Spettacoli

Festival Cinema, “Vivants” fuori concorso a Venezia: la recensione di Affari

Di Oriana Maerini

L’opera della regista francese Alix Delaporte fa conoscere la vita frenetica, appassionante e faticosa della redazione di un prestigioso network di informazione

Festival del Cinema di Venezia, la recensione di Affari di "Vivants" di Alix Delaporte 

Dopo aver presentato cinque dei sei film italiani in concorso, Affaritaliani.it analizza “Vivants”, film fuori concorso. L’opera della regista francese Alix Delaporte fa conoscere la vita frenetica, appassionante e faticosa della redazione di un prestigioso network di informazione. Superbamente documentata dalla regista la vita che si svolge in una redazione dove non c’è distanza fra la vita privata e quella lavorativa dei protagonisti.

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La Delaporte, che, con “Le dernier coup de marteau”, si era già fatta notare, in concorso a Venezia nel 2010, sfrutta il suo passato di fotoreporter, per raccontare la storia di Gabrielle, una stagista (interpretata da una brava Alice Isaaz) che si trova immersa nel ritmo frenetico della redazione e che, a contatto con giornalisti esperti, imparerà i trucchi del mestiere. Il suo volto impaurito, teso o appassionato risalta grazie ai numerosi primi piani con i quali si evidenziano il dettaglio degli occhi di Alice. Si evince che per la regista contano più i gesti dei protagonisti che la storia in sé.

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