebbe di sì. Ieri a Londra, ad un evento organizzato dal Financial Times a cui ha partecipato, l’amministratore delegato di UniCredit, la più paneuropea delle banche italiane, Jean Pierre Mustier, interrogato sul perché in borsa i titoli delle banche non riscuotano grande successo in questo periodo di diffusione dell’epidemia di Coronavirus, ha giustificato le basse quotazioni con i “timori degli investitori sull’impatto strutturale (del Covid-19, ndr) nel lungo termine sulla redditività”.
Tant’è che lo stesso banchiere di Chamaliéres nell’ultima trimestrale si è portato avanti rispetto a quanto fatto dagli altri istituti tricolori in maniera prudenziale, trasparenza che di solito i mercati apprezzano, accantonando 900 milioni di coperture extra in vista delle perdite su crediti che si genereranno in futuro per la grande gelata dell’economia europea post-lockdown.
Il problema è che in UniCredit, secondo la borsa, c’è un problema che va al di là del Covid. E così anche la trasparenza dell'ultima settimana non ha pagato.
Con qualche raffronto, il discorso è più chiaro. Negli ultimi tre mesi, da quando cioè l’epidemia ha fatto capolino in Europa il Ftse Italia Banche, l’indice borsistico settoriale degli istituti di credito nazionali, ha perso il 44%, un po’ di più rispetto al titolo benchmark del comparto e diretto competitor di Piazza Gae Aulenti, Intesa-Sanpaolo, la prima banca italiana per market cap, ma molto di meno rispetto al gruppo di Piazza Gae Aulenti.
Dal 13 febbraio, alla chiusura di ieri sera, infatti il titolo UniCredit ha lasciato sul terreno il 53%, performance a cui aggiungere un altro -2,1% di oggi, andamento che porta il rosso complessivo a -55%. Forbice che rispetto a Intesa (-1% oggi) continua ad allargarsi. Il discorso è ancora più evidente se si vanno a confrontare gli andamenti a un mese, sei mesi e a un anno.
Rispetto al 13 aprile, UniCredit perde quasi il 13% (il 12,92%), il Ftse Italia Banche il 5,17% e Intesa-Sanpaolo il 3,42%. A sei mesi, il bilancio vede UniCredit in rosso per quasi il 50% (-49,22%), l’indice di settore giù per il 41,08% e la banca guidata da Carlo Messina, in linea con il comparto, lasciare sul terreno il 41,31%. Anche a un anno Piazza Affari penalizza maggiormente la banca di Jean Pierre Mustier: in 12 mesi, il titolo UniCredit ha perso il 42,22%, il Ftse Banche il 34,13% e Intesa-Sanpaolo il 35,37%. Qual è il problema a Piazza Gae Aulenti? E' evidente che, seguendo il responso del mercato, non è solo un problema di Covid, problema che anzi l'epidemia ha finito per accentuare.
@andreadeugeni