Wellness e divertimento? Settore a prova di crisi. Ecco perché - Affaritaliani.it

Economia

Wellness e divertimento? Settore a prova di crisi. Ecco perché


Oltre 300 mila ingressi nel 2014, in crescita del 60% con un fatturato che è quasi duplicato. Sono i numeri di Acquaworld, il primo parco acquatico coperto d’Italia che si trova a Monza, cifre in controtendenza rispetto all'andamento dell'economia e che smentiscono l'opinione diffusa sul fatto che il mercato del divertimento e del benessere sia un business strettamente ciclico. La ragione la spiega Marco Pavanello, direttore generale del gruppo Bluewater che, oltre ad Acquaworld, ha nel proprio portafoglio Monticello Spa, un centro termale sempre nella Brianza.

L'INTERVISTA

Stando ai dati sugli ingressi e ai fatturati che questi hanno generato nel 2013 e nel 2014 nel parco acquatico di Acquaworld, sembra che il mercato italiano del wellness e del divertimento non conosca crisi...
"Ci sono una serie di motivazioni che vanno dal sociologico al marketing".

E cioè?
"In generale, posso dire che il settore del benessere e dei parchi tiene nonostante la crisi perché il pubblico preferisce rinunciare ad altri acquisti come l'abbigliamento o a fare una cena fuori in meno durante il weekend, piuttosto che non concedere qualcosa a se stesso. Soprattutto quando l'attività ha che fare con le proprie famiglie e i bambini. In questo trend generale che regge nonostante la crisi, le cifre si differenziano".

Perché?
"Vengono premiate dai clienti le scelte di quelle attrazioni come Acquaworld che è il primo parco acquatico coperto d’Italia e che ha un'offerta unica nel panorama nazionale".

Sì, ma i dati di bilancio sono sorprendenti perché vedono addirittura raddoppiare il fatturato in due anni in cui il Pil italiano ha registrato il segno più soltanto nel primo semestre del 2014...
"Nel caso specifico, in precedenza, non c'era stata una gestione ottimale del parco di Acquaworld. Due anni fa poi, a seguito di un cambio di proprietà e del Cda, sono state recuperate inefficienze dal punto di vista dell'organizzazione, delle strutture e del personale. Gestione che ha dato i suoi frutti".

Quindi in futuro assisteremo a trend meno decisi?
"Sì, prevediamo per quest'anno una crescita del 20% nel nostro budget, cifra che rappresenta comunque una crescita molto significativa in un contesto che, dal punto di vista della domanda delle famiglie e della loro volontà di spesa, non vede comunque dei miglioramenti rispetto al recente passato. Risentiamo meno della crisi rispetto ad altri settori, ma alcuni effetti ciclici lo subisce anche il nostro mercato. Gli operatori che però riescono a differenziarsi con una gestione particolare della propria offerta, come ad esempio tenere aperto un parco acquatico ad acqua calda anche durante l'inverno e proporre corsi di acquafit o una Spa, raccolgono risultati ed hanno di fronte ampi margini di crescita. La crisi ha fatto e farà una scrematura fra chi riesce o meno a stare sul mercato".