Spettacoli

È morta Vivienne Westwood, addio alla regina della moda britannica

Vivienne Westwood fu l'unica stilista che riuscì a portare il punk in passerella, riuscendo a trasformare in moda quella ribellione musicale anni '70

Da adolescente confezionava da sola abiti su misura e studiava gioielleria a Londra, ma abbandonò rapidamente gli studi. Divenuta insegnante, sposa l'operaio Derek Westwood e a 22 anni ha un figlio. La sua vita subisce una svolta quando, qualche anno dopo, lascia il marito per Malcolm McClaren, fondatore dei Sex Pistols. Insieme, aprono un negozio di abbigliamento in King's Road a Londra, che divenne l'epicentro del movimento punk.

Il negozio si trasformò nel tempo, ma al suo apice, sotto il nome di "SEX", le magliette strappate, il latex e l'abbigliamento bondage in pelle divennero l'uniforme provocatoria di una generazione decisa ad abbattere gli ultimi tabù culturali. La sua prima vera sfilata risale al 1981. Ricordata come la Collezione Pirata, fu un successo immediato, modellata tanto sui nativi americani quanto su malintenzionati nautici.    

La sua collezione "Witches", una collaborazione con l'artista di graffiti Keith Haring, è stata scelta da Madonna all'apice della sua fama. Nel 1992 sposa Kronthaler, un ex studente austriaco di 25 anni più giovane di lei, che diventa il suo direttore creativo e, negli anni successivi, si occupa sempre più del lavoro di design. Negli anni 2000, Westwood disegna abiti da sposa per celebrità televisive come Carrie Bradshaw in "Sex and the City" e persino Miss Piggy. Nonostante il suo attivo ambientalismo, è stata accusata di non aver rispettato con la sua produzione gli impegni presi in una "Carta della rivoluzione climatica" pubblicata una decina di anni fa.