Spettacoli
Al Premio Penisola Sorrentina, l'audiovisivo racconta la "Carta di Sorrento"
Un web event trasmesso sulla piattaforma della Regione Campania. Lanciato il manifesto programmatico per valorizzare la svolta green del Paese e il turismo
Un successo che corre sul web quellodella XXV edizione del Premio Penisola Sorrentina, che hanno coinciso con le “nozze d’argento” della rassegna e concepite come un format televisivo “phygital” trasmesso, in diretta streaming, sull’Ecosistema digitale per la cultura della Regione Campania. La rassegna è stata l’occasione del lancio della “Carta di Sorrento”, il manifesto programmatico del Premio che, attraverso venti punti, si pone come strumento di supporto a strategie e scelte per una nuova visione dell’ambiente, del turismo e della cultura; una transizione verso un nuovo corso che leghi l’attesa svolta green del sistema Paese al patrimonio materiale e immateriale che fa dell’Italia la nazione ambasciatrice nel mondo della Bellezza. La serata televisiva, diretta dal creatore e patron del Premio, Mario Esposito, e promossa in collaborazione con il Comune di Sorrento e la Fondazione Sorrento, ha visto momenti di approfondimento legati al rapporto tra la musica e il cinema, con gli omaggi ad Ennio Morricone e Federico Fellini. Ad aggiudicarsi l’edizione 2020 del prestigioso riconoscimento nazionale, patrocinato dal Mibact, dalla Regione Campania e dalla Città metropolitana di Napoli, sono stati Lunetta Savino (miglior attrice per le interpretazioni in “Felicia Impastato” e ne “Il figlio della luna”), Peppe Servillo (cinema), Lello Arena (vincitore della sezione dedicata allo sceneggiatore Dino Verde), Leo Gassmann (premio giovanile dedicato a Lino Trezza), Nathalie Caldonazzo e Francesco Branchetti (spettacolo dal vivo). Un riconoscimento per l’audiovisivo è andato a “Viaggio nell’Italia del Coronavirus” a cura della TgR Rai diretta da Alessandro Casarin. Premio speciale per la letteratura a Roberto Napoletano.
A decretare i nomi dei vincitori una giuria di esperti presieduta dal produttore cinematografico (oltre che attore e regista) Luca Barbareschi (patron del gruppo Eliseo di Roma) e dal jazzista internazionale Danilo Rea.