Economia

Vetrerie di Empoli compie 80 anni: storico traguardo di Franco Parentini

Elena Magagnoli

L'azienda di vetri di lusso Vetrerie di Empoli, con negozio in via Montenapoleone, celebra 80 anni: l'intervista ad Affaritaliani.it di Franco Parentini

Gli 80 anni di Vetrerie di Empoli, negozio storico di artigianato in via Montenapoleone: l'intervista ad Affaritaliani.it di Franco Parentini 

Vetrerie di Empoli, storica azienda a conduzione familiare di vetri artigianali luxury con negozio nell’esclusivo contesto di via Montenapoleone a Milano, celebra quest’anno i propri 80 anni.

Nella sede del suggestivo laboratorio in via Tacito a Milano, Affaritaliani.it ha intervistato per l’occasione Franco Parentini, che insieme alla figlia Ilaria, guida con impegno l’azienda nel solco della tradizione familiare. Ottant’anni è un importante traguardo, “più vecchio di me”, scherza il signor Parentini.

Vetrerie di Empoli è nata nel 1938 con l’apertura di negozi monomarca a Milano, Torino e Roma. Negozi dedicati alla vendita esclusiva del vetro artistico per la tavola, che all’epoca era il classico vetro verde tipico delle damigiane e dei fiaschi, prodotto con le sabbie ferrose dell’Arno, poi nobilitato per il consumo da tavola grazie alle idee originali di architetti come Gio Ponti e Giovanni Michelucci. In origine di proprietà della famiglia Taddei, sotto l’insegna “Vetri di Empoli”, il negozio nella sede storica di via Verri di Milano è passato alla proprietà dei Parentini nel periodo della guerra, prendendo il nome che ancora oggi si legge sulle vetrine di via Montenapoleone, “Vetrerie di Empoli”.

Sembra incredibile, ma durante la guerra il negozio era aperto. Cadevano le bombe, si rompevano i bicchieri e addirittura le vetrine. Mio padre, Ugo Parentini, e il suo socio Alfredo Pulidori chiamavano i vetrai per riparare i vetri, così il negozio continuava ad essere aperto”, ricorda Franco Parentini.

Finita la guerra, con la rinascita ed il desiderio di riscoprire la bellezza che per tanti anni era stata trascurata, il vetro verde è stato superato dal vetro bianco ottenuto da sabbie più raffinate. “Da quel momento è nata tutta la bellezza che oggi noi rappresentiamo, naturalmente per gradini, come andare in montagna passo dopo passo”, il Sig. Franco è nato, infatti, respirando l’aria del negozio e vi è subentrato dopo la precoce morte del padre nel 1958.

La foto-gallery dei vetri rappresentativi delle collezioni "Vetrerie di Empoli" per ogni decennio: dal 1938 ad oggi

Vetrerie 1968 Caliciotti Bali Vetro Colorato Corallo e Verde Prato1968 - Calici Bali Vetro Colorato Corallo e Verde PratoGuarda la gallery

Passando in rassegna le fotografie di oggetti rappresentativi per ogni decennio delle collezioni “Vetrerie di Empoli”, scopriamo il calice “Bali” (1968), che si vendeva a 1000 lire ed aveva una grandissima richiesta nel periodo natalizio, la coppetta “Pompelmo” (1958), all’epoca di moda, con piattino incorporato nel vetro.

Ancora oggi tutta la produzione è artigianale e continua ad essere fatta completamente a mano. Sul valore dell’artigianato italiano Franco Parentini non ha dubbi: “L’artigianato è stato messo in crisi negli anni dal prodotto industriale. E’ vero che la perfezione che dà l’industria non può essere offerta dall’artigianato, ma oggi i consumatori sono saturi di industria e stanno cominciando a riscoprire la bellezza dei prodotti artigianali”. Come nei prodotti più recenti di Vetrerie di Empoli, quali i vetri della collezione “Capriccio”, con decorazioni scolpite in oro zecchino o platino nel vetro, su ispirazione dei Prigioni “non-finiti” di Michelangelo (oggi quattro all’Accademia di Firenze e due al Louvre) e “Ikebana”, calici brevettati nel 2001 che, con uno o più pezzi di vetro montati nel gambo, possono raggiungere altezze diverse anche fino a due metri, a seconda dell’eleganza che si desidera per la propria tavola.

L’ultima invenzione proposta dal signor Parentini è il calice “Gira e rigira” pensato per una moderna degustazione del vino. Un piccolo globo in metallo inserito tra l’apice dello stelo e la base del calice permette, con una leggera pressione del pollice, di far ruotare il bicchiere, facendo così decantare il vino con un movimento elegante e naturale, valorizzandone anche le sensazioni visive e gustative.

Video-intervista ad Affaritaliani.it di Franco Parentini, proprietario della storica azienda Vetrerie di Empoli

Le creazioni di Vetrerie di Empoli sono per Franco Parentini come dei figli: “Il Gira e rigira è l’ultimo nato ed è un bicchiere concepito soprattutto per la decantazione del vino. Invece di essere un bicchiere statico, è un bicchiere dinamico. Una persona è a tavola, conversa e nello stesso tempo fa girare la coppa in modo tale che si sprigiona il profumo del vino. Oltre ad essere un bicchiere piacevole e utile, è anche giocoso, poiché con il movimento del pollice sulla coppa, il bicchiere diventa un oggetto che fa sorridere a tavola. E finalmente è un bicchiere che non è banale; oggi i bicchieri sono considerati solo dei recipienti, mentre è chiaro che sono qualcosa di più: sono un contenitore che valorizza la qualità del contenuto”.

Vetrerie 2017 Gira e rigira2017 - Gira e rigira

Vetrerie di Empoli è oggi l'unico negozio "storico" di artigianato made in Italy nel contesto di via Montenapoleone ed è quotidianamente visitato dalla clientela internazionale più sofisticata, che chiede un prodotto originale, di lusso ed eleganza, con una tradizione di alta qualità per decorare con gusto raffinato la propria tavola.

L’azienda parteciperà all’appuntamento della fiera di Parigi, Maison & Objets, che 
si terrà dal 7 all’11 settembre 2018, e sarà presente anche al Salone del mobile di Milano ad aprile 2019.